#18

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Martina mi guardava con aria critica nei occhi.
Indossavo una semplice gonna con una maglietta.
-Okay. Spaccherai tutto.-
Risi:-Anche tu, fidati.-
Indossava un vestitino nero che la valorizzava perfettamente, ed era molto più bella di me, come avevo sempre pensato, in fondo.
Quella sera però volevo distogliermi da me stessa, da tutti i miei pensieri e divertirmi.
Non siamo stati progettati per piangere.
Mitch ci portò alla casa dove si doveva svolgere la festa, e mi accorsi solo ora che si trattava della casa di Giorgia.
Mi bloccai per un attimo, ma poi ripresi e percorsi con Martina e Mitch (aveva saputo che c'era anche la sorella di Giorgia) la stradina che portava all'entrata.
Appena oltrepassata la porta, respirai subito quell'odore nauseante di fumo, sudore e qualche altra cosa schifosa mischiati insieme.
Scossi la testa sforzandomi di ignorare tutti i ragazzi che guardavano me e la mia migliore amica.
Il soggiorno era già pieno di persone, un tavolo era addossato al muro ed era pieno di bicchieri pieni di liquidi colorati, patatine, popcorn, caramelle e schifezze varie.
Non so come, ma in mezzo alle tantissime persone così Alessio.
E non so come, ma Martina lo notò e mi spinse davanti a lui.
-Ehi.- Disse sorridendo.
-Ciao...- Forzai un sorriso. La sua vicinanza improvvisamente mi metteva a disagio.
Non so cosa mi prese (non chiedetemelo, vi prego) ma mi sporsi per dargli un bacio sulla guancia.
-Sophia! Che ne dici di assaggiarlo?- Martina comparve dal nulla con in mano un bicchiere dal liquido arancione.
Annuii e lo bevvi tutto d'un fiato.
Faceva schifo, ma ne avrei preso un altro più tardi.
Alessio vide probabilmente la mia espressione disgustata, così prese le spalle:-Non sei abituata a bere certe cose, vero?-
-Sto bene, tranquillo. Era solo un bicchiere di... Non so nemmeno che cosa.-
'I know what you did last summer' di Shawn Mendes e Camila Cabello poi irrompe in tutta la stanza ad un volume altissimo.
-Amo questa canzone! Vieni a ballare?- Disse Alessio porgendomi la mano.
Annuii e ci buttammo nella mischia. Non feci in tempo a provare a dire qualcosa, perchè tra tutte le persone che avevo attorno scorsi un viso familiare. Era Giorgia, con gli occhi pieni di rabbia e le guance rosse.
-Cosa ci fai qui? Una come te?- Mi chiese incrociando le braccia al petto e assottigliando gli occhi.
-Mi risulta che la festa fosse aperta a tutti, per cui puoi anche andare.- Dissi mentre gli occhi mi bruciavano.
-TU! Piccola troie...-
-TU dai della troia a me?! Fatti un giro e guardati allo specchio, poi ne riparliamo.- E da dove l'avevo trovato il coraggio di dire cose del genere? Forse nell'alcool. Davvero lo reggevo così poco?
-Senti Porter, esci immediatamente da questa casa o non sai cosa ti aspetterà da domani a scuola. Non so se mi sono spiegata, non sai cosa posso farti. Vattene, te lo...-               -Gio! Una ragazza ha vomitato i n uno dei corridoi di sopra... Ti conviene venire a vedere.- Disse una sua amica, apparsa all'improvviso.                                                                                                                                            –Uffa! Arrivo, quella se la vede brutta. Comunque, hai capito, Porter. Segui il mio consiglio prima che diventi cattiva.- -Stai bene?- Mi chiese Alessio prendendomi il viso tra le mani, vagamente preoccupato. Feci di sì con la testa, ma improvvisamente ebbi la sensazione di cadere. Mi appoggiai a lui, che mi strinse un poco al petto.                                                                                                                                         –Non stai bene... Andiamo fuori per un attimo.- Tentai di opporre resistenza, ma mi trascinò nel giardino sul retro della casa di Giorgia. Mi sedetti accanto a lui sull'erba scura e mi sforzai di respirare a fondo l'aria fresca della notte. Alessio stava fissando le stelle.                                                                                 –Sai- Azzardai (completamente a caso):-Non ti avevo mai visto a scuola prima del nostro incontro.- -Sono all'ultimo anno, vado a lezioni al piano di sopra.- Disse sorridendo dolcemente.                                  –Cazzo è mezzanotte... Mia madre si infurierà come non mai...- Dissi. 'A meno che non si sia messa a dormire, idiota.' mi sussurrò Mary La Cretina.                                                                                                                     –La mia no.- Disse semplicemente. Ebbi l'idea deficiente (quando mai ne avevo una buona, di idea) di chiedergli perché. –Oh... I miei sono morti quando ero piccolo.-                                                                              ...Ecco.                                                                                                                                                                                                –Vivo da solo vicino alla scuola. A volte non è così male... Okay, sono una brutta persona.- Rise:-Non avevamo per niente un bel rapporto, ma a volte mi mancano. Anche tanto. Sai, non ho molto ricordi con loro, ma penso che volessero che diventassi importante per qualcuno, che diventassi qualcuno. Per questo dopo la maturità andrò all'estero. Mi hanno accettato alla Brown in America. Andrò lì.-           -Sono sicura che sarebbero fieri di te.- Dissi posando una mano sulla sua. Sorrise leggermente, guardando basso. –E tu?- Gli occhi si riempirono di lacrime all'improvviso. Non parlavo di mio padre con nessuno. L'avevo fatto con Benji, ma con lui... Con lui c'era stato qualcosa di diverso, qualcosa che mi spingeva sempre più vicino a lui, qualcosa che mi faceva avere voglia di essere aiutata da lui, lui e soltanto lui.

Mi accorsi che nei momenti in cui ero con lui non avrei mai voluto nessun altro.

-Non mi riesce così facile, scusami...- Dissi abbassando lo sguardo sulle nostre mani intrecciate. Le separai. –Non preoccuparti.- Il lampeggiare improvviso del cellulare me lo fece accendere, mi era arrivato un messaggio vocale da Martina.

'Senti teso', dove sei? Ti sto cercando da secoli! Ti conviene... Oh mamma, Dylan, hai visto quella? Sembra infuriata! Hahahaha, comunque...' Forse aveva bevuto più di me. Nah, senza il forse. –Alessio, potremmo rientrare? Devo cercare Martina e mio fratello.- -D'accordo, andiamo.- Dentro c'era il casino più totale, non avrei mai trovato Martina in mezzo a tutte quelle persone. –Ehm... Proviamo ad andare di là.- Dissi. Sembravo sicura, dentro non capivo niente. Sentivo la testa scoppiare. Improvvisamente sentii uno spintone, e finii di nuovo addosso ad Alessio.

Stavolta però più vicino.

Tanto che le nostre labbra si sfiorarono.

-PORTER STAI BACIANDO IL MIO RAGAZZO PORCA PUTTANA! TU NON ESCI VIVA DA QUESTA CASA!-

-Cosa? Ehi, aspetta, non penserai davvero che...-

Ma era troppo tardi, mi era già saltata addosso ed ero a terra, mentre un dolore forte mi attraversava il braccio. Mi tirava i capelli, e nonostante fossi intontita dalle urla attorno a me, riuscii in qualche modo a reagire. Dio, ma che artigli aveva al posto delle unghie?

Poi non capii subito cosa stava succedendo, ma mi sentii tirare un braccio fi no ad essere in piedi accanto a mio fratello. –Cosa diamine sta succedendo?- Vidi Giorgia con lo sguardo assassino puntato su di me, mentre una ragazza più grande di lei la teneva ferma per le spalle. Aveva i capelli tinti di biondo e due grandi occhi azzurri. Era alta e magra, assomigliava molto a Giorgia e supposi fosse sua sorella. –Soph, andiamo via.- Disse Mitch stringendo la presa sulle mie braccia per colpa di Giorgia che continuava ad inveire contro di me.

Mi portò via da quella casa, impaurita perché sapevo che Giorgia si sarebbe vendicata per cose che non avevo fatto.






//nota autrice
ce l'ho fattaa!
Scusatemi se sono in ritardo, se ci sono degli errori e se i dialoghi partono dal mezzo della riga, ma ho avuto un po' di problemi nello scrivere questo capitolo.
Coomunque spero che vi piaccia e di aggiornare prima la prossima volta hahaha.
Grazie mille delle visualizzazioni e per i voti anche se magari per alcuni possono sembrare pochi (per me non lo sono affatto), non dimenticatevi di commentare, commentare, commentare perché per me la vostra opinione è importantissima! :)
Ultima cosa: ho aggiunto il cast alla storia, dategli un'occhiata e ditemi che ne pensate e se volete delle modifiche, che tanto è ancora provvisorio. ;)
E... Niente!
See u at the next update (oggi mi piace l'inglese più del solito non chiedetemi perché HAHAHA)

secret / benjamin mascoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora