Diciassette.

912 43 22
                                    

Louis aveva spalancato gli occhi quando Harry gli aveva detto che non sa andare in bicicletta.

La bicicletta è sempre stata il mezzo di trasporto principale per Louis, la inforcava anche per fare due metri, fin da quando era bambino.

"No, davvero, Lou, non sono capace." Aveva ripetuto Harry, rifiutandosi per la centesima volta di provare a farsi insegnare.

"D'accordo. Allora mi segui a piedi." Aveva acconsentito Louis.

E così Harry aveva cominciato a rincorrere Louis, che avanzava pedalando lungo la strada asfaltata, alla ricerca di un posto tranquillo per stare qualche ora in pace, lontano dagli sguardi fastidiosi degli altri.

Louis aveva ragione, dopo l'ultima serata da Liam li avevano lasciati in pace un po' di più, forse si erano rassegnati, ma lo sguardo di Zayn era sempre malizioso, ogni volta che per caso incrociava quello di Harry o Louis, era sempre pronto a cogliere il più piccolo particolare e volgerlo a suo vantaggio.

Era perfettamente normale che Harry e Louis cercassero di rimanere soli ogni volta che ne avevano l'occasione, si sentivano costantemente osservati, volevano soltanto un po' di pace. E poi non vedevano l'ora di spogliarsi a vicenda e di provare cose nuove.

Si stavano scoprendo, ogni giorno di più, e ne erano così presi che non avrebbero smesso nemmeno per un istante.

Harry aveva cominciato anche ad insistere perché anche Louis si lasciasse fare qualcosa da lui, ma lui sembrava sempre quasi spaventato, e continuava a negare.

"Io sto bene anche così. Se tu stai bene sto bene anche io." Lo diceva tutte le volte che Harry tentava di sfiorarlo, in qualsiasi modo.

"E dai! Vai piano almeno! Non riesco a starti dietro!" urla Harry, fermandosi qualche secondo per riprendere fiato, mentre Louis sfreccia sulla sua bicicletta, una decina di metri avanti a lui.

Louis si ferma, appoggiando i piedi a terra, aspettando pazientemente che Harry lo raggiunga.

Appena gli arriva di fianco, Harry gli cattura le labbra in un bacio, ma Louis lo spinge via subito, ridendo.

"Facciamo che puoi darmi un bacio solo quando riesci a raggiungermi" propone. Lo sguardo malizioso che compare ad illuminare i suoi occhi azzurri è così intrigante che ad Harry sembra di sciogliersi.

Louis riparte, voltandosi indietro un po' troppe volte.

Harry comincia a rincorrerlo, la stanchezza e la fatica completamente dimenticate, e lo raggiunge un paio di volte, con il solo fine di riscattare il suo premio. Riesce a baciare quelle labbra morbide soltanto per una manciata di secondi prima che Louis si stacchi, con una risatina maliziosa, e ricominci a pedalare, avanzando di qualche metro e distanziando Harry. E il riccio riprende a correre, già in astinenza da quel contatto meraviglioso fra le loro labbra.

E forse anche Louis sta cominciando a sentirne il bisogno, perché comincia a rallentare, a rendere più facile ad Harry l'impresa di raggiungerlo.

Quando lo raggiunge per la quinta volta, Harry è determinato a non lasciargli scampo così facilmente. Gli prende il viso fra le mani appena Louis appoggia le labbra sulle sue, impedendogli di allontanarsi. Ha bisogno di baciarlo di più, almeno qualche secondo di più.

"Stai rallentando apposta." Gli fa notare Harry, con uno sguardo un po' spavaldo, sicuro di sé.

Louis fa un sorrisetto un po' malizioso e poi guarda in alto, con una finta innocenza furbetta negli occhi: "...forse." Dice, e poi riparte, questa volta più veloce del solito, lasciandosi Harry dietro le spalle che lo guarda sorridendo, e aspetta qualche secondo prima di ricominciare a rincorrerlo.

GrainfieldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora