19° capitolo

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"Cosa cavolo mi metto?" dico facendo su e giù per la stanza e con il guardaroba sotto sopra.

"Innanzitutto rilassati, non devi mica andare ad un matrimonio. È una semplice uscita tra un ragazzo e una ragazza. Ora ti do una mano a trovare il vestito giusto però devi stare calma altrimenti fai agitare anche me" dice Marika iniziando a perdere la pazienza.

Alla fine ha deciso di venire con me a casa mia, altrimenti si sarebbe depressa ancora di più stando da sola a casa.

"Ok" mi siedo sulla sedia della scrivania e la vedo lanciare dietro di sè jeans, magliette, reggiseni quando alla fine si blocca e prende dei pantaloncini neri a vita alta con brillantini argentati e una maglietta bianca semplice con una sola manica. Ai piedi invece sceglie i soliti sandali alla schiava e una pochette a busta nera con le iniziali del mio nome e cognome "AC".

"Ecco" dice porgendomi il tutto "ora vai a farti una bella doccia fredda almeno rilassi i nervi, ti trucchi e ti fai i capelli. E sbrigati perché manca solo un'ora" dice mentre mette le mani dietro le mie spalle spingendomi verso il bagno.

"Ok mamma. A che ora devo rientrare?" dico ridendo. "Dai questa volta faccio un'eccezione, a mezzanotte ti voglio trovare già nel letto a sognare Morfeo" ahahahaha.
"Ok capoo" urlo mentre mi chiudo alle spalle la porta.

Faccio pipì e inizio ad avere dei forti dolori al seno e alla pancia. Ma guarda guarda chi si rivede!!! È tornato Pietro.

Ma vaffanculo già sono nervosa per stasera, adesso devo sopportare pure questi dolori.
Io lo dico sempre a mia madre "perchè mi hai fatta femmina????"

"Sei a dir poco stupenda" dice la mia amica facendomi girare su me stessa.
"Sicura? Non è che ho messo poco trucco? Oddio lo so che i miei capelli fanno schifo ma devi sapere che mi è arrivato il ciclo e in quest..."
"Bastaaaaaaa" urla mettendosi le mani alle orecchie "mi hai davvero rotta le ovaie con le tue fottute lamentele. Sono dieci minuti che Nicola sta suonando al citofono e tu stai ancora qui facendo finta di non aver sentito niente e a farti problemi. Ora muovi quel culo che ti ritrovi e smamma. Che ho anch'io altro da fare" secondo me ha proprio le ovaie rotte come me in questo momento. "Mmmh e dimmi" dico mettendo il pollice e l'indice sotto il mento "lo conosco per caso? Ah si Pasquale....aaaaah l'amour" rido rido rido.
"Invece di evitare Nicola che sta giù, pensi a fare il discorsetto a me. Ora vai ti prego, non riesco più a sopportarti" dice sfinita.
"Ok ok me ne vado, mamma mia" dico fingendomi offesa e avviandomi verso il portone.
"Andrà tutto bene tranquilla" dice da dietro. "Lo spero" e scendo.

"Ehi" dice Nicola bello come il sole guardandomi dalla testa ai piedi.
"Ciao" faccio ancora in tempo a tornare dentro.
"Sei carina" dice un pò in imbarazzo.
Alzò un sopracciglio. Come scusa? Carina? Ma mi vedi? Ho perso più tempo a farmi due perfette linee di eyeliner che la doccia e mi sento dire carina? Avevo ragione io che dovevo truccarmi di più. Poi Marika mi sentirà.
"Anche tu non sei male" gli dico guardandolo dalla testa ai piedi e lo vedo sorridere.

Wow ho fatto sorridere Nicola.
Con me non l'ha mai fatto, se non per sfottermi.

"Stasera ho la macchina, mica ti crea problemi?" dice con tono preoccupato.
"Ma no figurati" gli dico sorridendo.

"E quindi sei ancora vergine?" mi chiede guardando la strada dritta davanti a sè.
"E questo sarebbe un modo per dialogare? Che so magari mi potresti spiegare il motivo per cui d'un tratto mi hai chiesto di uscire oppure il motivo per cui ti vedo interessato a me. E invece no! Lui mi chiede se sono vergine. Ebbene si lo sono. Ora sei soddisfatto? gli dico agitandomi sul sedile.
"Ciclo"? dice tranquillamente.

Aah adesso lo uccido.

Gli tiro un pugno in mezzo alle gambe e lui si piega in due.

Menomale che continua a tenere ancora entrambi le mani sul volante.

"Ma sei cogliona? Rischiavamo di fare un incidente" dice con faccia dolorante.
"No tu sei il coglione che mi stai importunando da quando siamo usciti".
"Ti ho solo fatto una domanda"
"E ti pare la domanda giusta da fare ad un appuntamento?'' dico furiosa.
"Ok scusa, lo so a volte mi faccio prendere dall'emozione e non sono più io'' dice mettendo un mano sul mio ginocchio sinistro e stringerlo, guardandomi negli occhi.
"Alla faccia dell'emozione. Dai scuse accettate" gli sorrido.

Ad un tratto lo vedo sbandare e usciamo fuoristrada.
Io sbatto la testa contro il finestrino e mi sento un pò stordita.

Sento una presenza troppo vicina al viso.
"Anastasia tutto bene? Per favore rispondi"
Apro gli occhi e lo vedo. Siamo a due centimetri di distanza e il mio cuore inzia a battere velocemente.
"Si" sussurro.
"Scusami è stata una mia sbadatezza, non dovevo. L'importante è che stai bene e che non ti sia rotta la testa''
"Tranquillo, poteva capitare a chiunque".
"Sai, prima ti ho detto una bugia. Non sei carina. Sei bellissima. La tua bellezza è talmente particolare da far paura" dice azzerando le distanze e dando inizio a un dolce bacio per poi diventare passionale.

Ci stacchiamo e ci guardiamo dritto negli occhi.

"Anastasia Cappadocia, vuoi essere la mia fidanzata? Per favore dimmi di si, lo desidero da ta..." lo blocco baciandolo di nuovo.

"No non ho capito bene" dice con un sorriso malizioso e lo bacio nuovamente.

"Io..io credo di essere innamorata di te" gli dico a bassa voce con la mia fronte sulla sua e le mani dietro il suo collo.

"Anch'io, giuro" mi avvicina a sè baciandoci di nuovo.

Ancora non riesco a crederci.
Abbiamo litigato.
L'ho perdonato.
Abbiamo fatto l'incidente.
Ci siamo baciati.
Siamo fidanzati.
È innamorato di me.
E io di lui.
Mi sembra un sogno.

E se lo fosse, per favore, non svegliatemi.


Yuhuuuuuuu!!!!!😂
Finalmente hanno capito di essere innamorati e si sono dati quel benedetto bacio che Nicola tanto desiderava.
Non pensate che adesso sia tutto rose e fiori, anzi, ora inizia il bello. 😎

Tutto accade per casoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora