CAPITOLO 30

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# Niall #

Accesi delle candele che trovai già lì e tornai in cucina.

/>  Lucy era ancora in piedi davanti alla porta scorrevole e tremava più di prima. Appena sentì i miei passi si girò terrorizzata come se avesse paura.

- Lucy, che succede? - guardava i miei occhi però era persa.

- Ho f-freddo - balbettò e si strinse di più le mani al corpo.

- È successo qualcosa? - mi avvicinai a lei e l'abbracciai. Era ghiacciata.

- Mi sono presa paura perché ho sentito dei passi poi non lì ho sentiti più e dopo cinque minuti sei arrivato tu - disse abbracciandomi.

- Ero io che cercavo un accendino - sospirai.

- Non farlo mai più - disse dandomi un colpetto sulla spalla.

- Ahi! - urlai accarezzandomi il punto dolente - Cosa ho fatto? - chiesi.

- Mi hai spaventata! - urlò alzando le mani al cielo.

Scoppiai a ridere e mi guardò male.

- Perché ridi? - mi chiese lei offesa.

- Per la tua faccia - dissi tra le lacrime, ormai ero piegato in due dalle risate. Lucy si girò dall'altra parte e incrociò le braccia al petto mettendo il broncio come una bambina. Mi trattenni le risate e mi avvicinai a lei stringendole i fianchi da dietro. - Scusa - sussurrai, come se non ci dovessimo far sentire da qualcuno. - Non volevo spaventarti - dissi baciandole il collo.

Si girò verso di me con un soppracciglio alzato e una faccia seria poi mi baciò il naso e mi saltò addosso come un khoala. Scoppiò a ridere e mi strinse forte.

- Scusa per il colpo di prima - disse sentendosi in colpa.

- Oh, non fa niente. Me n'ero totalmente dimenticato - dissi sincero.

Mi avviai verso il bagno con lei addosso.

- Dove mi porti? - mi chiese.

- Ho preparato una sorpresa - risposi  malizioso.

La sua risposta fu un 'mhmm' in segno di approvazione.

- Chiudi gli occhi - la feci scendere e strizzò gli occhi.

Eravamo davanti alla porta del bagno così l'aprì. Un odore di cocco pervase tutti i miei sensi. Ispirai e trascinai Lucy dentro. Chiusi a chiave la porta e mi spogliai. Mi avvicinai a lei e le tolsi i vestiti. Rimasi a osservare il suo corpo mentre lei aveva una mano sui seni e una sulle zone intime, sorrisi alla sua timidezza. Mi avvicinai a lei e baciai la sua pancia. Trasalì e lasciò la testa all'indietro quando iniziai a salire con i baci. Gemette e poi mi spostò mettendo le mani sulle mie spalle e allontanandomi. Ora erano i capelli a coprire quello che coprivano poco prima le sue piccole mani. Ridacchiai e le presi le mani intrecciandole alle mie.

- Ora puoi aprirli - dissi riferendomi agli occhi.

Quando vide tutta la montagna di bollicine nella vasca gli occhi le si  illuminarono come a una bambina. Sorrisi e mi appoggiai con il mento sulla sua spalla, da dietro. Si girò verso di me, mi prese il viso tra le mani e mi baciò. Fu così veloce che pensai di essermelo immaginato. Dopo essersi staccata dal veloce contatto delle nostre labbra si allontanò di alcuni centimetri. L'attirai velocemente a me e feci toccare, di nuovo, le nostre labbra in un bacio. Chiusi gli occhi assaporandomi il tutto nel buio, avevo ancora in testa l'immagine fresca del suo corpicino nudo davanti a me.

Ogni volta che la baciavo chiudevo gli occhi.

Le accarezzai i fianchi e sentì i brividi salirle sulla schiena. Sorrisi nel bacio poi lei si allontano.

He Stole My Heart (Ex -Love?)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora