Finalmente arrivarono le attesissime vacanze natalizie.
Non feci regali a tutti ma solo a quelli a cui tenevo di più, come Marika.
Le ho regalato una pochette nera brillantinata con la tracolla dorata e lei mi regalò una palette con 64 ombretti.
Ovviamente entrambe avevamo detto il regalo che volevamo, per evitare di comprare una cosa che non piaceva nemmeno.
Il Natale lo festeggiamo ognuno con le proprie famiglie mentre la sera del 26 dicembre, ci riunemmo tutti in tavernetta per giocare a carte e mangiare di tutto.
Arrivammo a destinazione quasi tutti, tra cui anche Nicola.
Mancava soltanto Enzo, il proprietario della tavernetta e nel frattempo ci stavamo congelando fuori.Tutti ridevamo e scherzavamo e stranamente, stessa cosa ci fu tra me e Nicola.
Forse sarà l'aria natalizia a far diventare tutti più buoni.
Ad un tratto lui mi prese in braccio e per poco non sbattei la faccia a terra. Ma questo è scemo. "Ehi tutto apposto?" Mi chiese tranquillamente.
"Si".
"E vedila. Non dirmi che te la sei presa? Guarda che stavo scherzando" disse alzando le braccia
"Si stavi scherzando a tal punto da farmi quasi spaccare la faccia, giusto?"
"Non sarebbe mai successo" disse serio. "Mmh e come mai ne sei così sicuro?" gli chiesi.
"Si dia il caso che non sono talmente stupido da farti cadere e romperti la faccia perché poi toccherà a me a pagarti i danni. Solo questo".Ah quindi non perché era preoccupato per me, ma per lui altrimenti avrebbe passato i guai.
"Va beh" risposi indifferente.
Finalmente arrivò Enzo e la prima cosa che feci quando entrai, è stata avvicinarmi al camino appena accesso. Decidemmo di giocare a "merda".
É un gioco dove praticamente chi ha il re è l'assassino e doveva far capire a uno del gruppo il suo ruolo facendo degli occhiolini o baci senza farsi notare dagli altri.È un pò strano come gioco ma ci divertemmo tantissimo.
Capitò molto spesso che Nicola era il re e mandava sempre gli occhiolini o bacini a me, visto che l'avevo di fronte.
Poi decidemmo di fermarci un pò e mi alzai a prendere una bottiglietta d'acqua effervescente in frigo.
Nicola ed Enzo rimasero da soli seduti a tavola e li sentii bisbigliare.
"Oh mischia bene le carte e fa in modo che a me esca sempre il re" disse Nicola.
"Ma si insospetterà scusa" disse Enzo.
"Chi è stato a salvarti il culo quando tuo padre ha trovato il pacchetto di sigarette nella tua tasca dei jeans?".
"Tu".
"Chi è stato ad averti aiutato nel compito di matematica?"
"Ok va bene, lo faccio solo perché devo ricambiarti dei favori".Ah quel punto mi avvicinai al tavolo e mi sedetti affianco a Enzo, in modo che Nicola non potesse farmi più occhiolini.
Sentii Enzo irrigidirsi e alzarsi per poi uscire fuori.
Nicola si sedette al suo posto e mi sussurrò all'orecchio "perché ti sei messa qui?". "Perché mi stai importunando" gli dissi tranquillamente.
Lui rise "Io ma che cavolo dici?"
"Chissà perché sono sette volte consecutive che capita sempre a te il re e mandi solo a me bacetti e bacini".Non sapendo cosa dire si rimise al suo posto e appena si sedettero tutti, lui si rifiutò di giocare con la scusa che si era scocciato.
SBEM. Colpito e affondato.
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Tutto accade per caso
RomanceNon credo nella solita frase "e vissero tutti felici e contenti" perché di felicità c'è n'è ben poca nella vita. Credo nell'amore in cui ci si litiga, ci si riempie di parolacce, ci si tiene testa ma che si faccia pace facendo l'amore. Anastasia e...