16. Be real

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Hunter's pov

Tutto un grande caos, urla, pianti, crisi isteriche proprio come l'ultima volta.
Cavolo, Justin Bieber si che era un vero artista, degno di essere chiamato cantante.
Ed era proprio così, avevo portato Abigail all'ennesimo concerto del suo idolo, il suo eterno amore.
Diciamo che non aveva fatto molte storie appena gli avevo mostrato i biglietti, anzi aveva cominciato a sclerare per casa, ma mantenendo le distanze da me.
Anche in questo momento ad esempio, mi stava totalmente ignorando e cantava, ascoltava qualsiasi cosa dica Jus.

Grazie ad alcune mie conoscenze, ero riuscito a parlare con Justin, e chiedergli se poteva farmi un grandissimo favore. Avevamo già programmato tutto, e dopo questa canzone, si sarebbe svolto tutto.
Cara Abigail, non volevi qualcosa di straordinario per riuscire a perdonarmi?

Abigail's pov

Si si, bla bla bla, avevo accettato di venire solamente per Justin. Sarei andata anche con un barbone al suo concerto, pur di aver i biglietti e poterlo vedere.
Hunter lo stavo letteralmente ignorando e nonostante non facevo molto caso a lui, non sentivo più la sua presenza accanto a me. Mi voltai e non lo vidi da nessuna parte.
Mi balenò in mente l'idea che se ne fosse andato con qualche ragazza, ma l'idea se ne andò dalla mia testa quando lo vidi salire sul palco e salutare con uno strano saluto Justin.

Giuro, la mascella per poco non toccava terra. Mi si spalancarono gli occhi e mi venne anche voglia di girarmi e picchiare tutte quelle morte di cazzo che continuavano a fotografarlo e urlare al mio Hunter.
«Abigail, Abigail solo in questo modo mi ascolterai seriamente.» Justin passò il microfono a Hunter che cercò il mio sguardo, ma invano, non guardava mai dalla mia parte.
Mi portai una mano alla bocca e sentii già le lacrime accumularsi nei miei occhi, «Potresti salire sul palco?» chiese guardando tra tutte le ragazze a cazzo.
L'ansia mi stava assalendo, cominciai a spingere tutte le ragazze che mi impedivano il passaggio, corsi come una pazza verso le scale che portavano verso il palco e da quella specie di cancello, che era stato aperto solamente per me ed Hunter.

Spinsi anche lo staff, che mi guardava amaramente, con un pizzico di felicità.
Arrivai davanti a lui, faccia a faccia, e realizzai solo ora che avevo Justin Bieber di fianco, ed Hunter Rowland, il ragazzo che tutt'ora amavo con tutta me stessa davanti a me.
«Beh vedi.. -mi afferrò una mano- non voglio tirarla per le lunghe. Hai sempre sognato aver Justin di fianco e sorpresa, è accanto a te! Ma non è questo il punto. Alcuni giorni fa, ho fatto la cazzata del 2016, ma cosa più grave, ho rischiato di perdere la parte più importante di me.» Mi afferrò anche l'altra mano, e cominciai a vedere tutto sfocato dalle lacrime, cominciai a sentire ondate di lacrime invadermi le guance per poi continuare per il collo.

«Mi conosci meglio di tutti, sai che non voglio qualcuno che mi ripeta che non mi lascerà mai. Io voglio qualcuno che ogni volta che mi manda a fanculo, mi venga a riprendere. Ed ora sono qui, per dirti che ho imparato ad amare te, i tuoi difetti, i tuoi sbagli, tutto di te.» asciugò le mie lacrime con il suo pollice e il palmo della sua mano, e continuò ad avvicinarsi fino a che i nostri bacini si scontrano.
«Abigail Gray, mi perdoni?» chiese davanti a milioni di ragazze e ragazzi, ed un coro enorme di "aw" si alzò per tutto lo stadio. Il mio cervello sembrò quasi spegnersi e, con le mani e il cuore che tremavano avvicinai il mio viso al suo mormorando «Si.» che si sentì per tutto lo stadio, dato che avevo la labbra vicino al microfono.
E mentre applausi, fischi, urla rimbombavano nelle mie orecchie, tirai uno dei sorrisi più spontanei che feci in tutta la mia vita e attaccai le mie labbra a quelle morbide di Hunter. Proprio in quel momento, mi sentii la ragazza più felice della terra.

Dangerous love.         H.R.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora