Descendants - La Maledizione di Astraea

Capitolo X - demoni

Mi scoprirono le braccia e studiarono i simboli. Il demone di prima mostrò anche il diamante.
《Cosa ci fai con questa pietra?》
Rimasi in silenzio.
《Rispondi》
《Non vi riguarda》
《Invece sì. Dovresti proprio rispondere dato che ti serve.》
"Non devono sapere" tuonò Astrea. Spalancai gli occhi.
《Mi serve》
"Non più"
《Per cosa?》
Restai in silenzio per un po'.
《Ripensandoci, non ne ho bisogno. Potete tenerlo.》
《Da quando hai questi simboli?》
Silenzio. Mi guardavano in attesa, ma restai impassibile.
《Quale dio servivi nel tempio?》
《Ha importanza?》
《Senza dubbio》
《Astrea》
《E hai mai avuto un contatto con lei?》
Restai impassibile.
《Ci sono molti modi per capirlo. Dovresti rispondere, altrimenti troveremo altri metodi.》
《Ah, sì? Per esempio?》
《Vuoi delle risposte, giusto? Noi possiamo spiegarti tutto.》
《So già cosa avete da dire e non mi interessa.》
《Non sai ancora niente, è per questo che le dai ascolto.》
《Niente di ciò che potreste dirmi mi farebbe cambiare opinione.》
《Questo è tutto da vedere》
Fece un cenno e gli altri demoni se ne andarono.
《Da sa non saresti mai arrivata fino a qui. Non ci vorrà molto a trovare chi ti ha aiutata. Chiunque sia, lo scopriremo e presto dovrete fare i conti con gli dei. Se Astrea diventa più forte, sarete voi a rimetterci in prima persona.》
《Lei era così terribile? Gli stessi dei temono il suo potere. Io non ho niente a che fare con lei. Non posso renderla più forte, non posso aiutarla. Mi state dedicando inutili attenzioni.》
《Ancora non sai niente, discendente, e se aspetti che sia Astrea a svelarti i suoi segreti ti sbagli di grosso. Gli dei vogliono che tu le riferisca queste parole:
Lei è legata alla vita, non accetterà le tue condizioni. Abbiamo vinto.
Ora torana al tuo lavoro.》
Mi voltai e uscii rapidamente, fermandomi un istante appena ebbi richiuso la porta. Sospirai e raggiunsi Dan sul melo.
《Tutto bene?》mi chiese.
《Credo di si. Solo...》sospirai.
《Cosa?》
《È complicato》
《Almeno prova a dirmelo》
《Non capisco più niente. Inizio a credere che ci sia qualcosa di più. Quelle di Astrea non sono richieste insensate, inizio a pensare che si tratti di un contrasto tra gli dei.》
《E allora?》
《Allora perché io sono coinvolta? Perché gli dei si preoccupano tanto di me? Sono umana, non ho alcun rilievo in confronto a loro.》
《Ti ricordi cosa ti avevo detto? Ad Astrea serve un corpo e i suoi fratelli questo non lo vogliono.》
《Non lo so... avrebbero potuto semplicemente uccidermi, senza preoccuparsi di quello che so e che faccio. C'è dell'altro.》
《Cosa?》
《Non ne ho idea》
Ci fu una pausa.
《Questa non è la tua battaglia. Forse dovresti considerare di lasciar perdere, o almeno potresti chiedere delle risposte.》
Non risposi, non sapevo cosa dire.
《Hai sentito?》
《Sì》
《E?》
《E... niente. Non lo so. Cosa vuoi che ti dica? Non posso parlarne e non posso tirarmi indietro. Come farò?》

Nello studio del demone...
《Ti stai comportando bene, ma devi fare molta attenzione. È furba e la dea è sempre con lei. Novità?》
《Ancora niente, è irremovibile. Non cambierà idea, non riuscirò a convincerla.》
《Non credo sia necessario. Deve portare agli dei un oggetto molto particolare. Trova il modo di farla arrivare a Niehl.》
《Sì. Per quanto riguarda le informazioni invece?》
《Nessuna modifica. Continua in modo discreto, se scoprisse cosa fai perderemmo il controllo su di lei.》
《Controllo?》
《Le emozioni rappresentano un problema, la rendono imprevedibile. Un altro aspetto in comune con Astrea.》
《Cosa vogliono gli dei da lei?》
《Hanno bisogno di un oggetto che solo lei può reperire》
《E Astrea?》
《È quello che vogliamo scoprire》
《Ma riguardo a...》
《Quando gli dei avranno tutto ciò che desiderano riceverai la tua ricompensa, ma non prima.》

Alexis
Mio fratello mi guardò confuso.
《Alexis, cosa fai? Lui era il tuo amico? Lo stavi baciando?》
《Will, ormai sono grande. Posso decidere da sola come comportarmi, non devi sempre controllarmi.》
《Lui non mi piace》
《Usi sempre la stessa scusa》
《Non è una scusa. L'ho visto parlare...》si irrigidì 《... con un'altra ragazza.》
《Stai tranquillo, non mi farebbe mai del male》