Io e Nadine.

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Come fa ad essere tutto così fottutamente perfetto...
"Piccola... Direi che è ora per Nadine di andare dalla nonnina a fare la nanna..."
Ecco appunto..
"Non può rimanere ancora qui con noi?"
"No, non può perché suo padre deve sbatterti sul tavolo.. E sul letto... E sui muri e sulle porte e su tutte le altre superfici che ho dimenticato..."
Ma come può pensare al sesso in un momento così! A volte penso che abbia qualche malattia sessuale degenerativa.
"Ma io volevo stare con lei ancora un po'..."
Mi lamento e la stringo ancora più forte.
"Lara.. Lasciala..."
"No, non voglio!"
"Piccola... Molla la bambina.."
"Sei uno stronzo!"
"Ti prometto che tra cinque minuti mi farò perdonare... Non ricorderai nemmeno perché eri arrabbiata.."
Il telefono interrompe inconsapevolmente il nostro bisticcio. Hanna sembra aver avuto un contrattempo e non può tenere Nadine al momento ma Adrian rivendica un appuntamento di lavoro. Ma non doveva scoparmi? Stava mentendo! Mi stava illudendo lo stronzo! Era una tattica per allontanarmi dalla bambina! Lei è mia! È anche mia ora!
"Adrian di quale impegno parli?"
"Scusami piccola te lo avrei detto... Mi aspettano dei clienti fra poco.."
"Ma se fino a cinque minuti fa volevi sc-..."
Appena mi ricordo di Nadine tra le braccia di Adrian parlo a bassa voce per non farmi sentire da lei. Anche se è stupido lo so...
"Fino a cinque minuti fa volevi avere rapporti con me..."
"Perché cazzo bisbigli? E da quando chiami rapporti le nostre scopate?!"
Alzo gli occhi al cielo per la sua espressione scurrile.. Cazzo c'è la bambina! Cazzo l'ho stavo per dire anch'io. Cazzo! Per fortuna non può leggermi nel pensiero! Do uno schiaffo sul braccio ad Adrian per rimproverarlo.
"Adrian! Non usare questi termini davanti alla bambina!"
"Scusa mammina... Comunque se mia madre non avesse chiamato e tu non ti fossi persa in chiacchiere ora avresti avuto il tuo orgasmo e io avrei avuto il mio!"
"Non essere ridicolo! Sono solo cinque minuti!"
"Sono sicuro di poterne impiegare anche tre o al massimo quattro... Credimi basteranno..."
Mi sta sfidando.... Assottiglio gli occhi lanciandogli tacitamente una sfida che avremo modo di svolgere in seguito.
"Posso rimanere io con lei..."
Non so perché ma le parole mi sono uscite dalla bocca quasi senza pensarci. Ho davvero voglia di rimanere insieme a lei per conoscerci meglio e farla abituare a me, ma ho paura, una fottuta, inspiegabile paura. È spiegabilissima invece! Non ho un cazzo dì istinto materno! Ho sempre desiderato dei figli ma averli tra le mani cazzo è un'altra cosa e io sono pessima. Non penso di riuscire a cambiare un pannolino.
"Adrian.. Perché tieni la bambina in quel modo da sotto le braccia?"
"Hai detto che volevi tenerla! Ecco tieni... Tutta tua..."
Evvai! Ho vinto!
Cos'è questa puzza?!
"Devi cambiarle il pannolino..."
Oh no.....

Ho attraversato momenti davvero difficili nella mia vita ma niente.. NIENTE, potrà mai essere paragonato a questi attimi terribili.
Nadine non ha solo fatto la cacca. Mi sarei aspettata qualcosa simile a delle palline marroni minuscule. Proporzionate a lei cazzo! Invece sono andata a sbattere su una realtà difficile fatta di una sostanza verdastra, molle e informe, che la ricopriva fino a dietro la schiena.
Ho desiderato di morire all'istante! Poi mi sono ripresa e ho pregato di non farmi morire tra i fumi di quella nube tossica, combattendo tra gli svenimenti e i conati di vomito.
Non posso farcela. Non posso cambiare i pannolini di Nadine. Io ho bisogno di un bambino che profumi di rose e violette. Ma poi, poi lei mi sorride in quel modo e dopo averla liberata dal mostro verde batte addirittura le manine.
Che carina...
Un momento. Non mi starà mica prendendo per il culo come suo padre?! Dopo che la mia mente mi ricorda che  ha ancora nove mesi e che non mi farebbe mai un affronto simile, mi rilasso e la prendo tra le braccia continuando a giocare con lei.
Nove mesi. Nove mesi... Mmh.. È nata a marzo. Ha detto quasi nove. Siamo solo ai primi di dicembre quindi sarà nata verso la metà o la fin-.... Cazzo. Vuoi vedere che è nata il ventuno! Per questo voleva sposarmi il ventuno! Altro che primo giorno di primavera! Primavera un cazzo! Me lo avrebbe detto il giorno del matrimonio di avere una figlia quello stronzo!
Come a sentire i miei pensieri su suo padre, Nadine cattura la mia attenzione con una faccia buffa e delle pernacchie. Mi schizza il viso e batte di nuovo le sue manime.
La adoro... Io. La. Adoro. La questione è chiusa.
Pochi minuti dopo Hanna si affaccia alla porta.
"È qui la mia bambolina?"
"È proprio qui... Pulita e profumata dopo aver cambiato il pannolino tossico."
"Oh... La mia piccina... Saranno state le verdurine..."
Il suo tono è così ridicolo. È una bambina non una deficiente cazzo... A malincuore se la riprende togliendola dal mio abbraccio. Siamo state insieme troppo poco, ho ancora bisogno di lei...
"Adrian ti cercava..."
È di nuovo seria me tre lo dice.
"È successo qualcosa?"
"Non penso sia successo niente di grave ma mi è sembrato nervoso e un po' preoccupato... È molto stressato in questo periodo.. Abbi pazienza con lui ok?"
Ora sono preoccupata. Eppure quando è andato via andava tutto bene. Che sia successo qualcosa con i suoi clienti? Oddio... Non si tratterà ancora di Helena?!
"Corro da lui.. Rimani tu con Nadine?"
"Certo tesoro... Vai pure.."

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