Una proposta - 10

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°Matt

Non ho chiuso occhio questa notte. Come avrei potuto? Non sono abituato a dormire lontano da Joy. Mi sento incredibilmente vuoto e non per metà ma per intero. Mi rendo conto che da quando mi sono allontanato da lei e dalla nostra casa ho lasciato tutta la mia vita lì. Adesso sono solo un corpo senza cuore e anima. E' incredibile come io mi senta perso senza di lei, come mi faccia male non guardare il suo dolce viso, non ascoltare la sua voce o non tenerla accanto mentre mi lascio andare al sonno. Mi spaventa questo. Mi spaventa riconoscere che senza di lei non sono più niente, e ancora di più constatare che l'amore a volte rende fragili. Prima di lei non conoscevo l'amore, non conoscevo l'importanza di un gesto o di una parola. Non sapevo cosa significasse sentirsi fragili e impotenti perché credevo di avere tutto e perché credevo che la mia vita fosse completa. Adesso capisco che ero solo un robot che compieva le stesse azioni abituali giorno dopo giorno e che non vedeva oltre la superficie ma si limitava a percorrerla perché era la via più facile da intraprendere. Mi lascio andare con la testa contro il sedile mentre da lontano resto a fissare la nostra casa. Dio solo sa quanto vorrei scendere da questa dannata auto, aprire quella porta e stringere Joy tra le braccia. Ma la mia testa non è collegata al mio cuore. La mia testa ogni qualvolta che poso la mano sulla maniglia per correre da lei ecco che mi trasmette davanti agli occhi l'idea che quel dannato uomo possa averla sfiorata e che io non abbia potuto fare niente per evitarlo perché Joy mi ha tenuto all'oscuro di tutto. Amo Joy come... come... credo nella maniera più profonda possibile. Alla fine è solo uno l'intoppo alla nostra felicità. L'unico pezzo in più... quello sbagliato, inappropriato, insensato e maledettamente ingiusto... quel dannato Mark. Cosa darei per trovarmelo qui davanti in questo momento. Lo manderei via a calci nel culo. Non lascerò che si prendi Joy. Non può portarmela via e non può cambiare quello che c'è tra noi. Questo lo so, eppure non mi fa sentire meglio... non mi fa sentire affatto più sicuro e tranquillo. Stringo di più le mani sul volante cercando di controllare la rabbia e il senso di ingiustizia che mi divora dall'interno. Avvio il motore e parto allontanandomi sempre di più dalla mia ragione di vita.

°Mark

Il telefono prende a squillare. Mi protendo verso il tavolino e lo afferro. "Owen" - "Signor Owen non è da signori comportarsi come sta facendo. Noi avevamo appuntamento e lei lo rimanda per cosa? Sa quanto è importante per me che firmi i miei documenti? Mi aveva dato la sua parola!" - "Walker sono un uomo di parola e firmerò i suoi documenti, ma non accetto che lei mi dia degli ordini!" - "Ma Owen.." - "Walker non insista! Deve ringraziarmi per averle salvato il culo mesi fa! Se non fosse stato per me ora sarebbe in un grosso guaio. Mi raggiunga a Edison Valley se preferisce. Chiami Allison e si faccia dare tutte le indicazioni" - "D'accordo. Mi metto subito in contatto con Allison. Grazie Owen" riaggancio e mi avvicino al tavolino. Passo in rassegna le vari bottiglie di liquore. "Arnold?" sbuffo grattandomi la testa. Compare sulla soglia sistemandosi il nodo della cravatta "Si signore? Cosa posso fare per lei?" mi fissa con aria interrogativa. "Non vedo da nessuna parte il Brandy su questo tavolino. Quante volte ti ho detto che non deve mancare?" - "Ehm... mi scusi signore, glielo procuro immediatamente" - "Bene. Spero non ricapiti più Arnold" sospiro e mi dirigo verso il bagno. Varco la soglia e mi osservo al grande specchio. Ho il volto stanco e non mi piace assolutamente. Sono sempre stato attento alla cura della mia persona, ma evidentemente sto trascurando un po' me stesso per riprendermi Joy. E' solo che non riesco a smettere di pensarla, e non credo affatto di non farle più effetto. Sono sicuro che la prossima volta sarà diverso il nostro incontro. Joy è fatta così... è una donna semplice ma dal carattere coraggioso e deciso. E' questo che mi ha sempre affascinato di lei. Può risultare goffa ma allo stesso tempo è dolce. Ricordo ancora quando mi sono trovato ad aiutarla su quella via mentre aveva quella chioma rossa sparsa sulle spalle e davanti al viso. Quando ho incontrato il suo sguardo ho pensato che avesse gli occhi azzurri più belli e intensi che avessi mai visto. Inutile dire che mi aveva già conquistato.

Una proposta (Sequel de: un compromesso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora