Qualcosa in cui credere

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Mary si guardò intorno, studiando gli altri studenti presenti nell'ufficio.

Oltre a loro sei, infatti, erano stati convocati anche tre Corvonero - Benjamin Fenwick, Sophie Young e Thomas Hartwood - e due Tassorosso - Alexandra Winstone e William Summers.

Sophie non era molto alta, ma aveva un viso gentile dai tratti asiatici e circondato da lisci capelli neri; le labbra erano sottili, il naso piccolo e gli occhi avevano una forma un po' allungata. Thomas, invece, aveva i capelli di un biondo molto chiaro e gli occhi verdi; non aveva un fisico particolarmente prestante, ma Remus negli ultimi anni aveva scoperto che aveva un intelletto nettamente sopra la media.

William aveva dei folti e ricci capelli castani e due magnetici ogni blu, mentre Alexandra aveva dei capelli scuri leggermente mossi e gli occhi marroni; Alexandra era alta per essere una ragazza, ma William era comunque più alto di lei.

« Sono felice di vedervi tutti quanti qui, questa sera » cominciò Silente, guardandoli uno ad uno con attenzione. « Sono sicuro che vi starete chiedendo il perché di questa convocazione improvvisa, soprattutto dal momento che la maggior parte di voi è appena rientrata dalle vacanze ».

Non appena il preside disse quelle parole, James sentì William Summers muoversi sulla sedia accanto alla sua e solo in quel momento si ricordò dell'omicidio che aveva coinvolto buona parte del paese babbano da cui proveniva il ragazzo lo scorso novembre. Se non si ricordava male, William aveva perso sua madre in quell'attacco.

« Spero voi abbiate passato delle piacevoli vacanze, ma mi duole dirvi che quella di oggi non è una chiacchierata di piacere » andò avanti Silente, serio. « Ormai la gravità della situazione fuori da queste mura è sotto gli occhi di tutti. Ogni giorno la paura non fa che dilagare ulteriormente e temo che, ad oggi, non ci sia un modo per fermare il suo corso ».

« Cosa sta cercando di dirci, professore? » domandò James, impaziente, quasi senza rendersene conto.

Lily, sorpresa dal fatto che il ragazzo si fosse permesso di interrompere il preside in persona, girò velocemente il viso verso di lui, che però sembrava non avere occhi che per l'uomo anziano seduto dietro la scrivania.

« Quello che sto cercando di dirvi, signor Potter, è che qui fuori c'è una guerra che imperversa, e fidatevi di me quando vi dico che voi non avete ancora realizzato concretamente quanto la faccenda sia grave » rispose Silente. « Ma voglio anche che sappiate che là fuori non ci sono solo assassini e traditori. Ed è per questo che vorrei presentarvi alcune persone di mia conoscenza ».

Lily e Mary non fecero neanche in tempo a scambiarsi un'occhiata perplessa che la porta dell'ufficio, rimasta chiusa fino a quel momento, si aprì.

La prima cosa che Lily notò furono due chiome rosse, appartenenti a due uomini molto simili l'uno all'altro; dopodiché il suo sguardo si posò sulla figura di un ragazzo che era sicura di aver già visto in giro per Hogwarts fino a qualche anno prima, poi su una donna dai lunghi capelli castani e infine su un uomo dall'aspetto un po' inquietante e nettamente più adulto degli altri.

Mentre li guardava meglio, Lily fu certa di sentire Remus sussurrare a Peter: « Ma quello lì non è l'Auror dell'altra volta? »

Lily tuttavia non riuscì a sentire la risposta dell'altro ragazzo, perché in quel esatto momento Silente si alzò e si affiancò ai nuovi arrivati.

« Ragazzi, vorrei presentarvi Alastor Moody » cominciò Silente, che si era fermato accanto all'ultimo uomo entrato. « Molti di voi avranno già sentito il suo nome, ma ci terrei a ricordare quanto il suo lavoro da Auror sia apprezzato dall'intera comunità magica ».

Sotto La Pelle [Malandrini, 1977-1978]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora