EIGHT || SEE YOU SOON
Quando Priya ritornò da Carrie si rese conto che lei aveva praticamente origliato tutta la breve conversazione appena avuta con Austin, e ovviamente molto eccitata per l'amica le chiese tutti i dettagli: come l'aveva conosciuto, se erano già usciti insieme e tutto il resto insomma.
Le due si diressero poi nell'aula di inglese dove ripeterono per l'ennesima volta regole e regole su come padroneggiare la loro lingua - forse quella era proprio la materia che Priya odiava di più - perché perdere tempo a studiare la mia lingua, è ovvio che io la sappia! Si innervosiva sempre quando era costretta a stare sui libri di quella dannata materia e finiva sempre per ritrovarsi al telefono con Carrie, la quale condivideva pienamente le sue idee sull'argomento.
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La campanella suonò e il suo suono gracchiante incoraggiò tutti gli alunni a fiondarsi fuori dalle aule e a pregare per un posto decente nella mensa che non sia uno di quelli di fronte ai bagni dei professori o quelli esattamente accanto ai bidoni dell'immondizia, dove gli addetti gettavano gli avanzi del pranzo per gli studenti. Le due ragazze riuscirono a rubare all'ultimo secondo un tavolo a un gruppo di secchioni poco svegli, che finirono puntualmente ai tavoli di fronte ai bagni dei professori. Mentre chiacchieravano tra di loro Priya sentì nella voce di Carrie delle note di dolore, come se stesse trattenendo qualcosa, come se facesse fatica solo a parlare e a stare in piedi, sentì la fatica con cui forzava anche una breve risata e si accorse delle sue smorfie di disgusto quando ingoiava un misero boccone del pranzo appena comprato.
La preoccupazione per la sua migliore amica cresceva ogni minuto che passava con lei, sapeva che ultimamente non era stata bene, ma lei non le aveva mai spiegato cosa realmente le era venuto e se le era davvero passato. Priya non sapeva cosa pensare, più volte aveva tirato in ballo l'argomento di persona, a scuola o in giro, ma lei lo aveva liquidato con semplicità, riportandole solo qualche nota del medico. Solo quando la chiamava al telefono si apriva un po' di più, come se con la sola voce avrebbe potuto mascherare il dolore che Priya talvolta riusciva a leggere nei suoi occhi, o come se non volesse deludere la migliore amica di persona. Priya era determinata a chiarire la questione, prima o poi, non sopportava vedere l'amica soffrire, riusciva a dimenticare i suoi problemi quando pensava a Carrie.
Priya uscì nel cortile per un boccata d'aria prima di riprendere le lezioni, mentre Carrie era rintanata in biblioteca per cercare qualche noioso libro per una stupida ricerca. Passeggiò accanto al muretto che divideva il prato dalla strada e si sedette su di questo a riflettere un po' su tutto, quando qualcuno le sfiorò la schiena rivolta alla strada e si voltò di scatto, un po' spaventata.
"Malik?"
Un ragazzo castano con occhi profondi e seducenti la guardava con sguardo duro e distaccato, lei rimase un attimo zitta, evidentemente sorpresa dalla sua presenza.
"Si...chi-"
Prima che riuscisse a formulare anche una breve domanda la ragazza venne interrotta dalla voce dura del ragazzo.
"Chi sono non ha importanza, volevo solo vederti meglio, sai per...controllare se ne vale la pena"
Qualcosa nella voce del ragazzo fece sussultare Priya, un brivido la percorse e si alzò dal muretto per allontanarsi dal ragazzo, stinse le mani a pugno nascondendole nelle tasche del suo parka dopo aver sistemato un ricciolo mosso dal vento gelato.
"Che cosa vuoi? Chi sei?"
Chiese la ragazza cercando di mantenere la voce salda e non mostrare la paura che iniziava a montare nel suo corpo. Il ragazzo ghignò prima di rispondere.
"Mi chiamo Liam, e be' quello che voglio lo scoprirai presto dolcezza"
Sibilò lui con un fastidioso sorrisetto all'angolo della bocca, mentre la squadrava da capo a piedi e lei riuscì quasi a sentire i suoi occhi penetrare il pesante giubbotto e osservarla. La paura prese ufficialmente possesso del corpo esile della riccia che indietreggiò lentamente, quando sentì la campanella suonare, segno che doveva riprendere le lezioni: per quanto la aspettasse un'altra noiosa ora di inglese sentì il desiderio di fuggire da quel ragazzo e correre in classe, lontano da lui.
"D-devo andare ora"
La sua voce uscì come un sussurro e prima che potesse muoversi e scappare all'interno lui le afferrò il polso e la tirò a se sfregando le sue labbra sulla pelle sensibile sotto al lobo dell'orecchio della ragazza. Iniziò a succhiare la sua pelle delicata tenendola ferma mentre cercava di divincolarsi, fino a quando il segno non fu ben visibile anche sulla sua pelle olivastra, dopo di che sorrise leggermente, soddisfatto.
"Ci vediamo presto"
Tubò nel suo orecchio e lei sussultò di nuovo, lui rise alla sua reazione e si allontanò entrando in un grande SUV nero al lato della strada.
Quando entrò in classe tutti gli occhi dei compagni si posarono su di lei, loro iniziarono poi a parlottare gettandole delle occhiatine mentre si dirigeva, ancora sconvolta per il suo incontro, all'ultimo banco. Non appena incrociò gli occhi spalancati di Carrie si pentì di non essere passata in bagno a darsi una rinfrescata, o di non essere tornata a casa in anticipo. Forse l'unico motivo per cui non l'aveva fatto era perché temeva di ritrovare quel Liam sulla strada, e lì sarebbe stata sola, e non sapeva cosa quel ragazzo voleva da lei, o perché .
"Che ti è successo Pri?"
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UNDERGROUND
FanfictionSi incontravano ogni giorno là, nella fredda e buia metropolitana di Londra. Lui era sempre là, allo stesso posto, appoggiato al muro della banchina, nascosto nell'ombra, dalla sua bocca uscivano piccoli sbuffi di fumo e le sue cuffie bianche si int...