21. Can't stop

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Weston's pov

Uscii dalla doccia tutto fradicio, e non ebbi nemmeno il tempo di asciugarmi che entrò Ian di soppiatto nel bagno.
«Ci sono dei tuoi amici.» Mi avvisò lanciandomi il costume da bagno. Avevamo in mente di farci il bagno in piscina, solo che io mi ero fatto la doccia perché mi sentivo troppo sporco e sudato, ew.
Andai giù di corsa, ovviamente dopo essermi messo il costume seguito da Ian che si stava per ribaltare dalle scale. Trattenni una risata e andai ad aprire la porta.
Mi cadde quasi la mascella a terra quando vidi Zach, dietro a Blake,
ZACH CLAYTON WTF ARE YOU DOING HERE, urlai nella mia mente.
«Ragazzi!» Dissi verso di loro, e sorridendo. Io e Zach non ci parlavamo da tanto tempo, per colpa sua, dato che mi aveva infamato davanti a tutti in una intervista, e così io avevo fatto lo stesso.

Mi venne quasi voglia di non farlo entrare ma mi limitai a lanciargli un'occhiataccia che se fosse stata reale sarebbe già morto, ouch.
«Facciamo il bagno?» chiesi rivolto verso di loro. Annuirono tutti tranne Abigail, che si stava dondolando sui piedi, «Non ho il costume.» disse, fece una smorfia triste e mi balenò un idea in testa. «Te ne presto uno di mia sorella.» gli dissi, la vidi annuire freneticamente e corsi a prenderne uno a caso ipotizzando che gli stesse.

[...]

Blake's pov

Alla fine, non so in che modo, alcune fan riuscirono a circondare il cancello di casa di Weston, ed era quasi mezz'ora che provavamo a ignorarle, ovviamente dopo averle salutate.
Era come se fossero con noi, solo che ci stava una specie di rete resistente nel mezzo.
Zach non aveva accennato una parola tutto il pomeriggio nonostante a casa di Weston ci fossimo io, mia sorella, Ian, Wes, Jacob, Mario, Mark e Ariel.
Decidemmo di rientrare, anche perché le fan creavano troppo rumore.
Appena usciti dall'acqua Zach urlò, «Basta perfavore!» ma le fan non gli diedero ascolto, anzi, urlarono ancora più forte, facevamo domande su domande. Una di queste, «Ma non avevi litigato con tutti loro?» oppure, «ma tu e Abigail non stavate insieme?» al che di queste parole, sia Zach che Abigail strabuzzarono gli occhi fuori dalle orbite.

«Non sarei mai stato con una così.» disse facendo spallucce. Qui fui io a strabuzzare gli occhi, sentii già la rabbia scorrermi nelle vene, «una così come?» chiesi urlando, non poteva neanche permettersi di dire qualcosa di brutto su mia sorella o giuro, che sarei andato lì e l'avrei pestato di brutta maniera.
«Una troia.» pronunciò due semplici parole, che fecero scattare la bestia che c'era in me. Strinsi i pugni, pregando mentalmente di stare al mio posto, ma fu più forte di me e mi fiondai immediatamente su di lui, però ci furono Mark e Mario a prendermi di scatto, e a tirarmi via, prima che potessi mettergli le mani addosso.

Mi dimenavo nelle loro braccia, cercando di sfuggire alla loro presa e correre dalla sua faccia da culo per spaccarla, ma mi tenevano strettissimo.
Solo quando vidi la faccia delusa di mia sorella, mi si spezzò il cuore.
Lui gli aveva dato della troia, e conoscendola, avrà creduto alle sue parole per poi convincersi che fosse così. Prima che andassi io da lei, ci andò Ariel che la abbracciò, per poi guardarla in faccia e dirle qualcosa che non capii bene.
Quando si tratta di mia sorella, sono capace di fare qualsiasi cosa pur che lei stia bene, e di sicuro, non sarà quel Zach a toglierle il sorriso.

Dangerous love.         H.R.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora