Al sicuro (o forse no)

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«Ma ti vuoi alzare?» disse Miriam, tirando il proprio cuscino addosso a Lily.

Quest'ultima era ancora avviluppata tra le coperte, testa compresa, rannicchiata in posizione fetale e con le palpebre pesanti. Aveva rimandato ad oltranza il momento di alzarsi dal letto, ma se addirittura Miriam le stava dicendo di muoversi forse si stava facendo davvero tardi.

Quando Lily scostò le lenzuola, ci mise un po' ad abituare gli occhi alla luce del giorno. Si puntellò sui gomiti, sbadigliando sonoramente, e con gli occhi ancora semichiusi si guardò attorno.

Miriam, che nel frattempo si era ripresa il proprio cuscino, era andata a sedersi sul proprio baule per allacciarsi le scarpe. Claire si stava allacciando la camicia e chiacchierava animatamente con Kate, che invece era già pronta e si stava spazzolando i capelli castani. Mary doveva essere in bagno, dato che il suo letto era già stato rifatto e da dietro la porta del bagno si sentiva lo scrosciare dell'acqua.

«Buongiorno, principessa» la prese in giro Claire, lanciandole un'occhiata divertita mentre si annodava la cravatta.

«Buongiorno» mugugnò Lily in risposta, passandosi una mano tra i capelli e scoprendo con orrore che erano pieni di nodi. «Che ore sono?»

«Le sette e un quarto» rispose Kate con un sorriso.

«Che palle...» si lamentò Lily. «Vorrei dormire altre otto ore» sbuffò, accasciandosi di nuovo contro il materasso.

«Secondo voi se mi metto un po' di lipgloss Vitious se ne accorge?» domandò Miriam, rigirandosi il lucidalabbra tra le mani.

«Forse Vitious no, ma di certo la McGranitt sì» disse Mary, uscita dal bagno proprio in quel momento. Indossava già la divisa e si era pettinata, usando la solita molletta per fissare le ciocche anteriori dietro la testa e impedire che le andassero davanti agli occhi. «Buongiorno, Lily. Non pensavo ti saresti svegliata prima di un bel Aguamenti in faccia, sai?»

«Azzardati» la minacciò Lily, tirandosi a sedere. «Sai che mi vendicherei».

«Ora sì che sono terrorizzata» ribatté Mary, alzando gli occhi al cielo.

«Fai bene» disse Lily, mentre si alzava dal letto. Per fortuna la sera prima aveva avuto l'accortezza di preparare già la divisa e l'aveva piegata sopra al baule, così dovette solo prendere i vestiti tra le braccia ed avviarsi verso il bagno.

«Mi faccio una doccia veloce e mi muovo, giuro. Datemi una decina di minuti al massimo» disse, la mano ferma sulla maniglia. Stava per chiudere la porta dietro di sé, quando Mary la richiamò.

«Io in realtà ho una cosa da fare. Non vi dispiace se vi aspetto direttamente giù a colazione, vero?»

«No, figurati» rispose Miriam, che alla fine aveva scelto di rischiare e si stava passando il lucidalabbra davanti allo specchio. «Ma che devi fare?»

Mary si strinse nelle spalle e piegò le labbra in un sorrisetto che tutte loro conoscevano bene, dopo sette anni. Aveva sicuramente qualcosa in mente.

«Ho intenzione di svegliare James come si deve. Dopotutto l'anno scorso lui è stato così gentile da farlo con me, ricordate? Non ricambiare il favore sarebbe tremendamente maleducato da parte mia, o sbaglio?»

«Oh, non sbagli affatto» rise Claire, infilandosi le scarpe. «Immagino non c'entri nulla il fatto che l'anno scorso ti abbia fatto spuntare una coda, vero?»

«Ma certo che non c'entra nulla» rispose Kate al posto di Mary, con lo stesso tono sarcastico. «Ti pare che Mary possa mai fare una cosa del genere? Non è mica una persona vendicativa, no...»

Sotto La Pelle [Malandrini, 1977-1978]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora