3. Right here

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Abigail's pov

Io e Blake eravamo in classe, e nonostante fossimo entrambi addormentati uno sopra l'altro, la professoressa non ci aveva ancora sbattuto fuori. «Blake..» Sentii mormorare la ragazza dietro di noi.
Blake non la calcolò di striscio e continuò a riposarsi con la testa appoggiata sul mio braccio. La ragazza continuò a chiamarlo e lui, stufo delle sue continua chiamate si girò verso di lei infastidito. Blake non era assolutamente il tipo da irritare, infatti appena percepii il suo fastidio, cominciai ad accarezzare la sua mano che era vicino alla mia.
Alla fine si scoprii che la ragazza voleva solamente sapere l'ora. Maledii mentalmente la ragazza e la lasciai perdere, non facendo notare a nessuno la sua evidente cotta per Blake.

[...]

Non potevo dare una spiegazione a quello che stava succedendo nel mio cervello, e nemmeno alla mia pancia.
Avevo un odio represso verso quell'oca di Scarlett, ma non potevo di certo andare lì e strapparle tutti i capelli che si ritrovava.
Stava ridendo falsamente con Hunter, ragazzo che ha perso ormai la mia stima, e Brandon, che nonostante stia insieme a loro, continua a guardarsi intorno e a sbuffare.
Incontrò il mio sguardo e gli feci segno di venire da me e Jacob, anche se Jacob era girato di spalle che parlava con dei suoi amici mai visti da me prima. Mentre Brandon si stava avvicinando, arrivò anche Johnny che dopo aver salutato mio fratello, venne verso di me dandomi un bacio sulla guancia per poi ritornare del gruppetto di Jacob.

«Quanto è insopportabile quella..» disse Brandon arrivato finalmente verso di me. «Pensa che stasera sarà con noi.» disse lui sbuffando e buttando la testa all'indietro. Spalancai gli occhi e urlai un «Cosa?» mi tappai immediatamente la bocca, facendo finta di niente.
«Quel deficiente l'ha invitata con noi al Moonlight.» disse roteando gli occhi. Mi sarebbe venuta voglia di strappare i capelli di Hunter in questo momento, e non di Scarlett.
Dal nulla spuntò mio fratello che mi abbracciò da dietro, ascoltando la mia conversazione e di Brandon. Sapevo già dove voleva arrivare il stronzetto.
«Scordati che ti do i soldi della merenda.» dissi scuotendo l'indice in segno negativo. «Perfavore! Ho fame.» disse prolungando l'ultima lettera. Tirai fuori dal mio zaino un pacchetto di M&M's e glielo porsi. Lui mi guardò con occhi innamorati e mi strinse ancora di più, per poi cominciare a sbranarli, parlando con Brandon.

[...]

Eravamo arrivati al Moonlight da ormai un'oretta ed erano già tutti accoppiati. Poi c'eravamo io e mio fratello che non la smettevamo di bere vodka alla menta improvvisando twerk come dei poveri ubriachi.
Scoppiai in una risata sonora quando mio fratello cominciò quasi una danza africana coinvolgendomi, prendendomi per mano e portandomi sul primo tavolino libero che trovammo.
Intorno a noi si era creata una folla un po' troppo rumorosa. Tra tutta quella gente riuscii a notare Hunter e Scarlett vicini, che non la smettevano di cazzeggiare strusciandosi tra di loro.
Dentro di me scoppiò la terza guerra mondiale, e cercai di non far notare il mio nervoso verso quei due. Era ovvio che ero infastidita perché Scarlett era una poco di buono e ci stava provando con un mio amico, non c'era altra spiegazione, pff.

«And the boys wanna play with girls..» cantai a squarciagola la canzone di Pia Mia. Ero talmente fusa che cominciai a strusciarmi su mio fratello, che fuso pure lui, stette al mio gioco.
Solo quando riuscii a focalizzare bene la figura davanti a me, mi accorsi che la persona che mi ritrovavo davanti non era mio fratello, ma bensì Jacob, eppure ce n'era di differenza d'altezza.
Scorsi mio fratello praticamente sotto di me, ormai non più sul tavolino, che mi fece l'occhiolino per poi guardare Jacob davanti a me che si muoveva a ritmo di musica.
Fischi e urla come «Vogliamo il bacio!» Popolarono la spiaggia.
Non stavo usando la testa, la mia ragione era andata a farsi fottere e dato che Jacob non era di certo un brutto ragazzo, non resistetti alle sue avance e spostai la testa di lato portando le mie labbra sulle sue. Un coro di urla si alzò per tutta la spiaggia e vidi anche alcuni scatti e flash. Maledetto Jacob e la sua fama del cazzo.
Io e lui continuammo la nostra piccola avventura ma fummo interrotti da qualcuno che ci divise, portandoci giù dal tavolino. Sentii subito la mancanza delle sue labbra, e cercai di scappare dalle braccia di quello o quella che mi aveva tolto da Jacob. Riuscii a distinguere l'urlo di mio fratello verso quello -o quella- che mi aveva trascinata via, ovvero «Ma dai Hunter, lasciala stare.»
Un campanello d'allarme s'accese in me appena sentii il suo nome. Mi girai bruscamente verso di lui, guardandolo il più male possibile. «Ma che vuoi, torna da Scarlett.» gli dissi spingendolo via. Ma nulla, lui mi tenne sempre più stretta, «Ti sto semplicemente salvando da qualcosa di cui potresti pentirtene.» disse, e qui lo mandai al diavolo, dandogli un pizzicotto sul braccio. Scappai e risi come una stupida, con una piccola speranza dentro di me che mi seguisse.

Dangerous love.         H.R.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora