22° capitolo

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Mi sento male. Sono uno straccio.

È una settimana che vado avanti con insalata e yogurt.

Mangio come le modelle che devono mantenersi in linea per non superare la taglia 38, altrimenti sono fuori.

Credo di aver perso due/tre chili e mia madre crede che stia diventando un'anoressica ma non è così.

Sono giorni che ho lo stomaco chiuso, non ho più fame, eccetto la mattina perchè ovviamente non mangiando per tutta la giornata, arrivi ad un certo punto che devi mettere per forza qualcosa sotto i denti.

Sono terribilmente arrabbiata con il mondo intero, anche con mia madre che non mi ha fatto praticamente nulla.

Ancora non riesco a crederci che sia successa una cosa del genere e soprattutto che sia finita per sempre.

Ci siamo amati talmente tanto che ora mi è difficile pensare ad avere un futuro con un altro ragazzo.

Mi sono scottata abbastanza con Nicola.

È appena suonata la campanella della ricreazione e le mie quattro amiche, Marika Alessia Jessica e Anna, mi trascinato fuori in cortile.

"La devi smettere" mi urla in faccia Alessia.
Non riesco a rispondere, mi scendono soltanto le lacrime.
"No Ale così peggiori solo la situazione, non vedi che è già a pezzi?" le dice Anna.

Anna è una ragazza dolcissima che ti trasmette molta tranquillità ed è buona come il pane. A parte quando fa le interrogazioni che entra nel panico totale iniziando a dire "oddio non ricordo nulla, devo fare la pipì, mi viene da vomitare ecc ecc" ma alla fine prende sempre voti alti.
Sono seduta su un muretto e Anna si inginocchia di fronte a me.
"Ehi, lo sai che Alessia reagisce troppo d'impulso ma lei ti vuole bene e non accetta vederti così per uno stupido come Nicola e stessa cosa vale per noi altre. Hai fatto bene a chiudere i ponti definitivamente con lui ma noi crediamo che dovresti parlargli e chiedere spiegazioni. Chiedere il motivo per cui l'ha fatto" dice prendendo entrambi le mie mani.
"Non ho la forza per affrontarlo" le dico con la testa calata lasciando che le lacrime mi bagnino i jeans.

Però stavolta sono lacrime pulite poichè non riesco nemmeno più a truccarmi.

"Si che ce l'hai. Te ne daremo anche un pò della nostra se ne avessi bisogno. Ti sosterremo e se vorrai, ci saremo anche noi il giorno in cui deciderai di affrontarlo. Tutto dipende da te. Non hai mai lasciato le cose in sospeso e ora butti la spugna? Ti ripeto, sei una ragazza forte e sarai in grado di affrontare quella specie di persona" continua a dirmi.

Sto iniziando a sentirmi meglio dopo queste sante parole.

"Si Ana è così. Noi ti conosciamo come una ragazza combattiva e che non si butta mai giù nonostante i problemi che ti circondano. Stai sempre col sorriso sulle labbra e questa cosa la trasmetti anche a noi. Quindi affrontalo a testa alta guardandolo dritto negli occhi, non abbassarla mai perchè non hai il motivo per farlo" mi dice Jessica.

Lei ne sa più di me visto che ci è già passata. Certo non è stata tradita ma è stata lasciata. Sono passati cinque mesi e ci soffre ancora. Quindi mi capisce benissimo.

"Ana tu sai già come la penso. È inutile che continuo a ripeterlo. Ti dico soltanto che meriti di più di uno stupido come lui. Io ho sempre pensato che Nicola non era adatto a te ma non l'ho mai detto perchè non volevo che ti arrabbiassi. Deve ancora crescere e questa è stata la dimostrazione che è ancora un bambino" mi dice Marika.

Hanno tutte perfettamente ragione.
Nessuna esclusa.
Sono forte e non devo abbattermi per uno stronzo come lui.

"Grazie ragazze" mi alzo e le abbraccio tutte con le lacrime agli occhi.
"Prima di andare da lui, devo andare da un'altra persona" dico guardando un punto fisso davanti a me.
"Da chi?" chiede Anna.
"Lei".
"Giò?" domanda Alessia.
"Si. Giò" rispondo sicura.
"Non fare stupidaggini però. Devi solo parlare. Ripeto parlare e non tirare i capelli. Mi raccomando" dice preoccupata Marika.
"Stai tranquilla, non mi abbasso a certi livelli" le dico e in quel momento suona la campanella di fine ricreazione.
Così decidiamo di entrare dentro.

Tutto accade per casoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora