36. FINE

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UN ANNO E MEZZO DOPO.

Hunter's pov

Potevo benissimo sentire il sudore delle mie mani scivolare di volta in volta dalla mia pelle.
Dire che ero in agitazione era un eufemismo.
Sentivo il mio cuore battere fin troppo velocemente, e se non mi fossi fermato sarei potuto svenire da un momento all'altro.

Basta Hunter, ma cosa ti viene in mente.

Mi voltai e trovai Ivy forse anche più agitata di me, la vedevo mordersi il labbro dall'agitazione, come faceva solitamente.

Nella mia mente mi chiedevo "cosa penseranno i suoi genitori di me?"
E se mi reputassero un cattivo ragazzo, non adatto alla loro figlia?
E se non gli stessi simpatico?

Basta sciocchezze.

Ed eccoci davanti alla porta di casa sua.
Mano nella mano.
Insieme.

Lei suonò al campanello, e subito dopo la porta si aprì, mostrando le figure dei genitori di Ivy più sorridenti che mai.

Non li avevo mai visti in vita mia, sia la madre che il padre per la loro età, si curavano molto ed entrambi sembravano molto simpatici.

[...]

«Ivy, ti dispiacerebbe lasciarci soli un momento?» I genitori di Ivy si rivolsero a lei con fare decisamente troppo serio, e io mi sentii leggermente a disagio.
Lei annuì, e mi lanciò un occhiata furtiva.

Calma e sangue freddo hunter, sicuro vorranno parlarti di non fare 'cavolate' con la proprio figlia.

I genitori si voltarono verso di me guardandomi con fin troppa compassione.
Rimasi perperlesso.
Compassione per cosa poi?

La madre tossì ripetutamente.
Okay mi stavo leggermente agitando.

«Hunter questo è un argomento serio. - cominciò a parlare il padre. - Ivy non è chi tu pensi.» Disse guardandomi intensamente negli occhi.

Corrucciai la fronte. Cosa intendeva dire? Diamine mi stava venendo pure mal di testa!

«Ecco, vedi.. Ivy anni fa ha subito un incidente stradale - Suspence. Il mio cuore perse un battito. - Mio marito dato che lavora in un agenzia segreta, è stato uno dei primi a sapere di questa storia.
Ivy stava morendo, ma erano riusciti a salvarla per un soffio. Ma non potevano più darla in mano ai suoi genitori, erano successe fin troppe cose, e dopo un anno di cure, andare dai genitori e il resto del mondo dicendo 'vostra figlia dopo un anno di sofferenze, trauma cranico, e amnesia, è ritornata viva.'  Così hanno deciso di affidarla a noi, ci avevano detto di cambiarle nome, cercare di farle cambiare stile, infondo lei non si ricordava assolutamente nulla. - nel frattempo mi illustrava tutti i fogli, documenti, persino delle fotografie di Abigail mentre la sottoponevano alle cure. -
Ma noi ci eravamo informati sul suo passato, e sappiamo tutti di voi. Sappiamo della vostra storia, sappiamo quanto vi amate, e sappiamo quanto tu tenga a lei.
Così, ci siamo trasferiti un anno e mezzo fa, proprio qua solo per farvi trovare. Nessuno deve sapere che è ancora viva, nessuno. Soprattutto la sua famiglia. E ci dispiace, ma ora che sai queste cose, dovrete andarvene via. Dovete prendere il primo volo che c'è per la California e andrete da mia sorella a San Francisco, tra una settimana.
Ci stai?»

Scioccato, senza parole, ma felice, felice cazzo, perchè Abigail era ancora viva.
Io lo sapevo che era lei.
Erano troppo simili per essere una persona diversa.

Cazzo lo sapevo! Cazzo si!

Fanculo tutto, avrei fatto di tutto per lei.

Avrei abbandonato Miami, la mia vita da star e tutto quanto.
Solo per lei, solo per il mio amore.

È impossibile fare la cosa giusta se quella sbagliata ti piace da impazzire. Meglio essere felici per sbaglio che tristi per scelta.

«Ci sto.»

FINE RAGAZZE MIE.
NON AVEVO IDEA DI COME METTERE FINE A QUESTA STORIA, MA IN QUALCHE MODO DOVEVO FARLO.
VI MANDO UN BACIO GRANDE E SPERO CHE QUESTA STORIA SIA STATA DI VOSTRO GRADIMENTO!
vi amo tutte!

Dangerous love.         H.R.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora