Questa mattina mi alzai al soliti orario, feci colazione, mi lavai, mi vestii e dritta a scuola.
In tutte le materie me la cavo, riesco sempre a raggiungere più della sufficienza ma per quanto riguarda la matematica non ne parliamo.
Sono sempre andata male dalle elementari, figuratevi.Mia madre per la disperazione mi manda una volta a settimana a ripetizione privata per ben due ore e a dire la verità, ora non ho più il fantastico debito che mi portavo ogni santa estate.
Tolto un problema se ne aggiunge un altro no? Era un periodo in cui io e Nicola ci sentivamo ogni giorno.
Stavo iniziando ad affezionarmi e in realtà lui non era quello che appariva agli altri. Era più "maturo" se così si può dire ma anche dolce.
Non per vantarmi ma penso che questo suo lato lo mostrava solo a chi si fidava veramente, e suppongo che io sia stata una di quelli.
Tutti gli altri amici del gruppo ne parlavano sempre male, del tipo che non rispettava nessuno, offendeva a gogo chiunque, ma stranamente tutto questo con me non accadeva.
Stavo veramente iniziando ad affezionarmi e non lo accettavo perché NON VOLEVO INNAMONARMI, tanto meno di lui.
Da un lato ero anch'io un pò immatura e detto sinceramente, non mi andava di sentirmi le solite lamentele "non mi pensi mai, non sei coccolosa, se non ti contatto io, quel vestito è troppo corto..".
Beh questo era il mio carattere, vivevo con la concezione del "se non lo fa lui, io resto al mio posto".Era l'orgoglio che mi faceva parlare.
Non ero proprio il tipo che rincorreva gli altri e tanto meno che facessi io il primo passo.
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Quella sera dopo aver finito i compiti mi sdraiai sul divano ad ascoltare la musica con le cuffiette.
Ad un tratto mi arrivò una chiamata da parte di Nicola e il mio cuore perse un battito, stranamente.Oddio ma cosa mi succede?
"Pronto?"
"Stasera ci vediamo?"
"Ciao Nicola, io sto bene grazie e tu?"
"Ahah dai scusa lo so, non sono il tipo che si preoccupa degli altri e poi non sei mica la mia ragazza che devo chiederti come stai"?
"Ah beh scusa al mio paese gli amici si preoccupano degli altri, tu dove vivi?"
"Senti non mi va di litigare, esci o no?"
"NO"
"Daiiiii io sto bene con...cioè volevo dire mi diverto tanto con te"
"A che ora?" sbuffai.
"Passo a prenderti io tra un'ora?"
"Ok a dopo"
"Ciao nana" ridacchiò.
"Fanculo".Ma questo è tutto scemo. Ma che ha in testa? Veramente crede che io avessi avuto qualche pensierino su di lui pensando che un giorno ci saremmo messi insieme? Mah. E poi che c'entra il fatto del "come stai", proprio non riesco a capire.
Tra l'altro mi ha anche dato della nana pff.
Ha parlato il giocatore di basket.
Dopo la mia sfuriata mentale andai in camera e aprii l'armadio.
Optai per un leggins nero di pelle, converse altrettanto nere e un maglioncino grigio. Presi l'intimo ed entrai nel box-doccia. Mi insaponai con del bagnoschiuma alla vaniglia e stessa cosa feci con i miei amati capelli castani e lunghi, aggiungendo però la maschera.Venti minuti più tardi dopo aver lavato anche i denti, finì e andai in camera per vestirmi.
Applicai il correttore, matita, mascara e un pò di fard. Mancavano solo quindici minuti all'arrivo di Nicola e ne approfittai per stuzzicare un pò i miei.
Andai nel salone e li vidi presi a vedere una puntata di "avanti un altro".
Ah come mi fa morire dal ridere Paolo. Ha sempre la battuta pronta e ti fa dimenticare per un'ora i vari problemi che ti circondano.
Mi sedetti sulle gambe di mia madre e iniziai a saltarci su.
"Dai Anastà e togliti che sei pensante" ahah "e daiiiii che non peso così tanto, vecchiaaa", mio padre invece "Senti Anastà ho visto che ti sei preparata per uscire, esci e lascia stare la mia vecchia" sbem
"mamma hai sentito? Non sono l'unica che te lo dice. Credo che sia arrivato il momento di andare in una casa di cura" ridacchiai.
"Ma perché non andate voi due scusate?" ad un tratto suonò il campanello.
"Vado iooo" urlai.
"Chi è?"
"Volantiniii"
"Dai stupido ora scendo" lo riconobbi subito.Presi la borsa, mi misi il parka e scesi. Lo trovai lì in tutto il suo splendore.
Spero che vi piaccia davvero questa storia.
Votate votate votate.
Un bacio, Anastasia 💋
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Tutto accade per caso
RomanceNon credo nella solita frase "e vissero tutti felici e contenti" perché di felicità c'è n'è ben poca nella vita. Credo nell'amore in cui ci si litiga, ci si riempie di parolacce, ci si tiene testa ma che si faccia pace facendo l'amore. Anastasia e...