18° capitolo

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Pov's Nicola

Oggi finalmente è domenica e non lavoro.

Sto per fare la cosa più sbagliata di questo mondo.

Andare al mare a trovare Giovina.

Si lo so non dovrei perché non mi piace ma ho bisogno di divertirmi un pò.

Ho troppi pensieri per la testa e non so proprio cosa fare con Anastasia.

La vorrei tutta per me, soprattutto ora che c'è qualcuno che le ronza attorno.

Gli avrei dato un bel destro, se non fosse stata per la presa di Anastasia che mi attirò a se.

In quel momento sentii il suo profumo dolce che mi entrò fin dentro le vene e andai a dormire con ancora il suo profumo addosso.

Sono appena sceso dal treno e mi avvio verso la spiaggia.
"Ehi dove sei?" le dico per telefono.
"Sugli scogli perché?"
"Sono qui in stazione, dammi dieci minuti e arrivo".
"Oddio oddio oddioo, ok ti aspetto" dice urlando.
Che papera. Odio le ragazze che urlano sguaiatamente. Le odio profondamente.

"Ehi ma non avevi chiuso con me?" dice passando la mano sul mio petto.

Siamo distesi sulla sabbia sopra un asciugamano.

"Ci ho ripensato" dico freddo.
"Come mai?" dice avvicinandosi con il suo viso al mio.
"Mi andava di vederti"

E in quel momento mi si butta addosso e mi bacia con passione.

Ma quanto cazzo pesa questa?

Mi fa qualche succhiotto e continua a baciarmi.

Non sento neanche con lei le famose farfalle nello stomaco.

Potrebbe anche baciare bene ma non mi piace, per niente.

A parte il suo carattere che è abbastanza simpatica, se non fosse per i suoi sbalzi di umore.

Chissà se baciando Anastasia, le proverei le farfalle nello stomaco.

Ed ecco, ancora una volta che mi ritrovo a pensare a lei.
Ma cos'ha che le altre non hanno?
Anche se Giovina sa limonare benissimo, sento l'esigenza di condividere i miei baci solo con Anastasia.

Voglio sentire le sue labbra sulle mie.

Voglio abbracciarla, accarezzarla, farci l'amore, sentire sempre il suo profumo e andare a dormire felice pensando a lei.

Due sere fa quando allontanai quel coglione da Anastasia, capii che ero geloso.

Geloso che qualcuno la toccasse, geloso che qualcuno avrebbe potuto portarmela mia, geloso che gli altri la guardassero da cima a fondo per la sua particolare bellezza.

Mi dispiace così tanto averla fatta soffrire in passato e ora ne pago le conseguenze.

Abbiamo un rapporto distaccato ora, freddo e io voglio altro.

Voglio lei.

Dopo questo pomeriggio passato al mare, andai a casa, mi feci una doccia e andai dormire.

Domani mattina devo assolutamente contattarla, dovrà essere mia per sempre.

E credo che a lei non le dispiacerebbe.

Fine pov's Nicola

Pov's Anastasia

Stamattina mi sveglio abbastanza tardi.

Faccio colazione da sola visto che mia madre è andata a fare la spesa e mio padre è a lavoro.

Pulisco tutta la casa e faccio anche la lavatrice.

Ah che caldo che fa oggi!!

Decido di farmi una doccia e mettermi un pigiama pulito. Come pigiama intendo un pantaloncino e una canotta.

Mi stendo sul divano e metto le cuffiette chiudendo gli occhi.

Ad un tratto mi arriva una chiamata.

Lo schermo lampeggia il nome di Nicola e il mio cuore inzia a battere velocemente.

"Pronto?" dico.
"Disturbo?"
"No, come mai mi hai chiamata? Di solito non mi chiami mai, sarà una cosa importante spero" dico acida.
"Beh, effettivamente si. Almeno lo è per me.
Che ne dici se stasera uscissimo insieme?"
"Si allora ci vediamo con gli altri allo stesso posto e al solito orario"
"Io dicevo solo noi due" cosa??
"P-per me n-non ci sono p-problemi" sto tremando.
Lo sento ridacchiare.
"Ok ti va bene se vengo a prenderti alle 8.30?"
"Si più che bene"
"Ok a stasera piccola"
Piccola? Avrà preso l'insolazione.

"Ana ti va di venire a casa per un gelato?" dice Marika.
"E me lo chiedi pure? Certo che vengo. Tra mezz'ora arrivo".
"Ti aspetto" e chiude la telefonata.

Suono e la trovo con gli occhi gonfi e rossi.
"Ehi che succede?" le dico sedendomi accanto a lei sul divano.
"Immagina"
"Pasquale eh?" dico.

Lei annuisce con la testa.

"Che ha fatto questa volta?"
"No per di più che ha detto. È venuto qui, abbiamo riso scherzato, ci siamo baciati e a un certo punto mi dice che non possiamo stare più insieme per motivi a me sconosciuti. Non mi ha voluto dare spiegazioni e se n'è andato" dice tra un singhiozzo e l'altro.
"Sai cosa? Secondo diversi studi anche i ragazzi hanno il ciclo. Giuro. Ma non esce il sangue dal loro oggetto sia chiaro. Praticamente accade che una volta al mese il loro cervello va in tilt e sono super permalosi e lunatici" dico gesticolando.
"Hahahahahaha menomale che ci sei tu a farmi ridere" dice con ancora le lacrime agli occhi.
"Ma guarda che è vero. L'ho letto su internet" dico facendo l'offesa.
"Si ok ti credo ora vai in cucina e prendi il gelato e due cucchiai" dice con tono duro.
"Si signor" dico ridendo.

"Sai che ieri Nicola è andato al mare da Giovina e si sono baciati?" dice masticando.
Faccio cadere il cucchiaio a terra e sbianco.
"Ana tutto bene? Sei pallida" dice dandomi un bicchiere d'acqua.
"Oddio non dirmi che ti piace Nicola? Cazzo perché non me l'hai detto? Sei una fottuta stupida che continua sempre a tenersi tutto dentro e soffrire pur di non affrontare i problemi" è davvero arrabbiata.
"Scusa" mormoro.
"No scusami tu per il tono che ho avuto ma dovevi dirmelo. Infondo siamo amiche" dice porgendomi un fazzoletto per asciugarmi le lacrime.
"Te l'avrei detto. È solo che volevo assicurarmi bene dei miei sentimenti"
"E ora ne hai avuto la conferma. Chi è che piange per un ragazzo che bacia un'altra? Solo una che è follemente innamorata di lui". Abbasso lo sguardo.
"Stamattina mi ha chiamata" dico ad un tratto.
"E che ti ha detto?"
"Voleva uscire con me stasera e ho accettato"
"Ecco, questo vuol dire che il bacio che c'è stato tra lui e Giovina non ha nessun valore. Quando mai Nicola chiede di uscire ad una ragazza? Lui le rimorchia, fa i fatti suoi e le lascia perdere. Con te non ha fatto così. Ultimamente ho notato che ti guarda spesso, soprattutto quando sei vicina a qualche ragazzo, sembra come che da un momento all'altro potesse scoppiare. È palese che anche lui sia interessato a te.
Forse vorrebbe parlare di questo stasera" che saggia.
"Lo spero proprio. Ora vado a casa a prepararmi, manca solo un'ora all'appuntamento. Grazie di tutto, ci si vede" dico dandole un bacio sulla guancia.
"In bocca al lupo" dice sorridendo.
"Crepi" e vado via.

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