XI - La Traviata

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Colonna Sonora: The Dope Show - Marilyn Manson

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«Ecco, dottò, semo 'rrivati.»

L'inserviente si avvicinò a un grosso cespuglio di rovi, si infilò dei guanti gialli da lavoro e iniziò a spostare alcuni rami.

«Proprio qui! Qui dietro, vede?»

Dai rovi emerse una sorta di lamiera grigia. Era posizionata male su un muro contenitivo, tanto da permettere la visione di una buona fetta di un passaggio dietro di essa.

«Questo l'avemo chiuso quindici o venti anni fa. 'Na vita, 'nsomma. E mmò ce lo troviamo così. Era tutto sigillato, 'sto bbuco. Porta dall'altra parte, oltre i rovi. Dall'altra parte della recinzione. De fora 'nsomma, dottò.»

Tronzano si avvicinò lentamente e guardò la lamiera. Era spessa, ma si poteva maneggiare. E il passaggio che nascondeva era percorribile agevolmente da due persone.

«Lei ha toccato qualcosa?»

«No, dottò. Come ho trovato la lamiera scassata e spostata v'ho subito chiamato.»

«Va bene. Manenti, Trilli. Iniziate a rilevare le impronte sulla lamiera e tutte le tracce qui intorno. È passato qualche giorno però insomma. Ah, Manenti. Se ti pesco a parlare con qualcuno che non sia dei nostri ti faccio licenziare.»

Claudio Manenti divenne paonazzo in volto.

«Certo, dottore, non si preoccupi.»

La notizia sul coinvolgimento di Pendone nella "strage del Ponte Milvio", come ormai i quotidiani avevano battezzato l'evento, sarebbe comunque rimasta nascosta per pochissimo tempo, forse tre ore, al massimo per il primo pomeriggio. Ma il fatto che Manenti avesse comunque spifferato tutto come un idiota alla Cochis di buon mattino, lo aveva fatto incazzare. Non aveva voluto fare rapporto, il che poteva significare sanzioni disciplinari nei suoi confronti, ma gli aveva affibbiato una ramanzina epocale, nonostante non fosse il suo responsabile diretto.

Tronzano si allontanò dalla zona per accendersi una sigaretta. Gettò lo sguardo sulle villette dell'Olgiata che si vedevano sullo sfondo. Gabbie dorate per ricchi viziati. O aspiranti tali. Sapeva di gente che era andata sul lastrico per prendersi la villa all'Olgiata, per scalare l'alta società romana e banchettare fianco a fianco della gente che conta davvero. Poveri idioti. Era dal giorno della sparizione di De Santis che la polizia cercava di capire come diavolo erano riusciti a portare via De Santis senza passare davanti alle telecamere del servizio di sorveglianza. Effettivamente quella zona sfuggiva a ogni tipo di controllo in quanto si trovava in uno dei pochissimi coni d'ombra della "gated community", sebbene la distanza dalla villa di de Santis fosse notevole. Trecento metri circa. Trascinare un corpo inanimato per tutta quella distanza non era un'impresa facile. Di lì a poco lo raggiunse Crespi.

«Secondo te è plausibile?»

«Plausibile è plausibile. Però dovevano essere in due a portare il corpo. E nessuno ha visto nulla. Comprese le telecamere.»

LA MOSCA (SEASON ONE) - di Mau TrifibaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora