Sei.

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Harry è giunto alla conclusione che il vero motivo per cui si sente in colpa da morire per quel bacio con Eleanor della sera prima è perché la ragazza è l'ex fidanzata di Louis.
È per questo che si sente in colpa nei confronti di Louis, perché si sa, le ex fidanzate non dovrebbero essere toccate, tantomeno da lui, che era l'unico amico che Louis avesse.

Fa bene a sentirsi in colpa. Non conosce così bene le dinamiche fra Louis ed Eleanor da essere certo che a Louis stesse bene l'idea della sua ex ragazza che bacia Harry.

Per questo, Harry ha appena deciso che non ha nessuna intenzione di mantenere il segreto, anche perché sembra che a Bemersley mantenere un segreto sia impossibile. Sarebbe venuto fuori prima o poi, e Harry non vuole che la questione si ingigantisca inutilmente. L'ipotesi di litigare con Louis è una cosa a cui semplicemente Harry non vuole nemmeno pensare, dopo tutta la fatica che ha fatto per spingerlo ad aprirsi un po' di più con lui. Proprio adesso che sembra fidarsi davvero, che sembra fare affidamento su di lui.

"Harry? A che diavolo pensi con questa intensità?" chiede Niall, curioso, fissandolo da sopra la scatola di cereali che Harry si era piazzato davanti alla faccia, seduto a tavola per la colazione.

"Niente. Cose stupide. Mi ero incantato."

Niall annuisce, ma continua a fissarlo con uno sguardo attento. Ogni volta che Niall lo guarda così Harry si ritrova a pensare che il biondo si stia costruendo in testa un intero film o che stia elaborando una complicata versione dei fatti.

Di certo non avrebbe potuto immaginarsi che Harry ed Eleanor si fossero baciati.

Nessuno avrebbe potuto immaginarlo, nemmeno Harry stesso se gliel'avessero raccontato, perché si tratta di un evento piuttosto strano.

O meglio: è strano adesso, perché, prima di arrivare a Bemersley, Harry era sempre stato quel tipo di ragazzo che non si faceva nessun problema a farsi qualche ragazza quando ne aveva voglia.

Ma l'amicizia che è nata con Louis è una cosa preziosa, ed Harry non vuole perderla per nessun motivo al mondo.

Neanche sa bene che cosa ci sia di così importante, ma per non buttare all'aria tutti gli sforzi che aveva fatto per avvicinarsi a lui sarebbe stato disposto a fare qualsiasi cosa, e l'idea di poter rovinare tutto per una ragazza gli sembra assurda.

"Senti, Harry, ma ieri sera che cavolo è successo? Cosa hai fatto per tutta la sera? E come mai non sei venuto con noi? Sei rimasto sempre con Louis?"

Harry ci pensa qualche secondo prima di rispondere, con una breve alzata di spalle, come se fosse una cosa di poco conto: "Sì, mi ha detto che aveva del limoncello, e alla fine ne abbiamo bevuto un po' da lui."

Niall continua a guardarlo con quello sguardo che fa sentire Harry trasparente, come se il biondo fosse in grado di leggergli dentro e scoprire cose che neanche lui sapeva.

Ha quasi paura di quello che Niall sta per dire a voce alta, soprattutto perché la frase ha un pessimo incipit: "Sei davvero sicuro che non ci sia nient'altro? Voglio dire, è un po' strano che..."

"Siete già svegli?"

Harry sobbalza lievemente quando la voce della mamma di Niall interrompe il discorso del figlio. Per la prima volta nella sua vita Harry è sollevato dalla presenza di Maura.

"Visto?" dice Niall, con un sorriso enorme "Ci siamo alzati presto stamattina!"

"Potresti aiutarmi nel campo." Propone Maura, avvicinandosi al figlio e scompigliandogli giocosamente i capelli.

"Certo." Acconsente Niall, subito, poi sembra ricordarsi della presenza di Harry dall'altra parte del tavolo: "Oh, se a Harry non dispiace restare da solo..."

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