8. Feeling

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Abigail's pov

Le cose si erano moltiplicate il triplo dal nostro ritorno.
Jacob non faceva altro che sorridermi ogni giorno e io mi sentivo una merda sempre di più, nonostante ci fosse stato solamente un bacio a stampo tra me ed Hunter.
«Abigail, dimmi cosa non va.» nel esatto momento che Jacob pronunciò queste parole, diventai immediatamente nervosa, e sentii più che non mai la mancanza di mio fratello al mio fianco. Come io aiutavo Blake quando diventava irritato, lui era sempre al mio fianco quando ero nervosa o l'ansia prendeva il sopravvento.

Scossi la testa in segno di negazione e continuai a bere il mio milkshake.
Lui tolse dalla mia presa il milkshake e mi guardò dritto negli occhi. Mi venne una fitta al cuore a guardare i suoi occhi così sinceri verso di me, mentre io non facevo altro che mentirgli.
Abbassai lo sguardo e lui, molto probabilmente, ormai confuso venne a sedersi accanto a me, dato che prima era davanti a me.
«Abigail, puoi dirmi tutto.» disse afferrando le mie mani tra le sue con fare delicato. Mi sentii ancora più una merda dopo questo gesto e le ritirai subito, scattando la testa verso di lui, ero pronta a dirgli almeno una mezza verità.

«Non va. Sono riuscita a capire che io ci tengo un sacco a te, ma come amico. Mi piace passare il tempo con te, a ridere e a scherzare, mi sono sempre trovata bene, no? Ma ho bisogno di qualcuno che mi voglia, che mi desideri ardentemente, non che stia con me semplicemente per un bacetto dato per sbaglio mentre per di più eravamo ubriachi.» mi fermai, pronta a vedere la sua reazione e lo trovai con lo sguardo rivolto a terra, mentre una lacrima scendeva per il suo volto.
Lo abbracciai immediatamente e continuai il mio discorso. «Sai che ti voglio un bene dell'anima e non vorrei mai perderti.» dissi, ma nulla, non reagì.
«Eppure mi hai appena perso.» e detto questo si alzò, lasciandomi lì sola come una stupida con lo sguardo perso nel vuoto.

[...]

E niente, ora mi ritrovavo alla festa di Carson, seduta in cerchio a giocare al gioco della bottiglia quello stupido gioco. La cosa che mi dispiaceva era essere nella stessa stanza con Jacob, e non poter andare a chiedergli scusa o perlomeno chiarire la situazione.
La bottiglia girò verso Jacob, e finì su Courtney, una ragazza abbastanza divertente e carina.
Non mi importava più di tanto se si sarebbero baciati o no, mi avrebbe dato fastidio se lo avrebbe fatto solamente per rinfacciarmelo.
Nonostante tutto non lo fece, si rifiutò e andò a sedersi in un divanetto qui a fianco. Abbassai lo sguardo e feci il possibile per far andare via la tristezza che mi stava assalendo in quel preciso istante.

Dopo alcuni tentativi, la bottiglia si fermò su di me e, casualmente, su Hunter. Il silenziò calò nella stanza. «Non posso farlo.» mormorai passando lo sguardo su tutti i presenti. «O lo fai, o sei fuori gioco.» disse Dylan, che era a capo del gioco.
Hunter si avvicinò a me lentamente, e spostò una ciocca dei miei capelli dietro l'orecchio, portò una mano sulla mia guancia e si avvicinò sempre di più.
Il tempo sembrava andare a rallentatore, quasi quasi sembrava fermarsi.

E al posto del tempo, sembrò fermarsi il mio cuore quando appoggiò le sue labbra sulle mie. Schiusi la bocca, dando libero accesso alla sua lingua.
La sua mano si posò sul mio fianco, sporse il capo in avanti premendo ancora una volta le labbra sulle mie, ma stavolta con una velocità diversa, una voglia totalmente diversa.
La sua lingua accarezzò il mio labbro inferiore chiedendo nuovamente l'accesso, che non esitai a dargli.
La mia lingua andava in sincronia con la sua come d'altronde il movimento delle nostre labbra, il mondo intorno a noi era sparito e l'unica cosa che volevo era che quel momento non finisse mai, ma la mia sfiga non ha mai limite, infatti Hunter venne scaraventato a terra da il pugno che gli mollò Jacob, preso alla sprovvista.

Si rialzò con lo zigomo arrossato, e gli urlò contro. «Ma che cazzo fai?!» Gli sbraitò addosso, dandogli solamente una spinta. Jacob lo spinse ancora più forte, e urlò a sua volta «Stai baciando la mia fottuta ragazza!» cominciò a spingerlo sempre di più, finché Hunter si stufò e lo scaraventò a terra. Jacob al contrario di Hunter non aveva neanche un quarto dei muscoli perciò era facile buttarlo a terra.
Sapevo che in fondo dei conti Hunter non voleva picchiare Jacob, era suo amico da molto tempo e di sicuro non avrebbe spezzato l'amicizia per una ragazza. «Dio Jacob, non è più la tua ragazza! Fattene una ragione!» cercò di farlo ragionare, ma Jacob non smetteva di spingerlo e mollargli piccoli pugni sulle spalle.

Hunter ormai stanco, mollò un semplice schiaffo sulla guancia di Jacob che schiaffeggiò Hunter a sua volta. Si rialzò e Hunter gli tirò un pugno proprio sul labbro. Blake andò a soccorrere Jacob che era messo un po' maluccio per via del pugno, mentre Carson andò a tirare via Hunter.
Rimasi in bilico tra la scelta di andare da Jacob e Hunter. Jacob era messo male, mentre Hunter cercava solamente di far smettere di far sanguinare il suo labbro.
Alla fine andai da Hunter chiedendogli se fosse tutto a posto, lui di tutta risposta mi disse di stare tranquilla. Poi arrivò il momento di vedere in che condizioni era Jacob.

Labbro spaccato, anche lui zigomi piuttosto arrossati, e il continuo sgorgare del sangue dal suo labbro superiore. Ripulii il tutto con un fazzoletto che tenevo nella mia tasca.
«Diamine Jacob, non dovevi fare tutto questo.» dissi, cercando di non fargli male. Lui fece una smorfia di dolore e mi disse «Stai tranquilla, ho capito tutto. Preferisci Hunter a me. Me ne dovrò fare una ragione.» e detto questo cercò di rialzarsi, con l'aiuto di un ragazzo a caso che lo soccorse.
Ecco perché odio le feste.

Dangerous love.         H.R.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora