CAPITOLO 2.
«Signorina..», mi sento scuotere, mugugno qualcosa di incomprensibile.«Signorina deve scendere, devono salire i passeggeri del prossimo volo!».
Apro gli occhi e trovo l'hostess, le sorrido e mi alzo prendendo la mia borsa.
«Mi scusi...Che ore sono?», le domando biascicando, ho dormito per tutto il volo. Mi sento così stanca.
«L'una», mi risponde gentilmente. Le sorrido gentilmente e scendo dall'aereo. Dopo aver recuperato tutti i miei bagagli, mi dirigo all'esterno.
Mi guardo intorno, quest'aeroporto è sempre lo stesso.
Immagini di me tre anni fa che vado via mi riaffiorano nella mente. Ero distrutta, piangevo e ricordo che mia madre piangeva anche lei.
"Andrà tutto bene", le ripetevo ma era più una frase che dicevo a me, per auto convincermi.
I miei quattro fratelli cercavano di trattenermi ma io con la mia testa dura, avevo deciso... Dovevo andarmene.
Mentre penso però vado addosso a qualcuno e casco a terra.
Brava Hannah, sei appena ritornata a LA e già la tua prima figura di merda.
Mi alzo e noto che mi sono scontrata con un ragazzo, piuttosto bello. Capelli marroni, occhiali neri da vista e dei bellissimi occhi azzurri.
«Sc..scusami», dico imbarazzata.
«Non ti preoccupare.» dice con voce rauca. Gli sorrido imbarazzata.
«Ti vedo sperduta, è tutto okay?», mi domanda preoccupato. Annuisco alzando il mio borsone.
«Si, sono solo stanca, sai 11 ore di viaggio», sorride ed annuisce comprensivo.
Dio se è bello.
«Oh, comunque piacere Owen», mi tende la mano ed io gliela stringo sorridendo.
«Hannah», restiamo lì a fissarci per un po'.Mi perdo nei suoi bellissimi occhi azzurri. L'osservo attentamente. Ha le labbra sottili ed un bel naso, i capelli sono abbastanza lunghi, rispetto a quelli dei miei fratelli direi molto lunghi. Sono soliti portarli corti, perché vogliono proteggersi dal caldo.
«Hannah, Hannah», sento urlare, mi volto e noto mio fratello Laurence sventolare la mano.
Gli sorrido e alzo la mano in segno che l'ho visto, nel frattempo lascio la mano di Owen.
«È stato un piacere», dico prendendo le mie borse e corro via salutandolo.
Vado verso Laurence e gli salto praticamente addosso.
Il mio trentacinquenne mi è mancato da morire. È sposato da dieci anni ed ha due bambini che ora dovranno avere otto e sei anni.
Lo abbraccio fortissimo.«Hannah mi stai affogando», dice con voce strozzata e scoppio a ridere.
Il solito idiota, lui è il maggiore ed è il fratello con cui ho il rapporto più bello.
«In tre anni sei cresciuta troppo! La mia piccolina», dice abbassando gli occhi per non far vedere le lacrime, é sempre stato il fratello sensibile.
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Restart. (IN REVISIONE)
ChickLit× I libro della duologia Restart × #33 06/08/2016. #45 11/08/2016 #48 25/10/2016 *** Hannah Davis. 19 anni. Vive a Londra, dopo essere fuggita da Los Angeles a causa di una gravidanza non voluta. Finiti gli studi e la gravidanza è andata male, Hanna...