Ormai eravamo diventati come due estranei.
È successo molte volte di uscire tutti insieme e di conseguenza c'era anche lui.
Per me non era un problema perché la sua presenza mi faceva sentire protetta.
È come se nonostante tutto lui sarebbe sempre rimasto lì, vicino a me proteggendomi da tutti.
La maggior parte delle volte ci evitavamo ma non mancava quella lanciata di sguardi da parte di entrambi.
I suoi occhi erano come se mi chiedessino di "risolvere" quella tensione che si era creata tra noi e a dir la verità, mi stavo stancando.
Avevo bisogno di parlargli e chiarire la situazione.
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La sera arrivò presto e non avevo nessuna intenzione di deprimermi a casa.
Allorché decisi di inviare sul gruppo un messaggio chiedendo chi volesse uscire.
Risposero solo Nicola, Enzo e Marika.
Grande! Avremmo fatto due coppie. Vabbè, meglio di niente.
Mi feci una doccia veloce e mi vestii indossando una camicia a quadri rossa e nera, jeans strappati e le converse nere.
Mi feci una coda alta, mi truccai un pò e misi uno spruzzo di acquolina che non può mancare mai.
Alle 20.30 mi avviai verso il centro, lì avremmo dovuto incontrarci tutti e quattro.
Notai che c'era solo Nicola seduto sul gradino di un portone con le cuffie e la testa abbassata.
Non sapendo cosa fare, l'unica soluzione era farmi notare.
Allorché prima di avvicinarmi lui alzò di scatto la testa e si tolse le cuffie.
"Ti ho riconosciuta dal profumo" disse guardandomi negli occhi.
"Da quando annusi le ragazze?" gli dissi incrociando le braccia.
"Primo io non annuso nessuno. Secondo il tuo profumo mi piace e terzo.. terzo usi sempre lo stesso profumo e ti riconoscerei anche ad occhi chiusi" disse alzandosi.
Io non sapendo cosa dire, mi limitai ad un "Ah".La serata non iniziò poi così male.
A quel punto lui si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia per poi accendersi una sigaretta.
Tra noi due non c'è mai stato un contatto fisico.
Non ne avevamo l'esigenza perché ci bastava uno sguardo per iniziare a discutere.
Da lontano vidi arrivare Marika ed Enzo che ridevano e scherzavano.
Chissà se io e Nicola saremmo diventati amici a tal punto di ridere, cosa mai successa. Esistevano solo i litigi.Quando mi ripresi dallo stato di trance sentii Marika scuotermi il braccio "oh ma ti riprendi? Io voglio il gelato con la nutella" disse facendo gli occhi da cerbiatto.
"E vada per il gelato" la presi sottobraccio e ci avviammo verso la "nostra" gelateria.Si, nostra perché ormai eravamo una tassa fissa, stavamo sempre lì dentro anche in inverno e i gelati erano troppo buoni.
Io non mi presi niente perché era il periodo del "mangiare sano", anche perché mancava una settimana a natale e volevo mantenermi leggera fino a quel giorno.
Marika invece si prese un gelato con la nutella, dicendo che tanto non l'avrebbe vista nessuno e tanto meno non voleva nessuno.
Enzo si prese un gelato con uovo kinder e stracciatella e Nicola una coppetta di oreo e choco fresh.
Si mantengono leggeri i ragazzi, si si.STRANAMENTE io e Nicola non avevamo bisticciato perché ovviamente, non ci eravamo rivolti per niente la parola.
Ma mai cantar vittoria.
Ad un tratto sentii qualcosa di fresco sulla guancia.
Mi toccai ed era gelato.
Sentii Nicola ridere e in quel momento vidi tutto nero.
Presi il gelato di Marika mentre stava dando una leccata e glielo spiaccicai in faccia.
Lui rimase di stucco e subito dopo mi sbraitò contro. "Ma che sei scema? Adesso ho tutta la faccia appicicosa, chissà cosa penserà Annalisa".
"Che c'entra Annalisa?" gli chiesi curiosa. "Come non te l'ha detto la tua amichetta Marika? Stiamo insieme" sbiancai.Com'è possibile? E come mai non mi ero mai accorta che tra loro due ci fosse qualcosa?
Sentii gli occhi pizzicarmi e alzai gli occhi al cielo per mandare via le lacrime.
"No non me l'ha detto. Non fa niente, sai quanto me ne frega".
"Gelosa eh?"
"Ma di chi? Di te? Senti vai da lei, che ci fai ancora qui?" gli urlai.
"Lei può aspettare, ho altro da fare" disse avvicinandosi.
"Del tipo?" gli chiesi avvicinandomi un pò di più.
Per un momento lui si bloccò e poi mi disse "Devo finire questa coppetta".Ma che stronzo. E io che per un attimo mi ero illusa.
A quel punto vidi che si era fatto tardi ed Enzo non se lo fece ripetere due volte ad accompagnare a casa me e Marika.Nicola l'abbiamo lasciato lì, se ne andasse da chi vuole. A me non interessa punto.
E menomale che avevo pensato che questa serata era iniziata bene.
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Tutto accade per caso
RomanceNon credo nella solita frase "e vissero tutti felici e contenti" perché di felicità c'è n'è ben poca nella vita. Credo nell'amore in cui ci si litiga, ci si riempie di parolacce, ci si tiene testa ma che si faccia pace facendo l'amore. Anastasia e...