Quasi amici

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Note:

Vi chiedo umilmente scusa per l'enorme ritardo con cui mi ritrovo ad aggiornare, spero che il capitolo sia di vostro gradimento, in caso lasciate una bella stellina perché fa sempre molto piacere :) 

Ci tengo inoltre a ringraziarvi tutti perché questa storia ha superato le 2k visualizzazioni, siete fantastici! Grazie mille!

Un bacio gigante, Ale


L'ultimo giorno prima delle vacanze di Natale, dopo le lezioni del mattino, James si era letteralmente fiondato in Sala Grande per pranzare, vista la grande fame che aveva. Gli elfi del castello, come al solito, non avevano deluso le aspettative degli studenti, facendo trovare loro vassoi pieni di stufato, patate arrosto, petti di pollo, verdure varie e diversi dolci, come il budino o la torta di mele.

Finalmente pieno, il ragazzo si alzò dalla panca dopo quasi un'ora: Sirius e Peter gli assicurarono che, nel giro di qualche minuto, lo avrebbero seguito anche loro, mentre Remus se n'era andato prima di loro perché doveva finire il tema di Incantesimi che avrebbero dovuto consegnare quel pomeriggio.

Era una giornata piuttosto fredda e, fuori dal castello, la neve continuava a scendere dal cielo da quella mattina: il parco fuori era talmente bianco, ormai, da sembrare finto e James avrebbe pagato oro per poterci andare a giocare e non doversi presentare alle ultime lezioni del giorno.

Quando uscì dalla Sala Grande, tuttavia, si bloccò di colpo. Davanti alla scalinata principale, infatti, due Serpeverde erano, a suo modesto parere, fin troppo vicini a una ragazza dai capelli rossi che lui conosceva bene.

Non ci volle molto perché il suo cervello reagisse, mandando alle gambe l'impulso di muoversi velocemente verso gli altri tre studenti; oltre loro il Salone d'Ingresso era vuoto, dal momento che verso quell'ora la maggior parte degli studenti si trovava a pranzo.

« Non dovresti uscire con questo tempaccio, Evans » stava dicendo Avery con un sorrisetto ironico e cattivo mentre James li raggiungeva. « Non sia mai che la nostra perfetta Caposcuola Sanguesporco si ammali ».

Non appena fu loro vicino, infatti, il giovane Cacciatore di Grifondoro notò che la ragazza aveva i capelli umidi, ancora puntellati qua e là da alcuni fiocchi di neve che non si erano sciolti, e la veste bagnata. La cosa che lo preoccupò di più, tuttavia, furono gli occhi arrossati che aveva.

Lily, che come gli altri due non si era ancora accorta della sua presenza, fece per ribattere, ma James la precedette, affiancandola immediatamente e guardando con disgusto i due ragazzi che ora gli erano di fronte. Mulciber ghignò con cattiveria, mentre Avery, probabilmente memore di quanto James gli aveva fatto dopo l'attacco ai danni di Mary, ricambiò subito il suo sguardo.

« Chiedile immediatamente scusa, bastardo » sbottò James, più impulsivo del solito: odiava tutti quei pregiudizi sul sangue puro e odiava chiunque li usasse per offendere altre persone.

Che fosse stata Lily o qualcun altro, lo avrebbe difeso ugualmente.

« So difendermi da sola! » esclamò la ragazza, ma nessuno degli altri tre sembrò prestarle attenzione, dal momento che Mulciber aveva parlato quasi nel suo stesso istante.

« Ma come, Potter » fece infatti il Serpeverde con tono mellifluo. « Christopher si stava semplicemente preoccupando per la tua dolce fidanzata Sanguesporco » continuò, enfatizzando la parola fidanzata.

James mosse un passo in avanti, come se volesse farle da scudo, ma così facendo non notò l'espressione di lei: sebbene quegli insulti le facessero male – e lui questo lo sapeva bene –, sembrava furente. Ma sembrava esserlo più con lui, dalle occhiate di fuoco che gli lanciava.

Sotto La Pelle [Malandrini, 1977-1978]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora