CAPITOLO 35

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/>trovai..

Niall era dietro di me e la sua faccia non era delle migliori. Chiusi la porta alle mie spalle dopo aver salutato Marc e mi girai verso di lui.

- È per questo che sei venuta tardi? - chiese freddo - Per stare con Marc? - continuò ancora freddo.

- No, fammi spiegare - dissi decisa.

- Cosa dovresti spiegarmi, eh? Come sei stata bene insieme a lui? - disse.

- No, ti devo spiegare perché lui è venuto qui - dissi mentre sentivo gli occhi punzecchiare.

- Sentiamo - disse, era davanti a me e giuro mi stava uccidendo con quel tono freddo e quello sguardo ghiacciato.

- Lui é mio cognato, praticamente - dissi abbassando la testa.

- Come scusa? - chiese facendo tornare la voce calma.

- Sta insieme a Loren, hanno anche un figlio. Però forse non mi credi. - l'ultima frase la dissi in un sussurro.

Il battito del mio cuore era accellerato e stavo tremando, com'era possibile con una felpa addosso sciarpa e cappello? Non potevo avere freddo. Forse paura.

- Certo che ti credo, scusami - disse avvicinandosi.

Alzò una mano verso il mio viso per accarezzarmi, ma lo scansai. Una lacrima mi rigò il viso dopo il gesto che avevo appena compiuto.

I muscoli delle mie braccia erano tesi mentre le gambe stavano per crollare. Sarei scoppiata. Sentivo il corpo di Niall quasi attaccato al mio. Tenevo la testa bassa e potevo vedere che anche i suoi muscoli erano tesi. Alzò di nuovo il braccio e con la mano acarezzò tutto il mio braccio fino a scendere e incrociare le sue dita alle mie. Forse in un altro momento avrei sorriso, dentro lo stavo facendo, ma in quel momento ero shoccata (?) del suo comportamento.

- Scusami - sussurrò con le labbra  sulla mia fronte - Sai che sono geloso - continuò mentre con la mano libera mi toglieva la borsa dalla spalla, la fece cadere per terra.

Volevo guardarlo, ma avevo paura. Lo sapevo eccome che era geloso, soprattutti negli ultimi tempi. Appena mi vedeva con un altro ragazzo, cambiava umore. Penso che era perché non stavamo abbastanza tempo insieme.

Mi accorsi che il buio ci avvolgeva, tranne che per la luce emanata dalla luna, eravamo completamente immersi nel nero. Non avrebbe notato le lacrime che mi erano scese perciò alzai lo sguardo per incontrare il suo. I suoi occhi erano lucidi, credo. Alzò il braccio libero e con la mano acarezzò tutto il mio braccio per poi unire anche l'altra mano in un incrocio (?) di dita.

Con le mani ancora unite mi tolse la sciarpa e mi avvolse la vita avvicinandomi a lui. Mi alzai sulle punte dei piedi e feci finalmente unire le nostre labbra. Lentamente sfilai le mani dalla sua presa e le avvolsi dietro al suo collo, sempre mantenendo il contatto con le labbra. Ispirò profondamente e mi tolse la giacca. Non la buttò da nessuna parte bensì,  sempre continuando il bacio, mi avvicino all'attaccapanni e la appoggiò sopra.

Sorrisi e dimenticai tutto l'accaduto, non mi importava più. Lo avrei comunque amato e non avrei di certo litigato con lui solo perché era geloso. No, non lo avrei fatto.

Con i piedi mi tolsi le mie adorate Vans grige e le lasciai lì. Niall con una mano, accarezzò tutta la mia schiena, facendomi salire i brividi e gemere sulle sue labbra. Arrivò con la mano sul mio collo e mi accarezzò la guancia, notando che era bagnata la asciugò.

Poi portò la mano sulla mia coscia e mi aiutò ad alzarmi per poter avvolgere le mie gambe dietro alla sua schiena. Mi aggrappai per bene alle sue spalle e sprofondai la testa nell'incavo del suo collo.

Ispirai più volte il suo profumo e riuscì a ristabilizzare il respiro affannoso che avevo.

- Scusa piccola Lu, non volevo dubitare di te - sussurrò sulla mia spalla mentre mi abbracciava forte - Mi perdoni? - chiese trasalendo.

Sembrava un bambino piccolo che aveva assoluto bisogno di essere coccolato. Sussurrai un 'si' sulla pelle calda del suo collo dopodiché baciai quel punto.

Sentì il sorriso di Niall sulla spalla e il sospiro di sollievo che seguì poi. Non c'era stato motivo per litigare e non capivo perché avevo pianto, forse troppa pressione. Avevo bisogno di un pò di tempo insieme a Niall e forse avremmo dovuto prolungare il weekend in campeggio e partire il giorno dopo.

Trascorsi alcuni minuti in quell'abbraccio, Niall decise di salire le scale e cercai di scendere dalla sua presa per andare a piedi, ma non me lo permise. Davanti alla porta di camera mia osservai che aveva il fiatone.

- Ti avevo avvertito che sarei potuta salire anche da sola - dissi mentre provavo a scendere dalle sue braccia.

- Naah, potrei fare muscoli con te - disse sorridendo.

Il suo sorriso, la mia morte. Giuro, ogni volta che sorrideva rischiavo di morire. Era una cosa pazzesca il suo sorriso.

Rimasi incantata finché non sentì un materiale soffice sotto di me, il piumino del letto. Niall mi adagiò più in cima possibile e si mise sopra di me. Si sosteneva con le braccia tese. Scese e mi baciò il naso dopodiché lasciò un bacio sulle mie labbra e tornò a guardarmi negli occhi.

- Ho bisogno di te - sussurrò, come se non ci dovesse sentire nessuno, come se fosse un segreto solo nostro.

- Ho un'idea - cambiai argomento - Che ne dici se partiamo domani per il campeggio? Abbiamo bisogno di un pò di tempo per noi due. - dissi sorridendo.

Sembrò pensarci su, e infine rispose - Perché no? - mi baciò.

Sentì una sua mano scendere sul mio fianco accarezzandolo. Cercavo di capire cosa volesse farmi, la sua espressione non trasaliva indizi (?). Ad un tratto iniziò a punzecchiarmi il fianco facendomi ridere.

- Oh no - dissi capendo il suo piano. Voleva farmi il solletico, ma perché? mi chiesi.

Niall iniziò a solleticarmi con entrambe le mani mentre io ridevo come una stupida.

- Smettila, ti prego - dissi dopo minuti di massacro che a me sembrarono ore. - Perché l'hai fatto? - chiesi fingendomi offesa, forse.

Lui si stava sistemando di lato a me. - Perché mi piace quando ridi - disse facendomi l'occhiolino.

- Stai scherzando? - chiesi non sapendo se dovergli credere o meno.

- Sono serissimo. Amo la tua risata - disse avvecinandosi velocemente.

Mi baciò a stampo - Ame le tue labbra - disse accarezzandole con il pollice. - La tua pelle morbida, i tuoi occhi brillati, i tuoi capelli - disse tutto con calma e all' ultima frase mi avvicinò a lui mentre mi accarezzava i capelli.

Mi baciò a stampo e si sdraiò vicino a me facendomi toccare con la schiena il suo petto.

- Ti amo - disse.

- Anche io ti amo - risposi incrociando una mano alla sua.

Dopo un pò ci addormentammo.

# AUTRICE #

SCUSATE. Sono con il cellulare e mi ha salvato lo stesso capitolo perciò ho dovuto riscrivere il 35°

Spero vi piaccia xx

He Stole My Heart (Ex -Love?)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora