not a sequel, but.. «2»

704 59 16
                                    

2.
Nothing's ever lasted forever.

Cominciai a sentire le note di "Doubt" dei Twenty One Pilots, e capii di essermi addormentata sul sedile dell'aereo in una posizione per niente comoda e con le cuffie nelle orecchie.
Sentii qualcosa atterrare vicino alla mia mano. Era grosso quanto il mio pugno e sembrava qualcosa di peloso. Non avevo per niente voglia di aprire gli occhi, e infatti.. -UNA TARANTOLA! BENJAMINMARTINAFEDERICO TOGLIETEMELA DI DOSSO!- Mi misi a strillare nel pieno della discesa di decine di persone dall'aereo. Fino a quando capii che era finta.
Era una dannata tarantola finta.
Finta.
Come quelle che usava mio cugino di cinque anni.
Quei tre idioti se la ridevano fino a cadere dai sedili dietro al mio, mentre io non lo trovavo affatto divertente (specialmente per le persone che passando mi guardavano come una malata mentale con le crisi d'identità, ma chi poteva dar loro torto? Mi ero appena messa ad urlare!)
Aspettai che tutti fossero scesi, e poi mi alzai velocemente per prendere il mio bagaglio a mano. Ma si vede che la sfiga quel giorno aveva deciso proprio di incollarsi a me. Il maledetto ripiano di cui era posato il mio zaino era talmente alto che non ci arrivavo nemmeno. Che bella la vita da nani.
Mi alzai sulle punte il più possibile per raggiungerlo, ma nulla da fare. Presto una mano si posò sulla mia schiena, e sentii il calore di un corpo che conoscevo bene. Incrociai le braccia sul petto e mi sforzai di non rovinare la mia espressione arrabbiata, e quando mi porse lo zaino lo misi in spalla, mi voltai e senza dire nulla cominciai a camminare speditamente verso l'uscita.
Lo so. Lo so che ero una dannata permalosa e che quello era solo uno scherzo che avrebbe dovuto farmi scoppiare  a ridere, ma non riuscivo a fare nemmeno quello. Tutto quello che sembrava facile per tutti non lo era per me. Non mi sentivo mai all'altezza nemmeno delle cose più piccole. Quella parte di me, che se c'era una cosa che non sapeva fare era prendere una cosa alla leggera, tornava sempre. Ma, per la precisione, non se ne andava mai.
-Ehi! Dove stai andando?- Chiese una voce, mentre due mani mi afferrarono le braccia.
-Chi sei?- Scattai voltandomi, spaventata. Per l'appunto. Ecco la vecchia Sophia che aveva paura anche solo di essere toccata all'improvviso.
Osservai il ragazzo davanti a me, ancora con un braccio leggermente spostato in avanti nel tentativo di tirarmi indietro.
-Ehm... Stavi andando verso la pista, nella direzione opposta all'entrata dell'aeroporto e.. Ho pensato fossi così sovrappensiero da non accorgertene..- Si scusò.
Che figura. Non dico altro se non 'CHE. FIGURA.'
-Oh..-
Non sai dire altro?!
-Io..-
Almeno ringrazialo! Non voleva mica rapirti come pensi sempre tu.
-Cioè.. Grazie. Ho reagito male come.. Come sempre. Scusami.-
Fece un mezzo sorriso. -Non ti preoccupare. La prossima volta sarò meno brusco anch'io.-
Sorrisi. -Comunque sono Sophia.-
Wow, ma che passi da gigante sono? Sophia Porter che prende l'iniziativa di presentarsi. Da segnare sul calendario.
-Calum.- Si presentò guardandomi con gli occhi scurissimi. Lo guardai meglio. Aveva un ciuffo di capelli scuri anch'essi in testa, portava una chitarra in spalla ed indossava una semplice canottiera, pantaloni corti e Vans. Ci misi un po' a capire che aveva allungato la mano perché gliela stringessi. Allora, le dita impercettibilmente tremanti, lo feci anch'io. Aveva una stretta calda e sicura, che mi trasmise sicurezza al primo tocco. E non succedeva quasi mai.
-Ci si vede qui in giro, allora.- Disse allontanandosi e alzando la mano in segno di saluto.
Non ebbi nemmeno il tempo di salutarlo a mia volta che venni investita dall'uragano Benjamin.

-Chi era quello? Ti rendi conto che non ti trovavo nemmeno più? Lo conosci? Com'è che ci stavi parlando come se foste amici da anni? E se avesse..-
-Benjamin calmati! Ero infastidita e non guardavo dove andavo. Lui mi ha solo ricordato di essere su una pista pe  aerei.- Dissi in tono sarcastico.
-Io.. Scusa.. Non sapevo te la saresti presa così..- Mormorò abbassando immediatamente lo sguardo.
-Andiamo, Ben, non preoccuparti. Lo sai come sono fatta, no? Do peso anche alle cose più inutili.-
-Si, ma..-
-Niente ma, ora andiamo. Non voglio litigare ancora, chiaro?- Dissi afferrando la sua mano.
-Quando la smetterai di farmi preoccupare così?- Chiese facendo un sorriso.
-Lo sai che non sono brava in queste cose.-
-Un altro dei tuoi bellissimi difetti insomma, eh?-
Chiese cominciando a camminare.
-Non ne ho di bei difetti..-
-Mettiamola così. Io sono un difetto.-
-Cosa? Tu non sei un difetto.-
-Se dicessi di sentirmi il tuo difetto?-
-Allora sei un bellissimo difetto. Il migliore di tutti.-
-Vedi che quindi ce l'hai un bel difetto?- Chiese ridacchiando.
Rimasi in silenzio per un attimo, e poi mi feci rinchiudere tra le sue braccia.
Quelle dove, in qualsiasi luogo del mondo, mi sarei sentita a casa.

/

  ma vi giuro che i prossimi non faranno così schifo eh

  comunque mi hanno taggato per la challenge 11 cose su di te o qualcosa del genere; la faccio velocemente dato che avevo già fatto qualcosa del genere su questo libro tra l'altro :)
  1.amo l'inglese
  2.la musica è vita
  3.fare figuracce ormai non mi pesa nemmeno più dato che me faccio tre ogni secondo HAHAHA
  4.i concerti sono cose che letteralmente amo
  5.al contrario di 3/4 di mondo amo fare temi in classe
  6.amo dormire
  7.mi piace guardare film ma ultimamente non so quali, consigli?
  8.fosse per me ci passarei la vita davanti alle albe e ai tramonti sul lago e sul mare, magari con la pizza (sì, è vita anche la pizza)
  9.certi giorni sono la persona più carina e coccolosa del mondo, certi scarlett dei minions: levateve che ve odio tutti
  10.non sopporto chi si crede simpatico ma non si accorge che le sue battute o fanno schifo o sono offensive, ma non solo per me; anche per quelli a cui voglio bene. e poi chi crede che il genere di musica che piace a lui sia l'unico bello al mondo. ciccio, vammi n'attimo a quel paese. tutta la musica  è bella. ci sono solo generi che ti possono piacere e non piacere, ma non significa libertà d'insulto a quello che magari ad altri piace.
  11.voglio la neve ma non nevica

  e booh non so chi taggare

  comment;;

  at the next update, love u

secret / benjamin mascoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora