°Joy
Mi avvicino alla finestra e osservo il cielo stellato. Non posso fare a meno di frenare i miei pensieri, i quali mi riportano ai miei genitori... a mia madre. Quando ci sono stelle così luminose da sembrare diamanti è quasi come tornare indietro nel tempo... e sarebbe impossibile non pensare a lei, a quando ero solo una bambina e mi raccontava favole al capezzale del mio letto per darmi modo di fare sogni sereni. In tutte quelle che si accingeva a raccontarmi, non so perché, ma c'erano di mezzo le stelle. Sarà perché le piacevano molto o semplicemente perché in esse probabilmente affidava desideri che non aveva mai avuto il coraggio di esprime a voce alta. Adesso guardandole non posso fare a meno di associare a così tanta unicità e bellezza, il ricordo di quello che erano per me i miei genitori. Alla fine, pensandoci bene, le persone che abbiamo accanto, almeno quelle che contano tanto per noi, sono le stesse che ci illuminano le giornate e hanno una grande importanza per noi. A volte mi pento di tutto il tempo che ho sprecato invano. Di tutto il tempo che gli ho avuti accanto dando loro poca attenzione. Mi rendo conto che avrei potuto dedicare loro più tempo, più sorrisi e più abbracci. Solo ora me ne rendo conto, sì. Ed è triste... è molto triste pensare di averli avuti accanto, proprio lì ad un passo da te ma tu eri troppo accecata dal resto per dare a questo la giusta importanza. E ora... ora pagherei oro per sentire anche solo i rimproveri di mio padre o semplicemente sentire la forte fragranza del suo dopobarba la domenica mattina. Ora sono cambiata, sì, ho capito le vere importanze, mi sono guardata dentro con attenzione, ho focalizzato le banalità mettendole in angolo indistinto... ma a cosa potrà mai servire? Perché non è possibile apprendere le vere importanze prima di perdere chi più amiamo? A volte la vita è ingiusta, capiamo le cose solo quando ci sono state portate via, quando ci vengono strappate nonostante la disperazione e il bisogno che proviamo di tenerle ancora vicine a noi. Quello che posso fare è semplicemente insegnare agli altri quello che io ho appreso troppo tardi... Crogiolarmi nella piccola immensità di un ricordo bellissimo cercando di assorbire da esso quanto basta a non farmi ricadere nell'abisso della disperazione. Improvvisamente il telefono prende a squillare facendomi riemergere dai pensieri. Mi sposto una ciocca di capelli dal viso e mi affretto a recuperarlo da sopra il comò. "Pronto?" - "Joy, volevo avvisarti che farò tardi questa sera. Non preoccuparti per me d'accordo?" - "Oh. Ok, ma è successo qualcosa?" sospira sommessamente e questo mi provoca una scia irrefrenabile di brividi sulla pelle. Brividi alquanto diversi da quelli dovuti all'emozione. "Ancora non lo so, ma devo incontrare Lucy adesso" - "Lucy? Oh ehm... va bene. Mi sembri stanco" - "Lo sono. Non immagini quanto Joy e non vedo l'ora di ritornare a casa e dimenticare questa giornata pesante" - "Mi dispiace sentirti così. Cerca di non fare tardi, d'accordo?" - "Tornerò presto. Ora sono arrivato. A dopo" - "D'accordo a dopo" mi mordo un momento le labbra mentre dentro di me la serenità inizia a vacillare imperterrita. "Ah, Matt?" – "Sì?" – "Ti amo" mi sembra quasi di averlo sentito sorridere. "Anche io ti amo Joy. A dopo" riattacco e poso il telefono sul comò quasi come se scottasse tra le mani. Mi sposto una ciocca di capelli dal viso con lo sguardo perso nel vuoto. Non so come sentirmi e questo mi provoca fastidio. Scuoto la testa e sbuffo. Devo smetterla di sentirmi agitata quando Matt incontra quella donna, non ha alcun senso. La mia gelosia e la mia ansia sono del tutto insensate visto il grande amore che Matt mi professa e che non smette di dimostrarmi, ma vallo a spiegare alla mia testa... vallo a spiegare al mio cuore che non conosce ragioni. Esasperata mi volto e torno vicino al letto, scosto le coperte e mi affretto a sistemarmi e trovare una posizione comoda anche se già so con certezza che finirò per non dormire questa notte. Almeno fino a quando Matt non sarà tornato a casa da me. Fino a quando non avrò la certezza, guardandolo negli occhi, di essermi comportata come una bambina stupida. Un'altra volta.
°Mark
Mi sistemo meglio il cuscino sotto la testa e mi volto a guardare un momento Janelle che dorme tranquilla accanto a me. Sono stato tutto il tempo a sfogarmi, e lei non ha battuto ciglio. E' stata ad ascoltarmi senza lamentarsi, ma devo ammettere che le sue risposte sono alquanto schiette e affilate come la lama di un rasoio e mi provocano diversi spasmi. Alla fine lei è l'unica persona che mi conosce per come sono, che mi ascolta senza giudicarmi e che nonostante il mio caratteraccio vede del buono in me. Io non sono sicuro di essere una brava persona, però in compenso credo di fare di tutto per avere ciò che voglio. Sono un uomo che non si spaventa davanti a nulla, che corre imperterrito verso ciò che ardentemente desidera senza preoccuparsi di ciò che potrebbe trovare lungo il cammino. Non mi interessa del denaro che sto spendendo, delle molteplici persone che sto mettendo in mezzo nei miei affari per raggiungere i miei scopi. E' quello che so fare meglio alla fine, quello che ho sempre saputo fare sin dall'inizio della mia carriera. Cuore di ghiaccio e mani fredde contro tutto il mondo. Non importa come, l'importante è arrivarci. Questo è il mio motto. Caccio di lato le coperte, scendo dal letto e mi dirigo verso le postazione bar della camera d'albergo. Afferro un bicchiere di vetro dalla penisola e mi verso un po' di whisky nella speranza di allontanare un po' i miei cattivi pensieri. Mi avvicino alla porta-finestra con il bicchiere tra le mani ed esco fuori alla veranda che dà sul mare. Una brezza decisa arriva da est scompigliandomi i capelli. Non ho freddo e sarà perché sono così pieno di pensieri che nulla dell'esterno mi provoca sensazioni. Mi avvicino alla ringhiera sorseggiando il mio whisky mentre le onde del mare si infrangono contro gli scogli. L'odore deciso mi arriva fitto alle narici portandomi a galla diversi ricordi passati. E' incredibile come ogni piccola cosa mi ricordi Joy. E' un tormento, è quasi come la tentazione di un diavolo. Un diavolo dai capelli rossi e gli occhi azzurri ipnotici. La rivedo in tutta la sua bellezza mentre si crogiolava al sole leggendo uno dei suoi strambi libri sull'amore a cui non poteva proprio fare a meno. E' stata sempre una persona molto romantica e riservata, sapevo che con me non si apriva totalmente, ma il solo fatto che fosse mia, che fosse diversa da le solite donne che frequentavo, mi stuzzicava parecchio. Era graziosa con quel costume color corallo così casto che non permetteva nessun tipo di fantasia. Eppure nonostante questo gli uomini non smettevano di guardarla provocando in me immensi fastidi. Non siamo mai stati liberi di vederci come volevamo, ma eravamo pronti a tutto pur di stare insieme. Ed è per questo che penso che il nostro amore non è da ritenere così banale e passeggero. E il fatto che sia ricco... questo senza ombra di dubbio ha giovato ancora di più alla nostra relazione. Mi permetteva di donarle sicurezza e serenità nonostante le diversità che ci fossero tra noi, nonostante i bastoni che si insinuavano lungo il nostro cammino come spine nel fianco. "Stai pensando a lei?" mi volto di scatto e Janelle mi osserva dalla soglia della terrazza. "No" si allaccia la vestaglia di flanella e si avvicina lentamente a me. Afferra il bicchiere che ho tra le mani e lo posa sul tavolino accanto a noi. "Mi stai mentendo, ma va bene comunque. Non c'è bisogno che ne facciamo un dramma, Mark." Mi sorride melliflua spostandosi una ciocca di capelli che il vento le ha portato sul viso. "So leggerti dentro e su questo non ci sono bugie che tengano. Non ci sono immensità che puoi comprare, né complotti e persone da pagare" mi prende il volto tra le mani e avvicina il suo viso al mio, posa le labbra sulle mie e poi le dischiude in bacio passionale. Quando senza fiato divido le nostre labbra la osservo con attenzione. "Vorrei tanto che non ne fossi capace Jenelle. Lo vorrei tanto credimi" - "Per non sentirti esposto?" abbasso un momento lo sguardo e poi torno a guardarla negli occhi. "Già, proprio per questo"
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Una proposta (Sequel de: un compromesso)
Romance(ATTENZIONE! STORIA IN FASE DI REVISIONE. VERSIONE DA CORREGGERE E RINNOVARE) Seguito de: Un compromesso Prima di incontrarla era tutto semplice nella mia vita. Adesso sono un uomo diverso, un uomo con un futuro....un uomo innamorato. Matt John...