Una proposta - 40

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°Matt

Apro piano gli occhi e la camera è invasa da qualche raggio di sole. Mi passo passo una mano tra i capelli e sospiro. Mi sento stordito e non ho per niente voglia di alzarmi e andare a lavoro oggi. Volto la testa verso di Joy e la vedo muoversi tra le coperte con gli occhi chiusi immagino per cercare una posizione più comoda. Ad un tratto si volta dandomi completamente le spalle e nasconde la testa sotto il piumone per ripararsi dalla luce del mattino. E' così tenera quando lo fa. Quando ci siamo messi a letto ieri notte ho fatto fatica a chiudere occhio. Sono stato per diverse ore in silenzio con lo sguardo fisso al soffitto a rimuginare su tutto quello che era successo, e solo adesso mi sto rendendo conto che abbiamo dormito senza neanche sfiorarci. Lo sto fissando anche ora questo maledetto soffitto bianco ed è come una tortura. E' incredibile come solo a guardarlo tutto riaffiori nella mente. Pensieri, ricordi, domande... forse dovrei dipingerlo di qualche colore strambo così che sarebbe impossibile pensare ad altro guardandolo. So benissimo che non le ho dato molte spiegazioni, e molto probabilmente è arrabbiata con me anche se non me lo dice apertamente, ma alla fine, non l'ho fatto perché non voglio turbarla. Non voglio che pensi che ci sia qualcosa tra me e quella Lucy e che stia male per questo. Il cielo sa quanto non voglia. Anche se forse... forse decidere di non parlarle sarà comunque un modo per farglielo credere? La guardo un momento e sospiro. A volte mi sento impotente. Faccio la cosa giusta eppure c'è sempre qualcosa che non va nel verso giusto. Sbuffo e chiudo gli occhi mordendomi un momento le labbra. Improvvisamente nella mente passano nitide le immagini della mano di Lucy che scendeva lungo il mio collo, il suo sguardo intenso e le parole che mi ha rivolto. Un senso di fastidio si fa largo dentro di me procurandomi una fitta al petto al pensiero di Joy accanto a me ignara di tutto. Apro di scatto gli occhi tornando ad incrociare il soffitto. Mi sento in colpa nei suoi confronti, è questa la verità. In colpa nonostante non abbia fatto nulla, in colpa solo per aver acconsentito a quegli abbracci improvvisi. Ma cosa avrei dovuto fare? Come si sarebbe dovuta comportare una persona in quella situazione? Anche se l'ho scostata da me, non me la sentivo di trattarla in malo modo. Non sarebbe stato un gesto del tutto carino nei confronti di una donna fragile e turbata. Non lo sarebbe stato nei confronti di chiunque. È facile scambiare la gentilezza con altro quando si è del tutto privi di ragione, quando si ha bisogno di sostegno, quando l'unica fonte per sentirci al sicuro è abbandonarci in un abbraccio. Ma nonostante questo credo di averle messo in chiaro tutto con gentilezza. Sbuffo e scuoto la testa. Non posso andare avanti così, non riesco a pensare a queste cose senza provare un dolore al petto. Non posso permettermi di vedere Joy pensierosa e distante. Mi faccio coraggio, allungo un braccio e le sfioro le spalle. "Joy?" la sento mugolare qualcosa di incomprensibile. "Joy, svegliati" Esce pian piano la testa da sotto il piumone, lo scosta leggermente e si volta a guardarmi. Sbadiglia, si stropiccia un occhio e mi osserva confusa. "Matt cosa c'è?" la guardo in silenzio per qualche secondo e il cuore mi si riempie completamente. È come se per tutto questo tempo fosse stato vuoto e mi è bastato incontrare i suoi occhi per riempirlo nuovamente di vita. Il suo sguardo pian piano si fa sempre più stranito ma non ci faccio molto caso, perché così, con la luce del mattino che filtra dalla finestra posandosi su di lei, è davvero bellissima. Mi lascia senza parole. Letteralmente senza parole. Così tanto che senza aprire bocca mi faccio spazio tra le coperte, mi avvicino a lei e le circondo la vita stringendola forte tra le braccia e nascondendo il viso nel suo collo. Il suo profumo famigliare di vaniglia mi solletica i sensi. È qui che voglio stare. È qui che voglio passare il resto della mia vita. Accanto a lei, avvolto dal suo profumo dolce e dal suo immenso amore. Alza un braccio e mi accarezza i capelli. "Ehi... cosa succede?" sospiro sulla sua pelle e per un attimo mi sembra di sentirla rabbrividire. Le faccio effetto proprio come me ne fa lei. Come me ne ha sempre fatto. "Succede che non voglio che pensi che ci sia un'altra donna per me, perché non è così. E' vero sto cercando di aiutare quella Lucy come posso, ma solo questo Joy" si scosta leggermente da me e si volta completamente posando la sua fronte alla mia. La stringo forte tra le braccia e sospiro guardandola negli occhi. "Matt io non.." - "Giurami che non lo hai pensato. Giurami che neanche per un secondo ti è passato dalla mente che ci fosse stato qualcosa tra me e quella donna" si morde le labbra e abbassa lo sguardo. Come immaginavo. E' proprio come immaginavo. E questa consapevolezza, il fatto che me lo abbia ammesso anche senza aprire bocca, mi causa una fitta di dolore al petto. Ormai conosco Joy così bene che so già quello che pensa, quello che prova ancora prima che lo dimostri apertamente. "Scusami, ma non posso giurartelo. Non posso farlo e mi dispiace" - "Ehi, amore" con delicatezza le alzo il viso per incontrare il suo sguardo. "Ci potrebbe essere qualunque donna davanti a me, non arriverebbe mai a te. E non parlo solo di bellezza esteriore. Io ti amo per come sei e non mi sognerei mai di tradirti. Capito?" annuisce. "Dillo a voce" deglutisce con lo sguardo basso e poi torna ad incrociare il mio sguardo. "Sì" - "Bene" le lascio un morbido bacio sulle labbra e poi la stringo forte a me. "Nessuna donna sarà mai importante quanto te, Joy. Non dimenticarlo. Per me esisti solo tu" Ed è vero. Per me esiste solo lei. Se devo pensare ai miei prossimi giorni, mesi, anni, vedo lei. Solo lei. Dovrebbe essere così per tutti in amore, giusto? Beh, alla fine non mi importa più di tanto degli altri, io penso a me e a Joy. Io non voglio perderla. Voglio prendermi cura di lei perché sento di poterlo fare, perché lo voglio con tutto me stesso come non ho mai creduto di volere qualcosa così intensamente in tutta la mia vita. Se penso al futuro, vorrei ritrovarmi a sorridere. Vorrei ritrovarmi a ricordarla in tutta la sua bellezza e semplicità. Vorrei ricordare il passato, e vorrei farlo accanto a lei. Stringendola tra le braccia come se fosse passato un solo istante dall'ultimo abbraccio.

Una proposta (Sequel de: un compromesso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora