Il treno aveva ormai lasciato la stazione di Hogsmeade da qualche ora e, fuori dal finestrino del loro scompartimento, il panorama scorreva velocemente e il sole stava per sparire dietro le colline verdeggianti.
« Grazie mille » stava dicendo Peter alla signora del carrello, la quale, dopo avergli sorriso, richiuse la porta scorrevole e si allontanò lungo il corridoio del vagone.
James, appoggiato con la schiena al finestrino e con le ginocchia piegate, allontanò lo sguardo dal soffitto e lo portò sull'amico, che tornò a sedersi sul sedile accanto a quello di Sirius, che invece aveva occupato il posto di fronte a lui.
Peter incrociò il suo sguardo e gli rivolse un sorriso a cui lui non poté che rispondere, prima di perdersi a guardare fuori dal finestrino. In quel momento il treno stava correndo su un alto ponte, e lui s'incantò a osservare i riflessi arancioni che il sole ormai morente lasciava sull'acqua sotto di loro.
Come gli era già successo più volte quel giorno, il suo pensiero tornò a Lily e alla loro litigio avvenuto il pomeriggio precedente; dopo essere rientrato in dormitorio, infatti, aveva deciso di non lasciarlo, così da non doverla vedere se non vi era costretto. Sapeva che non fosse una scelta da Grifondoro – o da uomo in generale –, ma non aveva la benché minima voglia di vederla, anche perché già pensava a lei troppo spesso da solo.
Come se non bastasse, poi, ciò che provava per lei non faceva che peggiorare l'intera situazione; quando quella mattina, infatti, aveva incrociato i suoi occhi verdi – i suoi dannati occhi verdi – durante la riunione dei Prefetti, così grandi e sfuggenti, si era sentito come se qualcuno si stesse divertendo a prenderlo tranquillamente a calci nello stomaco.
James, semplicemente, non riusciva a capacitarsi di tutto ciò.
Nell'ultimo periodo le cose tra loro erano cambiate talmente tanto che i diverbi che avevano caratterizzato i loro primi cinque anni di conoscenza gli sembravano appartenere a un'altra vita, ma questo non gli aveva impedito di capire che quell'ultima discussione aveva sortito tutto un altro effetto su di lui. Per anni si era divertito a farla innervosire e non gli era mai capitato di sentirsi tanto avvilito dopo una lite con lei.
Dopo aver scambiato qualche passaggio con la pluffa, lui, Peter e Mary erano andati direttamente a cena: era relativamente presto, e non avevano incrociato nessuno dei loro amici. Una piccola parte di lui avrebbe voluto poterla vedere anche in quel frangente, ma la più grande parte era stata contenta di non averla incrociata. Per quanto odiasse ammetterlo, c'era rimasto troppo male per come l'aveva trattato per potersela far passare così in fretta.
I pensieri di James, in ogni caso, vennero interrotti dall'improvvisa domanda di Peter.
« Moony » fece infatti il ragazzo, attirando l'attenzione degli altri tre, « questa volta quand'è che cade? Il ventisette? »
James assunse un'aria pensierosa, cercando di ricordarsi quando ci fosse stato l'ultimo plenilunio: se non si sbagliava, l'ultima luna piena c'era stata il ventisei novembre. Fece un rapido calcolo, cercando di capire quando dovesse cadere quel mese, e qualche secondo dopo sperò di aver sbagliato, ma Remus confermò le sue paure.
« No, è il venticinque » rispose, stringendosi nelle spalle e abbozzando un sorriso mesto.
« Be', allora staremo da te verso le sei e mezza, così- » cominciò prontamente James, trovando subito il sostegno di Sirius e Peter, che annuirono con convinzione alle sue parole.
« No, Prongs, non potete farlo » lo bloccò Remus, capendo dove l'amico volesse arrivare. « È Natale, dovete rimanere insieme alla vostra famiglia ».
« E dovremmo lasciarti da solo per una notte intera? » domandò retoricamente Sirius, inarcando un sopracciglio.
« Infatti » fece James, concorde. « E poi voi siete un po' una seconda famiglia. Anzi, lo siete davvero. Dopotutto mi devo sorbire Pad anche a casa... se non è famiglia questa » aggiunse, scherzoso, parlando come se Sirius non fosse lì.
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Sotto La Pelle [Malandrini, 1977-1978]
FanfictionSe c'era qualcosa che gli studenti di Hogwarts avevano imparato a riconoscere, infatti, erano i segnali che presagivano una delle discussioni tra James Potter e Lily Evans. Solitamente era lui a cominciare il tutto, cercando di innervosirla come me...