Ragione e sentimento

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Note: 

Spero che il capitolo vi piaccia! Ricordatevi sempre che commenti e stelline sono sempre bene accetti <3

Ale


Can't speak my mind

'Cause you don't wanna hear the truth (...)

You've made your point

But I can't do this myself

"Slip away", Gabrielle Aplin

Il campanello tintinnò sopra la testa di Mary non appena lei aprì la porta di Mielandia, mentre l'odore di zucchero e cioccolato le inondava prepotentemente le narici.

Il negozio era pieno di gente, come sempre durante le visite permesse ad Hogsmeade, e la cosa lo faceva sembrare più piccolo di quanto non fosse in realtà. Gli scaffali erano stracolmi di dolci di ogni tipo, dalle Cioccorane agli Scarafaggi a Grappolo, dalle Api Frizzole ai Topi Ghiacciati.

Dylan entrò nel negozio subito dopo di lei e le poggiò la mano sulla base della schiena, spingendola appena in avanti per non bloccare a lungo l'ingresso.

Si aggirarono un po' per il negozio, chiacchierando del più o del meno, mentre Mary faticava a decidere cosa comprare. Sicuramente avrebbe preso qualche Cioccorana, visto che le aveva quasi finite, ma oltre a quello non era del tutto sicura. Le Piume di Zucchero la tentarono a lungo, ma alla fine la scelta ricadde come al solito sulle Api Frizzole. Dopotutto erano uno dei suoi dolci preferiti, forse il suo preferito in assoluto.

«Strano» commentò Dylan quando lei si allontanò dallo scaffale delle Piume di Zucchero per andare a prendere un pacco di Api Frizzole dal loro espositore.

«Che dire, forse sono un'abitudinari» rispose Mary, facendolo ridere, avviandosi verso la cassa insieme a lui.

Dopo aver pagato, uscirono dal negozio e camminarono per un po' lungo la via principale di Hogsmeade.

Era ancora fine ottobre, ma la temperatura nell'ultima settimana era scesa notevolmente. Il cielo sopra di loro era terso, ma sulle montagne all'orizzonte c'erano dei grossi nuvoloni grigi che minacciavano pioggia. Mary aveva indossato una gonna, ma per sua fortuna aveva avuto l'accortezza di abbinarla a degli spessi collant, un cappotto pesante e degli stivali alti.

«Forse faremmo meglio a sederci da qualche parte» le propose Dylan, dopo un po' di tempo, vedendo le nuvole scure farsi pericolosamente vicine. «Che ne dici?»

«Sì, forse hai ragione» rispose Mary, mentre prendeva un'Ape Frizzola dal dal pacchetto di Mielandia.

Passarono davanti ai Tre Manici di Scopa, ma siccome non c'erano tavoli liberi finirono per dirigersi verso la sala da tè di Madama Piediburro.

A nessuno dei due faceva impazzire quel posto: lo avevano appurato l'anno prima, quando Dylan ce l'aveva portata per il loro primo appuntamento pensando che le piacesse, ma finirono per scappare da lì a metà appuntamento per continuare a chiacchierare su una panchina vicino ai Tre Manici.

Tuttavia tra il locale merlettato di Madama Piediburro e un probabile acquazzone, furono costretti a scegliere il male minore.

La proprietaria li fece accomodare ad un piccolo tavolino tondo accanto ad una finestra circondata da tendaggi pieni di pizzo. Il tavolo era coperto da una tovaglia ricamata, con una candela profumata e un mazzolino di fiori sopra.

Sotto La Pelle [Malandrini, 1977-1978]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora