LA MIA PAURA PIÙ GRANDE

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(Ian)

Sono qua a casa con Nina,  ho rischiato di bruto quel giorno,  domani ritorniamo a riprendere, Nina era uscita un attimo a prendere qualcosa da mangiare, mi alzo dal divano per poi andare in bagno e mi guardo allo specchio,  guardandomi nei occhi e dire a me stesso ' vai avanti Ian,  hai una donna fantastica che ti sta accanto, che si prende cura di te, viviti la vita, e prenditi cura di lei' non sento sbattere la porta e poi entra in bagno Nina fissandomi " tutto apposto?" Tolgo lo sguardo dallo specchio per poi guardarla nei occhi " certo" dico sorridendo,  " bene allora mangiamo qualcosa " se ne va in sala per poi svuotare il  sachetto posandolo sul tavolo   con cautela e poi vedo che c é del saken " cavolo che buono, a me piace troppo il cibo giapponese " sorrido per poi prendere il saken in mano " bisogna prima metterci dell acqua calda e farcela restare dentro per 4 minuti " prendo anche il suo  mettendoci l acqua calda dentro, lei si avvicina a me prendendomi da dietro e abbracciandomi " allora in 4 minuti abbiamo tempo per coccolarci" sorride stringendomi da dietro, sorrido a mia volta per poi posare le scatole di saken sul lavandino e mi giro per poi prendergli il viso " va bene " la bacio dolcemente accarezandogli il viso,  lei avvolge le braccia sul mio collo e mi bacia con altrettanta passione.
Sono passati i 4 minuti, svuotiamo l acqua dalla scatola, e poi iniziamo a mangiare.
Passiamo un pó di tempo a guardare la tv, tra coccole e coccole e alla fine ci addormentiamo abbracciati.
Dopo qualche ora inizio a muovermi, il mio sogno si fa vedere come realtà, ero totalmente al buio inizio a camminare senza nemmeno sapere dove sto andando, inizio a chiamare Nina spavventato "Nina!" Mi giro intorno per vedere se vedo qualcosa ma niente, continuo a camminare, il fiato si fà piu pesante come se mi stesse per venire quella maledetta asma, " Ian.... Aiutami" sento la voce di Nina in allontananza, inizio a correre, pensavo gli fosse successo qualcosa, poi continua a parlare dicendo  " mi sento tanto sola.... ho bisogno di te" la sua voce ad un tratto sparisce e sento una botta " corro verso il rumore e ritrovo Nina per terra senza sensi!  Nina! " mi avvicino a lei con cautela " ti prego, resisti " la stringo e poi mi guardo intorno per vedere se c era qualcuno e vedo quei ragazzi, quella banda che aveva ucciso i miei genitori, " non riuscirai a salvarla" dice con un sorriso maligno, io stringo i denti per poi stringere anche il volto di Nina avvolto dalle mie braccia " No! Ti prego! " inizio  a tremare.

(Nina)

Mi sveglio di scatto dalle urla di Ian,  non capisco cosa abbia ma lo vedo sudare, starà facendo un incubo, poi mi decido di svegliarlo piano " ehi amore " gli accarezzo il viso sfregato dal sudore che sembrava quasi un pianto isterico, ad un certo punto lui fa uno scatto svegliandosi col fiatone,  mi alzo subito da lui andando a prendere l inalatore e gli e lo porgo, lo prende e aspira la medicina per poi riprendersi piano " ehi " gli accarezzo il viso preoccupata, non lo avevo mai visto così spavventato, mi siedo vicino a lui " cosa é successo?", lui mi guarda con quei occhi ghiaccio lucidi, aveva così tanta paura che la trasmetteva anche a me ma non so la causa, " Nina io.." inizia a parlare " io non posso " si alza di scatto mettendo una mano sulla tempia, io mi alzo guardandolo confusa e ancora più preoccupata, " cosa non puoi?" Tira  giù la mano e io gli e la prendo " non posso continuare così" " Ian ti ho detto che ti aiuterò " gli stringo la mano, " é questo il problema Nina, non voglio metterti in mezzo " " ma cosa stai dicendo? " " sto dicendo che... " dice fermandosi non riuscendo nemmeno a pronunciare la frase" " cosa Ian? Mi spaventi in questo modo " gli scendono delle lacrime e mi prende il viso dandomi un bacio sulla testa " non é niente, mi devo prendere una boccata d aria. " io rimango ferma a guardarlo non capendo cosa gli prenda, lui esce di casa senza dire nient altro, si sono preoccupata perché lui potrebbe fare di tutto ma immagino dove sia andato, vado da mia sorella " Emma ho bisogno di te" " Dimmi " la guarda " puoi prendere un appuntamento con lo psicologo per Ian? " "si va bene ma lui non era in disaccordo l altra volta?" Confusa mi guarda " beh si in teoria non lo sa ma ne abbiamo bisogno prima che  faccia casini" "ok va bene  " mia sorella prende il cellulare e lo chiama, io nel mentre esco di casa.

THE QUEENDove le storie prendono vita. Scoprilo ora