Chapter 14

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Alex's pov.
Io e Jack Barakat stavamo insieme. Io e il ragazzo per il quale sono sempre stato innamorato stavamo insieme. Era tutto reale, e io ero felicissimo. Io e Jack eravamo ancora sul divano, lui sdraiato di schiena e io praticamente sopra di lui, intenti a guardare un film a caso, che nemmeno stavo seguendo. Spostai lo sguardo e mi misi ad osservare l'espressione concentrata di Jack, sorrisi e spostai la testa dal suo petto all'incavo del collo e ci nascosi  la testa inspirando il profumo che emanava la sua pelle. Sentì le sue braccia abbolgermi e avvicinarmi di più a lui, e poi come suo solito portò una mano tra i miei capelli, giocandoci. Chiusi gli occhi e mi rilassai completamente contro il suo corpo.
"Tutto okay Lex?" mi chiese spostando un po la testa per potermi vedere. Annuì continuando a tenere gli occhi chiusi e a sorridere come un ebete.
"AW! Adoro quando sorridi" disse portando le mani sulle mie guance per poi darmi un bacio casto sulle labbra. Senti le guance scaldarsi, probabilmente somigliavo a un peperone, e nascosti ancora una volta la testa nel collo di Jack. Dopo che il film finì ci spostammo in camera mia. Lo presi per mano e lo trascinati su per le scale, per poi aprire la mia stanza e buttarmi sul mio letto mentre Jack continuava a osservarsi intorno, non che ci fosse molto da vedere.
"È decisamente cambiata da quando l'ho vista l'ultima volta" disse sedendosi di fianco a me sul letto.
"Già"
"Come mai la chitarra la tieni a scuola?" chiese curioso.
"Beh se la tenessi a casa non farebbe una bella fine, tenerla a scuola è la cosa migliore..." dissi non entrando troppo nei dettagli.
"Capito" rimanemmo per un attimo in silenzio quando fu di nuovo lui a romperlo.
"Quando tornano i tuoi?"
"Mh, domani sera credo. Perché?" chiesi alzando la testa per guardarlo.
"Se vuoi posso rimanere qua sta sera, così non stai da solo..." si portò una mano dietro al collo con fare imbarazzato, e giuro che era la cosa più dolce del mondo. Sorrisi e annuì.
"Certo mi farebbe piacere" sorrise anche lui e si abbasso per baciarmi. Allungai le mie braccia verso di lui e lo tirai  addosso a me approfondendo il baco, all'acciaio le braccia dietro al suo collo mentre lui si sistemava meglio addosso, portò una mano a stringermi la vita e l'altro braccio a sostenersi si fianco alla mia testa.  Ci staccammo dopo alcuni minuti per riprendere aria ma continuammo comunque a guardarci negli occhi. Poggiò la sua fronte sulla mia e chiuse gli occhi mentre io sorridevo, desiderando che quel momento non finisse mai.
Jack spostò la mano che aveva sulla mia vita sotto il tessuto della maglietta, passando involontariamente su uno dei tagli ancora aperti, al che trasalì e gemetti di dolore.
"Scusa" disse aprendo gli occhi.
"Non fa niente" lo rassicurai girando la testa di lato. Portò la mano dalla mia vita alla mia guangia e mi rigirò la testa in modo che tornassi a guardarlo.
"Alex se quando i tuoi genitori tornano ti fanno qualcosa voglio che mi chiami, okay?" mi chiese con un espressione seria.
Scossi la testa sgranando gli occhi.
"Jack non lo posso fare, rischio di mettere anche te in guai seri. E per di più mio padre mi ha minacciato di non dire nulla a nessuno, non posso rischiare che lui scopra che tu sai tutto!" gli spiegai.
"No Alex non mi interessa, non puoi continuare a vivere così. Non mi interessa delle conseguenze tu sei più importante. Ti prego Alex promettimelo, promettimi che se succede qualcosa mi chiami subito" non potevo, sapevo benissimo che mio padre avrebbe trovato un motivo per prendersela con me, ma non potevo mettere in mezzo Jack.
"Io... Jack non voglio metterti in mezzo a questa storia" dissi spostandomi  da sotto di lui e sedendomi con la schiena contro la testiera del letto.
Lui si tirò su e si sedette di fianco a me, mi mise una mano sul ginocchio e mise di nuovo la sua fronte sulla mia.
"Lex, promettimelo" mi guardò con quegli enormi occhi scuri, non riuscivo a resistergli, avrei ceduto.
"Okay, ma non voglio che tu finisca nei guai per colpa mia".
"Non succederà" e sorrise, cazzo quel sorriso mi avrebbe procurato seri problemi. Mi mossi verso di lui e mi gettai letteralmente addosso a lui, che quasi perse l'equilibrio, ma nom so come riuscì a tenerci entrambi su. Mi sistemo meglio sulle sue gambe mentre io glie mettevo le braccia attorno al collo e nascosti il viso nell'incavo del suo collo. Lui mi strinse forte tra le sue braccia.
"Finirà tutto Alex te lo prometto" mi disse passandomi una mano sulla schiena.
"Grazie, non so cosa ho fatto per meritarti Jay" dissi sorridendo.
"No sono io a dover essere grato a te, sei una persona meravigliosa" mi diede un bacio sulla tempia. "E adoro Jay" aggiunse sorridendomi. Gli sorrisi di rimando anche io.
"È quasi ora di cena hai fame?" oddio no questa domanda no.
"Ehm no tranquillo non ho fame" mi guardò scettico, ma non disse nulla comunque.
"Okay non voglio forzarti" disse. Mi spostò da sopra le sue gambe e scese di sotto, lo seguì mentre cercava qualcosa da mangiare. Aspettai che finisse e tornammo in camera perché era tardi e il giorno dopo avevamo scuola.
"Ho già avvertito mia madre che sta sera resto qui, domani andiamo a scuola insieme, i tuoi saranno già qui quando torni?" mi chiese.
"Credo di si" lui annuì poi mi prese per mano e mi spinse sul letto.
"Okay preparati perche ora andiamo a letto piccolino" mi baciò il naso e io ridacchiai, perché cavolo sapeva essere l'essere più dolce del pianeta. Entrambi ci spogliammo rimanendo lui in boxer, e io in boxer e una maglia larga a maniche lunghe. Non andavo fiero di tutti i segni che avevo sul corpo, per questo tentato di nasconderli il più possibile. Mentre mi cambiato avevo sentito lo sguardo di Jack bruciarmi addosso, probabilmente si era accorto che non ero a mio agio col mio corpo. Infatti lo sentì camminare verso di me e attirarli tra le sue braccia mentre io guardavo verso il basso.
"Hey sei perfetto così come sei okay? Non mi interessa delle cicatrici, quelle ti rendono ancora più perfetto" non credevo a una sola parola che aveva detto e lo sapeva.
"Come vuoi..."
"Te ne farò convincere, te lo prometto, sei perfetto non devi dubitacapitolodetto questo mi trascinò verso il letto, ci sisyemammo e tirò le coperte sui nostri corpi. Mi girai verso la finestra come mio solito, dando le spalle a Jack, il quale lo sentì avvicinarsi e cingermi la vita, la mia schiena aderì perfettamente al suo petto. Mi accocolai meglio contro di lui.
"'Notte Jay"
"Buona notte Lex".

✖✖✖ hey eccomi! Sto per vomitare arcobaleni, vi giorno che nella vita reale detesto le cose dolci, ma quei due mi ispirano così e.e le mie intenzioni non sono quelle di farvi venire il diabete giuro. comunque non ho riletto perché non ho voglia e boh, al prossimo capito byee

Get Down On Your Knees And Tell Me You Love Me (Jalex)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora