Mi svegliai e guardai l'orologio. Erano le dodici, tra poco avrebbero servito il pranzo. Nella stanza c'eravamo solo io e Dan, lui stava ancora dormendo. Lo guardai, era un bel ragazzo. Fisicamente non aveva niente di speciale tranne gli occhi, che erano blu ed erano così intensi. Era una brava persona, ne ero sicura. Lo lasciai dormire ancora un po', sembrava così tranquillo.
Quando ci portarono il pranzo, andai vicino a lui per svegliarlo.
《Dan, alzati.》
Lui borbottò qualcosa e di girò. Ridacchiai e lo scossi piano per una spalla.
《Ehi, guarda che ti faccio svegliare dai sacerdoti se non ti muovi. Alzati.》
《Non ancora》brontolò.
Feci per ribattere, ma mi bloccai. Mi si rigirarono gli occhi e mi afflosciai sul letto.Jenn guardava incredula le mie braccia. Abbassai lo sguardo sui simboli che vi erano apparsi. Un occhio con al suo interno un cerchio con un triangolo. Un cuore rosso circondato dalle fiamme. Un fulmine nero che colpiva un albero in fiore. Una fiamma con mille sfumature di colore. Una lacrima rossa. Due ali d'angelo nere spalancate.
《Cosa sono quelli?》
《Stupidi disegni. Perché?》
《Come li hai?》
《Me li sono fatti da sola, e allora?》
《Cosa significa questo?》chiese indicando la fiamma. Era il simbolo del potere di Astraea, lo avevano tutti i grandi sacerdoti. La Grande Madre ne aveva uno identico al mio, ma io non sapevo perché li avessi.
《Niente. È solo fuoco.》mentii.
《L'ho già visto, quando quella ninfa ha ucciso lo zio. Era identico.》
《È impossibile! Solo i grandi sacerdoti hanno il sim...》mi fermai di colpo. Avevo detto troppo. Jenn spalancò gli occhi e mi sentii una stupida.
《Sacerdoti? Come te! Sei stata con loro. Ti hanno mandata qui! Sei una traditrice! È tutta colpa tua! Per cosa ti hanno mandata?》
《Come puoi dire una cosa del genere?!! Mi hanno mandata solo come divulgatrice, per rendere noti gli dei. Non farei mai niente contro di voi.》
Jenn era furiosa, si voltò e se ne andò sbattendo la porta.《Cosa ti è successo?》chiese Dan preoccupato.
Non riuscivo a parlare. Impiegai diversi minuti a calmarmi.
《Non è niente.》
《Come non è niente? Guarda come sei ridotta.》
《Davvero, non è nulla di importante. Ora mangiamo, sto morendo di fame.》
Annuì e facemmo pranzo. Entrò una sacerdotessa.
《Gli dei devono parlarvi. Seguitemi.》Entrammo nella sala del trono e ci inchinammo. Ci fecero segno di alzarci.
《Dunque, c'è stato un errore di valutazione. Voi non dovreste trovarvi qui. Dopo che Astraea vi ha rifiutati ieri, abbiamo compreso che non siete adatti. Verrete perciò reinseriti nella società degli umani domani mattina. Ora potete andare.》disse Lhokar in un tono che non lasciava spazio a repliche. Mi ero forse sbagliata sulle visioni? Non dovevo considerarle veritiere?
Annuimmo, lasciammo la sala e tornammo nel dormitorio, ancora soli.
《Non capisco... avevo previsto che avrebbero usato una scusa diversa. L'altra era anche più credibile, perché hanno cambiato idea?》
《Non saprei. Sai dove ci manderanno?》 Esitai qualche istante a rispondere, non volevo illuderlo.
《Dov'è la mia famiglia, ne sono quasi sicura. Ma non ho idea di che posto sia, riesco a concentrarmi solo su una cosa, come le persone o le conversazioni.》
Lui annuì brevemente, sapevo che avrebbe voluto rincontrare la sua famiglia.
< Liberi di uscire, finalmente>
< Ma siamo sicuri di voler sapere come stanno gli altri umani?> sussurrai più a me stessa che ad altri.Il pomeriggio passò rapidamente. Pensavo ai miei genitori e al mio fratellino, mia cugina e tutti gli altri. Avrei ripreso a condurre una vita normale, sarebbe stato tutto perfetto. Il ricordo della visione continuava però a tormentarmi. Cos'erano quei simboli? Avevo una strana sensazione, sentivo di dover controllare le braccia. Appena Dan si fu addormentato, alzai la manica del vestito. Notai che avevo ancora il livido di qualche giorno prima, ma iniziava ad assumere una strana forma. Tuttavia non era niente di rilevante, quindi sospirai di sollievo e mi sistemai sul letto, prendendo sonno quasi subito. Dormii tranquilla, felice di poter riabbracciare la mia famiglia.
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Descendants - La Maledizione di Astraea
FantasiaUna dea Un'umana Una maledizione Quando il mondo cambia attorno a te e niente è più come prima, non puoi cavartela da sola e la bugia diventa l'unico modo per sopravvivere. Prima parte della serie "Descendants"