Da chi lo ha tre volte sfidato

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« Io ancora non riesco a credere che tu le abbia dato un bacio sulla guancia » stava ripetendo per la millesima volta Sirius, rivolgendosi al proprio amico, il quale, appoggiato al muro vicino alla porta del locale, lo guardava storto.

« Scusa se non sono un dongiovanni come te » ribatté, piccato: sapeva benissimo, però, come l'amico avrebbe risposto, così come sapeva che la mora che gli si stava avvicinando non avrebbe affatto gradito.

« Effettivamente nessuno ci sa fare con le ragazze come il sottoscritto » convenne il giovane Black con finta modestia, stringendosi nelle spalle, coperte da una felpa bordeaux ed una giacca nera di pelle. Se sua madre Walburga lo avesse visto vestito a quel modo, come un Babbano qualunque, con ogni probabilità avrebbe avuto un attacco cardiaco.

« Vedi di darti una calmata con queste fantomatiche ragazze, perché non ho voglia di affatturare qualche povera disgraziata » commentò una voce alle sue spalle – ed era una voce che conosceva più che bene, velata da un pizzico di gelosia.

Quando si girò, infatti, Mary era in piedi di fronte a lui con le braccia incrociate. Indossava dei semplici jeans scuri e un maglione blu, e per tenersi calda si era coperta con una semplice ma raffinata giacca nera. Qualche metro dietro di lei c'erano Lily, Remus e Peter, che però chiacchieravano tranquillamente tra di loro.

« Disgraziata? » disse Sirius a quella che ormai era la sua ragazza, divertito: dopo aver sopportato la visione di lei e Dylan per mesi senza poter dire niente, infatti, era più che contento di vederla gelosa. « Le mie avances non possono che rendere felici ».

« Anche se ho dei dubbi a riguardo, penso che nessuna di loro sarebbero contente di venire affatturate da me ».

« Su, Mary, lo sai com'è fatto Pad » s'intromise James, sapendo che quei due avrebbero potuto continuare a discutere ancora a lungo. « Parla tanto, ma alla fine è tutto fumo e niente arrosto. Ha solo la fama del gigolò » continuò, deciso a porre fine alla conversazione: Lily era sempre più vicina ed era carina come sempre, se non di più, imbacuccata com'era nel proprio cappotto blu.

La sua affermazione, in ogni caso, pose effettivamente fine al battibecco della neo-coppia.

Sirius, infatti, s'imbronciò, consapevole della veridicità delle sue parole. Era dal Quinto anno che si era fatto quella fama, quando la sua notorietà tra le ragazze era aumentata a dismisura, forse complici i parecchi centimetri in più che l'estate gli aveva donato. La cosa non lo aveva dispiaciuto, anzi: gli piaceva che le ragazze si interessassero a lui e che, addirittura, alcune di loro si contendessero un'uscita ad Hogsmeade con lui. Tuttavia la maggior parte delle sue pretendenti non si erano rivelate chissà che, motivo per cui non aveva mai preso seriamente in considerazione l'idea di fidanzarsi con una di loro. Questo, però, non era stato né compreso né apprezzato da queste, che avevano iniziato ad additarlo come uno sciupafemmine, finendo per l'accrescere la sua nomea ma riuscendo anche a far sì che nessun'altra ragazza – a parte poche eccezioni – volesse una vera relazione con lui.

Vedendo il broncio sul viso di Sirius, però, Mary si addolcì un po' e gli si mise affianco, intrecciando il proprio braccio con quello del ragazzo.

« Possono anche pensarlo, basta che stiano lontane » borbottò la ragazza, facendo ridere James e tornare il buonumore al giovane Black, che le sorrise e la baciò al volo sulle labbra.

« Prendetevi una stanza! » esclamò Peter non appena lui, Remus e Lily si furono avvicinati abbastanza.

Sirius, senza staccarsi da Mary, che nel frattempo aveva provato a staccarsi per non risultare maleducata, gli mostrò il dito medio, facendo ridere tutti quanti.

Sotto La Pelle [Malandrini, 1977-1978]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora