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HELENE POV'S

I giorni seguenti li passarono tranquillamente, senza neanche una notizia di Andy. Non l'avevo più visto dopo la "serata" a casa mia. Un po' c'ero rimasta male ma, ripensandoci, non avevo la minima speranza di conquistarlo. 

Forse stavo correndo troppo con i pensieri, dovevo fermarmi. Era un bel ragazzo, non lo si poteva negare ma non sapevo molto su di lui, non lo conoscevo e dato che non volevo soffrire per una persona, era meglio dimenticarlo per sempre.      

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Ero diretta alla biblioteca dove lavoravo da ormai un mese. Mi piaceva sempre di più stare lì, attorniata da libri. A volte mi trattenevo anche dopo la fine del turno a scambiare qualche parola in più con Lucy che per me era diventata una seconda mamma, spesso mi preparava il pranzo perchè sapeva che dopo scuola mi dirigevo subito da lei. Era semplicemente adorabile.

"Bhe io ti ho parlato parecchio di me cara ora raccontami qualcosa te." disse con un sorriso.

"Oh bhe non c'è molto da sapere... Sono Canadese ma circa 6 anni fa io e la mia famiglia ci siamo trasferiti a Los Angeles per il lavoro di mia madre ed ora sono qui a Cincinnati perchè volevo essere indipendente e cavarmela da sola così eccomi qua." finii la frase con un mezzo sorriso, non amavo parlare di me.

"Complimenti! Non è da tutti lasciare la propria casa e i genitori a 18 anni, ti ammiro molto Helene."

"Grazie Lucy,"

"Mi scusi dovrei cambiare un libro." si sentii dietro le nostre spalle. Quella voce era fin troppo familiare e infatti quando entrambe ci girammo dalla direzione da cui proveniva non impiegai molto a riconoscere quei capelli e quel finisco scolpito. Che ci faceva Jake qui? 

Appena mi vide fece una faccia a dir poco sconvolta e ballettò qualcosa salutandomi ed io altrettanto scioccata gli risposi con un debole ciao per poi scomparire dietro gli scaffali.

Appena sentii la porta chiudersi capii che se n'era andato e trassi un sospiro di sollievo, non avevo proprio voglia di vederlo anche perché questi giorni senza di lui erano stati decisamente piacevoli.

"Vi conoscevate già?" mi chiese Lucy.

"Si, a scuola, ci siamo incrociati un paio di volte." dissi con superficialità.

"È un bel ragazzo non trovi."

"Si, è un bel ragazzo ma non fa per me." sorrisi.

"Magari il tuo cuore è già occupato da un'altra persona?"

Mi spuntò un sorriso involontariamente, come ogni volta che pensavo ad Andy. "Possiamo cambiare discorso Lucy" dissi con una leggera risata.

"Ho toccato un tasto dolente?"

"No affatto è che non c'è niente di cui parlare tutto qua." dissi in modo piatto.

"Proverò a crederti per questa volta ma non finisce qui." disse puntandomi il dito contro quasi a sfidarmi "ora vado a chiedere se serve aiuto a qualcuno di là" e scomparse dietro uno scaffale.

Trascorsi le ultime due ore ad aiutare dei bambini a colorare dei disegni che gli avevo fatto e vederli sorridere era la cosa più bella del mondo. Adoravo i bambini, ero sempre riuscita a gestirli nonostante fossi figlia unica e non avessi esperienza con fratelli o sorelle, era una cosa che mi era sempre venuta naturale.

Uscii esausta dalla biblioteca e decisi di fermarmi nella solita pizzeria dove ordinavo sempre la pizza da casa e ne presi un pezzo alle verdure, e per una volta dopo tanto tempo avevo molta fame, il che era una cosa positiva. Notai delle strane occhiate da parte del solito ragazzo della pizzeria e pensai alle parole di Andy... possibile che il pizzaiolo ci provava con me? Mi veniva da ridere solo al pensiero, infatti mi sbrigai a finire di mangiare e uscii dopo aver pagato con il suo sguardo sempre addosso. Dio che ansia.

This Is The Rebel LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora