Colonna sonora: The Fly - U2
Clerici uscì furioso dal suo ufficio alle otto e trenta del mattino con il notebook aperto tra le mani. Era diretto verso Vigna e Rachele che si stavano prendendo un caffè in santa pace dopo la nottata all'Olgiata. Tronzano stava entrando in ufficio in quel momento. Crespi era arrivato poco prima. Entrambi si godettero la scena in silenzio e con malcelata soddisfazione. Arrivato alla zona break, infatti, Clerici girò il PC verso i due commissari.
«Ma si può sapere cosa cazzo avete combinato ieri?»
I due rimasero sorpresi per i modi di Clerici, ma poi guardarono la foto sul monitor.
«No!» fiatò Rachele.
«Sì invece. La foto del rapitore... assassino... di questo... "coso" insomma è on line. Un quotidiano del cazzo che non sapevo neanche che esistesse. Perfino dai dilettanti ci siamo fatti fregare. E' un'indagine delicata, santiddio, come avete fatto a farvi scappare una cosa di questo genere?»
«Non può essere!» concluse Vigna incredulo con gli occhi fissi sul PC.
Tronzano e Crespi si guardarono divertiti, ma i sorrisi si trasformarono ben presto in sconforto quando si resero conto dell'impatto che avrebbe avuto quella foto sulla loro giornata.
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La foto scattata all'Olgiata andò on line alle sette e cinquantotto minuti di quel mattino. "Esclusivo: il rapitore di Carlo De Santis. Sconvolgente!". Maurizio Scavi, direttore e proprietario del Planetario, aveva fatto ben attenzione a divulgarla solo quando i giornali in formato cartaceo erano già usciti in edicola, di modo che non vi fossero dubbi sulla paternità dello scatto.
Alle otto e nove minuti la segretaria di redazione dovette bloccare le telefonate in ingresso.
Alle otto e quarantaquattro minuti l'articolo aveva raggiunto la cifra di trecentottantasettemila likes. Nel frattempo la foto e l'articolo erano stato condivisi e rimbalzati sui siti on line dei maggiori quotidiani nazionali.
Alle nove e venticinque minuti i siti on line dei quotidiani esteri cominciarono a citare Il Planetario e la foto del rapitore del politico italiano.
Alle dieci in punto quattro agenti di polizia, due in borghese e due in divisa, giunsero alla redazione del Planetario. Maurizio li stava aspettando con il suo avvocato e, a dargli man forte, l'avvocato Gasparini, uno dei più brillanti penalisti di Roma. Gasparini era stato coinvolto da Maurizio il quale gli aveva fatto fiutare l'occasione per aumentare a dismisura la propria visibilità a rischio e costo zero.
Ginevra entrò in redazione proprio mentre la discussione si stava animando. Uno dei due agenti in borghese la vide e andò verso di lei.
«E' lei Ginevra Cochis?»
«Come posso negarlo? E lei è...?»
«Commissario Giuseppe Tronzano. Ci deve seguire in centrale. Ciccio, dai andiamo! Porta anche il dottor Scavi e gli avvocati.»
«Ginevra non ti preoccupare abbiamo l'avvocato...» intervenne Maurizio.
«Sì Maurizio, l'ho riconosciuto. Commissario Tronzano, vuole proprio diventare famoso oggi?» fece Ginevra sarcastica.
«Cerchi di non rendere ancora più difficile una giornata nata male, per cortesia. Faccia la brava, mi segua che tanto ho capito che faremo in fretta» rispose Tronzano.
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«C'è la foto. Su internet.»
L'uomo che si faceva chiamare Alighieri era assolutamente tranquillo. Seduto sulla poltroncina al solito tavolino dello Sciascia Caffè nel momento di minimo afflusso, ovvero subito dopo le dieci del mattino, ascoltava la voce concitata al cellulare e aveva davanti a sé il tablet aperto sul sito on line del Planetario.
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LA MOSCA (SEASON ONE) - di Mau Trifiba
Mystery / ThrillerGinevra Cochis si getta a capofitto sui fatti e il rapimento di Carlo De Santis è sicuramente Il Fatto degli ultimi dieci anni. Giuseppe Tronzano sa tutto di De Santis ma non abbastanza da inchiodarlo. Nessuno dei due riesce però a immaginare ciò ch...