Quattordici

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Nessuno osa aprire la bocca, né muovere un muscolo.

Louis non è nemmeno più in grado di pensare, né di dare vita ai suoi arti.

Nel momento in cui ha visto Niall entrare da quella porta ha capito che la sua vita è finita. Sono durati soltanto pochi giorni, lui ed Harry, e sono già stati scoperti, ed è già finito tutto. Ogni cosa.

"Oh." Dice Niall, restando immobile.

Ha lo sguardo fisso su Louis ed Harry, ancora seduti l'uno sopra l'altro.

E' Harry il primo a sbloccare la situazione.

Sposta Louis da sopra di sé, prendendolo per i fianchi senza perdere la sua delicatezza nei gesti, nemmeno in una situazione del genere.

"Niall...aspetta non...aspetta."

Louis è immobile, a malapena si regge in piedi in mezzo alla stanza, lì fermo dove Harry lo ha appoggiato.

"Ok. E' ok. Non mi importa...lo immaginavo, ma è ok." Dice Niall, con le mani tese davanti a sé, per dimostrare di non essere ostile.

"Ok, però...parliamo. Noi...ecco...io e Louis siamo...è...è successo e basta."

"Ragazzi. E' ok. È solo che...Harry, dopo tutti i nostri discorsi, sinceramente avrei voluto che tu me lo avessi detto, insomma, sapevi che io..."

Harry non lo lascia finire, è agitato, ansioso, e non ha idea di come comportarsi. Soprattutto si sente in colpa, per non aver chiuso la porta a chiave, per essere stato avventato, come sempre, e per non aver previsto questa possibilità.

"Lo so. Scusami. E' che è successo all'improvviso. E non...Niall. Non lo dirai a nessuno, vero?"

Il biondo scuote la testa, immediatamente: "Ma no, scherzi? Figurati se..."

Un piccolo singhiozzo attira all'improvviso l'attenzione dei due ragazzi, che si voltano di scatto. Si erano inspiegabilmente dimenticati per un istante della presenza di Louis.

Il ragazzo è ancora lì, nello stesso punto, ma si tiene in piedi appoggiando una mano al muro, e ha gli occhi chiusi, respira velocemente.

"Louis..."

Harry torna con uno scatto verso di lui, prendendolo fra le braccia con delicatezza, ed è un gesto che gli viene così naturale che non si sente nemmeno minimamente in imbarazzo per la presenza di Niall.

Louis, però, lo spinge via con uno scatto del braccio.

"Lo sapevo che sarebbe successo." Mormora con un filo di voce.

"Louis..." anche Niall si avvicina al ragazzo, sempre con un braccio teso davanti a se, nel tentativo di appoggiarlo sulla sua spalla.

Ma Louis non è per niente facile da raggiungere, tiene tutti a distanza, e sta cominciando a tremare. Harry sa che cosa sta per succedere, ha assistito ad una delle sue crisi soltanto pochi giorni prima.

"Ehi. Ehi. Niall non lo dirà a nessuno. Non...non lo saprà nessuno. Vero Niall?" dice Harry, cercando di tranquillizzarlo.

"Certo. Certo. Ve lo prometto, non dirò niente a nessuno. Davvero."

"No, no, tu dici così, ma...lo dirai a tutti, lo dirai a Zayn, io lo...lo so." Dice Louis, con una voce traballante e un'espressione terrorizzata.

Non ascolta nemmeno più la voce di Niall che continua a ripetergli che non dirà niente, il suo cervello riesce soltanto a pensare che non è vero, che ogni cosa è finita, e che non potrà mai più stare con Harry. E' un pensiero irrazionale, ma il terrore si è ormai impossessato di lui.

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