I could've told her that I adored her
she could've said she felt the same way,
but we just smiled cause sometimes words
aren't the right words to say
"Words", Passenger
«Allora, questo biglietto di San Valentino?» chiese Sirius mentre tutti e quattro scendevano la scalinata principale per andare a fare colazione. «Il biglietto virile?» aggiunse, calcando sull'ultima parola per darle un'inflessione ironica. «Quando lo potremo leggere?»
James sbuffò e si passò una mano tra i capelli, riuscendo, se possibile, a spettinarli ancor di più. Lanciò un'occhiata in tralice al proprio migliore amico mentre Peter e Remus ridacchiavano sommessamente.
«Mai» rispose, dando origine a una serie di proteste da parte dei suoi amici.
«Non è giusto» disse infatti Peter, guardandolo come se quella fosse una grandissima mancanza di rispetto. «Perché non dovresti farcelo leggere?»
«Infatti» gli diede man forte Remus. «Dopotutto penso sia nostro dovere, in qualità di migliori amici, leggerlo e valutarne la qualità prima che tu lo dia a Lily. Noi lo faremmo per te, per farti un favore».
Sia Peter che Sirius annuirono con convinzione alle sue parole, mentre James girò il viso verso di lui ed inarcò le sopracciglia.
«Per farmi un favore, eh?» ripeté, sarcastico ma divertito al tempo stesso, guardandolo dritto negli occhi. «Quindi non volete leggerlo per farvi quattro risate e prendermi in giro fino alla fine dell'anno?»
Remus e Peter misero su un'espressione offesa per niente credibile, ma prima che potessero aprire bocca parlò Sirius:
«Perché fino alla fine dell'anno?» fece, fingendosi confuso. «Se questo biglietto dovesse essere imbarazzante almeno la metà di quanto mi immagino, penso che ti prenderei in giro finché campi» aggiunse con tranquillità, trattenendo un sogghigno.
«Grazie, Pad, sapevo di poter contare su di te» commentò James con tono ironico, piegandosi appena per dargli una gomitata nel costato. Sirius, però, se l'aspettava e quindi si spostò appena in tempo per evitarla.
«Quando vuoi, Prongs» gli promise con voce solenne, mettendosi una mano sul cuore. «Quando ci sarà da prenderti per il culo, mi troverai sempre in prima fila».
«Come quando Lily ha trasfigurato i suoi pantaloni in un paio di slip?» s'intromise Peter, portandosi indice e medio alle labbra con fare pensieroso.
«Precisamente» confermò Sirius, sempre con tono pomposo.
In effetti, quando successe, Sirius aveva appellato immediatamente la macchinetta fotografica di Mary per poter immortalare la scena. James aveva provato in ogni modo a scappare dall'obiettivo, ma non ci era riuscito e adesso c'era una bellissima foto ricordo attaccata con la magia nella camera di Sirius a Godric's Hollow. L'episodio era avvenuto all'inizio del quinto anno, ma spesso gli altri Malandrini - e Mary - lo prendevano ancora in giro.
«Comunque» disse James a voce ben alta, schiarendosi la voce così da avere la loro completa attenzione e farli smettere di parlare di quella che per lui era stata un'esperienza orrenda. «Quel biglietto non lo leggerete mai. Mi dispiace, ma penso che voi abbiate già abbastanza materiale su cui prendermi in giro».
Sirius sbuffò, capendo che non avrebbe potuto sfotterlo per l'ennesima stupidaggine, e borbottò a mezza voce qualcosa di molto simile a un ironico: «Certo, Caposcuola Potter». Ad ogni modo James decise di soprassedere, così da evitare ritorsioni e, soprattutto, ulteriori aneddoti imbarazzanti sulla sua persona.
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Sotto La Pelle [Malandrini, 1977-1978]
FanficSe c'era qualcosa che gli studenti di Hogwarts avevano imparato a riconoscere, infatti, erano i segnali che presagivano una delle discussioni tra James Potter e Lily Evans. Solitamente era lui a cominciare il tutto, cercando di innervosirla come me...