《Mi hanno parlato di te》
《Cosa volevano in cambio?》
《Vuoi sapere o no quello che mi hanno detto?》rispose irritato. Annuii seria, dovevo saperlo.
《Astrea ci sta solo usando. Vuole che tu trovi il suo scettro solo per poter scavalcare i suoi fratelli e assumere il controllo di tutto. Se non perdi i contatti con la dea diventerai come lei, un mostro assetato di potere. Io non voglio essere il suo burattino, e nemmeno tu dovresti.》
《E tu ci credi?》
Non rispose.
《Chi tace acconsente》
《Sarebbe meglio per tutti lasciar perdere. Astrea è morta, non ha potere se non quello che le diamo. Ci stiamo solo creando dei problemi, io voglio restarne fuori.》
Mi innervosii. Cosa sperava di ottenere?
《Ti ricordo che ti ho avvertito. Ti ho chiesto di lasciarmi perdere, ma non mi hai ascoltato. Sai una cosa? Hai ragione, non devi niente a me né ad Astrea. Fai quello che ti pare. La verità e che non ti è mai importato niente di me, sai pensare solo a preservare te stesso. Spero solo che non arrivi a strisciare pur di proteggerti il culo.》
《Non sto parlando solo di me. Ti sei vista? Stai cambiando visibilmente e non te ne rendi conto. Hai sempre qualcosa da nascondere a tutti, anche a me. Hai delle visioni quasi ogni giorno, ma non mi vuoi dire di cosa si tratta. Spiegami cosa ti succede.》
《Non voglio coinvolgerti più del necessario》
《Tu non ti rendi conto. Astrea non vuole aiuto, vuole un corpo da usare a suo piacimento. Non voglio perderti.》sussurrò l'ultima frase.
《Tu puoi anche tirarti indietro, ma io non ho questa possibilità. Sono legata ad Astrea, non posso farci niente. Non da sola.》
Dan prese il suo diamante e me lo porse.
《Servono per tenerci in contatto con lei, quindi basterà toglierli》
《E se non fosse sufficiente? Se peggiorassi la situazione?》
《Non possiamo saperlo. Se non vuoi possiamo provare qualcos'altro, ma devi fidarti di me e dirmi tutto quello che ti succede.》
Annuii senza nemmeno pensarci, sicura di potermi fidare di lui.
《C'è qualcosa che devo sapere?》mi chiese. Inspirai profondamente e scoprii il braccio sinistro. Ora distinguevo bene il primo simbolo, che indicava la visione del futuro. In piu c'era un nuovo livido rossastro. Dan mi guardò interrogativo.
《Cosa sono?》
《Non lo so, credo siano dei simboli di Astrea. Non so perché li ho, semplicemente compaiono dal nulla.》
Dan vi passò sopra un dito e ritrassi il braccio di scatto. I simboli sembravano essere divemtati di fuoco, mi bruciavano ed erano rossi. Provai a toccarli, ma non accadde nulla. Dopo alcuni secondi il bruciore svanì e io alzai lo sguardo.
《Cos'è stato?》
《Non lo so, non era mai successo.》
《Quando li tocco cosa senti?》
Posò delicatamente due dita sui simboli ed ebbi la stessa sensazione di prima. Strinsi gli occhi.
《Fuoco》sussurrai. Allontanai la sua mano dal mio braccio e mi rilassai. Riaprii gli occhi e notai che Dan mi guardava in modo strano.
《Beh, direi che è ora di andare a dormire. Domani sarà una lunga giornata.》dissi andando a sdraiarmi sul mio letto. Appena abbandonai la testa sul cuscino sprofondai nel sonno, ma non ebbi un attimo di tregua, continuavo a pensare alla conversazione dei demoni. Non sapevo se sarebbero riusciti a trovare una spia, non sapevo se guardarmi le spalle e da chi. Sicuramente non sospettavo di nessuno, non credevo che i miei cari avrebbero potuto tradirmi.Mi svegliai al suono dell'allarme e mi preparai per la giornata di lavoro. Uscii insieme a Dan e, affiancata da Jenn, raggiunsi il frutteto. Iniziai subito a lavorare in silenzio, ripensando ai simboli sul mio braccio. L'occhio indicava la visione del futuro, il simbolo è apparso subito dopo la prima visione. Il secondo doveva essere il cuore, simbolo dell'amore. Perché stava comparendo? Io non avevo notato niente di diverso. Ero felice che il fulmine, che indicava l'odio, non fosse ancora apparso. Se ad ogni simbolo era legato un cambiamento in me, non volevo averli tutti e sei. Soprattutto l'ultimo simbolo mi terrorizzava: la morte. Non volevo nemmeno pensarci. In più non riuscivo a capire perché quando Dan aveva toccato i simboli mi ha fatto male. Che cosa significava?
Persa nei miei pensieri impiegai alcuni secondi per capire che i demoni stavano arrivando. Ascoltai la loro conversazione.
《Dovremmo farlo oggi》
《No, non abbiamo ancora abbastanza dati. Appena sapremo tutto andremo a riferire e seguiremo le nuove istruzioni》
《Non sappiamo ancora niente. Se sta già cambiando ci saranno seri problemi. Dobbiamo capire se Astrea le sta dando potere.》
《Una parte degli umani non è ancora stata identificata, possiamo usare questa scusa.》
《Quando?》
《Subito》
Andai nel panico. Avevo con me il diamante e non potevo nascondere i simboli. Avrebbero capito tutto. Cercai di restare calma perché sapevo di essere controllata. Qualche minuto dopo, uno dei demoni richiamò l'attenzione di tutti.
《Coloro che ancora non sono stati identificati vengano subito qui e si dispongano su cinque file.》disse quasi gridando.
Presi un respiro profondo e scesi dal melo seguita da Dan. Notai che anche Jenn ci stava raggiungendo. Guardai Dan preoccupata e lui mi attirò a sé. Posò le sue labbra sulle mie e io rimasi senza fiato, poi si allontanò un po'.
《Andrà tutto bene, non avere paura.》mi sussurrò all'orecchio. Io annuii e, ancora confusa dal suo gesto, sorrisi timidamente. Mi sistemai dietro di lui nella fila e mi sentii chiamare da qualcuno. Mi voltai e vidi Jenn guardarmi sconcertata.
《Da quanto state insieme?》
《Veramente non stiamo insieme. Cercava solo di calmarmi, credo.》
《Beh, ora non pensi più a quello che sta per succedere ma a lui, quindi direi che ha raggiunto il suo scopo.》
《Grazie mille per avermelo ricordato. Posso sempre contare su di te per tornare con i piedi per terra.》
Notai che stavano portando via Dan, ora ero la prima della fila. I pochi minuti di attesa mi parvero ore, quando finalmente lo vidi ritornare un demone mi tirò via per un braccio. Arrivammo in un locale chiuso e angusto ampiamente illuminato. Il demone chiuse la porta e mi sentii in gabbia.
《Togli il vestito》
Non mi opposi, sarebbe stato inutile e insensato. Appena il vestito cadde ai miei piedi la luce si infranse sul diamante, riempiendo la stanza di bagliori rossastri. Il demone lo prese subito e se lo rigirò tra le mani.
《Dove l'hai preso questo?》
《L'ho... trovato》
《Dove?》
《Nel tempio》
《Non si può portare niente fuori dal tempio. Sai quanto vale questa pietra? Molto più della tua vita.》
《Non esattamente》
《Cosa intendi?》
《Non lo so, io sono solo una mortale, proprio come voi.》
《La pietra deve tornare al suo posto, o puoi decidere di pagarne il prezzo.》
《Quanto?》
Il demone rise.
《Quanto vale per te un umano?》
Non risposi.
《Vuoi la pietra, sei disposta a sacrificare te stessa ad Astrea. Ha così poco valore la tua vita?》
《La mia? Sì. Ma non quella degli altri.》
《Devi solo rispondere alle nostre domande》
《Siete superiori a noi ma avete bisogno di me? Non ti pare assurdo?》
Mise il diamante da parte e mi squadrò. Mi afferrò il braccio sinistro e passò le dita sui simboli. Quasi gridai di dolore. Mi era già successo con Dan, ma ora era cento volte peggio. Il demone sembrava incuriosito dalla mia reazione.
《Rivestiti. C'è qualcuno che vuole vederti.》
Lo feci subito. Poco dopo entrarono altri due demoni e mi si pararono davanti.
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Descendants - La Maledizione di Astraea
FantasyUna dea Un'umana Una maledizione Quando il mondo cambia attorno a te e niente è più come prima, non puoi cavartela da sola e la bugia diventa l'unico modo per sopravvivere. Prima parte della serie "Descendants"