-Fede, cosa stai dicendo? È impossibile...- Dissi mentre il mio cuore aveva preso a battere più veloce.
-Non sto scherzando, fidati. Devi credermi.-
-Puoi andartene per favore? Se volevi fare il tuo scherzo non è divertente perché...-
-Andiamo Sophia, Benjamin è il mio migliore amico e tu sei la sua ragazza, non scherzerei mai su una cosa simile.-
-Non stiamo più insieme.-
-Ci credi davvero in quello che dici?- Chiese categorico.
Mi bloccai. I suoi occhi sembravano sinceri. E in fondo, perché sarebbe venuto fino a lì per dirmi una bugia?
-Va bene...- Mormorai.
Lui sorrise.
-Cosa significa che non ha mai incontrato la sua ex?-
-Ho torturato Benji per dieci giorni, e solo ieri sono riuscito a fargli dire cosa è davvero successo. Lui non ha mai incontrato nessuno la sera del concerto, è solo stato da solo per decidere. Decidere di lasciarti...-
-Appunto. Non ho bisogno di sentire altro. Se ha deciso così...-
-No, proprio non capisci? Oggi lui parte, maledizione, se ne va in Australia. Aveva troppa paura che tu soffrissi vedendolo così lontano per così tanto tempo, e ha scelto di tirarsi indietro per permetterti di essere felice di nuovo. Sapeva che, se foste rimasti insieme, non lo saresti stata per molto tempo.- Fece una pausa, come per pensare alle parole da dire. -Tu non hai idea di che rottura sia stato in questi dieci giorni, senza di te. Si svegliava sempre più tardi di me, e ci vuole tanto, di solito mangia sempre come un elefante, mentre in questi giorni se mangia una mela è già tanto, prende in mano la chitarra ogni tanto, ma la tiene solo imbracciata per tantissimo tempo senza suonarla, guardando nel vuoto, come se stesse cercando il motivo per il quale lui sia qui dopo esserselo dimenticato. Si sapeva già, ma lui ha bisogno di te. Non per restare in piedi, non per camminare o cavolate del genere. A fare quelle cose sono capaci tutti, da soli. Ha bisogno di te per vivere davvero, per essere migliore.
Le sue parole mi fecero risalire dal mio abisso sempre di più, fino a quando cominciai ad intravedere la luce.
Potevamo recuperare tutto.
Improvvisamente i cocci di tutte le cose che avevamo fatto insieme mi apparvero di nuovo sotto agli occhi, e mi sembrò di poterli ricomporre.
-È ancora qui?-
-Il suo volo partiva alle sei e mezza, io... Sarei dovuto venire prima, lo so...-
Sentii solo quello.
Mi voltai verso l'orologio appeso al muro.
Erano le sei e quindici.
Afferrai di scatto il cellulare e digitai il numero di Ben, che nella mia rubrica non c'era più.
Squillava, ed io, ad ogni squillo, mi sentivo sprofondare.
Non poteva non rispondere.
Non m'importava se non ci saremmo visti, volevo solo parlargli, sentire la sua voce che mi diceva che era tutto a posto, che mi amava ancora e che ci saremmo abbracciati il prima possibile. Che non era finito nulla, no, ma che era solo iniziato tutto un'altra volta.
Ad ogni squillo, mi sembrava di andare sempre più a fondo, di nuovo.
Lui doveva rispondere, noi dovevamo sapere che potevamo ancora farcela nonostante tutte le paure, le fragilità che segnavano entrambi e che sembrava volessero distruggerci tutte le volte.
Il suono ripetuto degli squilli si alternava regolarmente e mi rimbombava nelle orecchie. Finché poi, rispose.
Non disse nulla. Sentivo solo silenzio e la sensazione che sapesse perfettamente che dall'altra parte del telefono c'ero io.
-Sophia, se tu vero?- Chiese la sua voce, quando era poco più di un sussurro.
Provai l'impulso irrefrenabile di mettermi a piangere, un po' per tutto. Perché mi aveva risposto, perché ero triste da far schifo ma speravo anche che quello che aveva detto Fede fosse vero, che ci fosse ancora una possibilità. Dentro avevo un tornado di emozioni che non mi facevano capire più niente.
-Lo so, Ben.. So tutto. So che non hai incontrato nessuno, e se è vero quello che mi ha detto Fede, voglio che tu sappia che non sarei mai stata felice con una fine così. Potrò essere meno felice quando non sarai più qui e.. Non ci sei già più, ma mi basta sapere che ci sei, anche solo per vedere il tuo sorriso, anche se attraverso uno schermo.-
Lui ancora taceva, e sentivo solo i suoi respiri sommessi.
-E Ben,-
aggiunsi, con il cuore che batteva forte,
-io non ti avrei mai dimenticato.-
-Soph- Il nomignolo che mi aveva sempre riservato alleviò qualche mio graffio, che mi ero procurata perché lui non era lì con me, a tenermi al sicuro.
-L'aereo è in ritardo di due ore.- La sua voce tremava, come se fosse spaventato. -Verresti qui con me?-/
oggi sono la persona più felice of the whole world perché sono cominciate le vacanze *-* aaah, adoro
e comunque rifaccio la domanda, facciamo questo ask? dai che mi annoio :(
*parte sclero* ma tipo quanto è bella la nuova canzone di tiziano ferro? aw, lo adoro troppo
e ed, VOGLIAMO PARLARE DI ED?
comunque non è da te è molto bella, e sono molto happy anche per questo (cioè dove trovate la voglia di sopportare tutti i miei spazi autrice, spiegatemelo)
so che è tipo la 400milionesima volta che lo dico, ma quanto mi mancherà scrivere sta storia? per non parlare poi delle mie sessioni di stalking su ben, per rendere meglio il personaggio
:(
ookay restiamo positivi (e shawn mendes rimane sempre il più bello in ogni caso)
la situazione sta degenerando, ma volevo solo dirvi che se volete parlare mi trovate su instagram e qui su wattpad
love youu <3,
C.
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secret / benjamin mascolo
Fanfic-Cos'è successo quella notte, Benjamin?- Abbassò lo sguardo. -Non voglio che tu abbia paura di me. Non posso dirtelo.-