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HELENE POV'S

Vestiti elegante, sta sera ti porto in un posto. Ti passo a prendere alle 20.
Ti amo.

Eccolo cui, ero convinta che avrebbe escogitato qualcosa pur di far pace ma bisognava addirittura indossare abiti eleganti? Wow non me l'aspettavo!
Non è da noi diciamo... però devo ammettere che sono curiosa di sapere dove mi avrebbe portato e non vedevo l'ora di scoprirlo. Mi ero ripromessa di chiamarlo appena finito il turno e infatti eccomi qua ad aspettare una sua risposta tornando a casa.

Uno squillo, un'altro e un'altro ancora e finalmente udii la sua voce.

"Ehy." Disse.

"Dove hai intenzione di portarmi?" Dissi con voce mista tra il sorpreso e il divertito.

Lo sentii ridere dall'altra parte del telefono e sorrisi. Nonostante tutto quello che era successo era sempre il mio Andy che anche con una semplice risata mi faceva stare bene.

"Pensi davvero che te lo dirò? Hai capito male." Sghignazzò ed io sbuffai.

"Non sei divertente. Ti ricordo che sono ancora arrabbiata con te." Dissi con finta serietà.

"È per questo che ho organizzato tutto." Aveva una voce terribilmente sexy, se fosse stato davanti a me molto probabilmente lo avrei ammazzato di baci e fatto ben altro. Ma comunque...

"Mmmh vedremo Biersack." Lo sfidai.

"Ti stupirò." Concluse per poi chiudere la telefonata.

Ero eccitata per quello che si sarebbe prospettato? Bhe si che lo ero, finalmente dopo tanto tempo potevamo passare una serata insieme come una vera coppia. 

Appena arrivai a casa la prima cosa che feci fu aprire l'armadio e cercare un vestito adatto. Mi stava salendo l'ansia, come mi sarei dovuta vestire? Elegante di sicuro, ma come? Sfarzoso? Semplice? Come?
Una cosa era certa, gli abiti non mi mancavano. Mia madre era una nota sarta di Los Angeles e dopo il divorzio con mio padre la sua carriera ha avuto una svolta impressionante, si dedicò completamente al lavoro ed ora era una sarta affermata con uno studio tutto suo molto alla moda. Io ero il suo manichino preferito, mi faceva provare una quantità smisurata di vestiti, da quelli da Red Carpet a quelli molto semplici mono colore e la maggior parte delle volte se vedeva che mi stavano bene me li faceva trovare impacchettati in una scatola con un enorme fiocco rosa confetto. È stata da sempre un esempio per me, lei, nonostante tutto si è a rialzata più forte di prima ed è diventata una donna importante.
Ma, ad essere sincera, io avevo preso il carattere di mio padre, non ero una che dava importanza al modo di vestirsi, anzi il contrario, facevo caso alle cose semplici quelle che la gente non notava. Non amavo girare per negozi e tornare a casa con buste stracolme di vestiti, preferivo passare i pomeriggi nei parchi o nelle grandi librerie a leggere un bel libro.
Mia madre amava anche tutto questo ma ci teneva particolarmente all'aspetto fisico, è sempre stata così ed ora con il suo Atelier lo era ancora di più. Io la adoravo così com'era, sempre solare e attenta che lo smalto non si rovini, sbadata a volte ma allo stesso tempo decisa e sicura di sé. Sorrisi immaginandomela davanti a me che mi diceva di sbrigarmi altrimenti avrei fatto tardi. Mi mancava lo dovevo ammettere, ci sentivamo spesso per telefono ma ormai erano quasi due mesi che non la vedevo e così anche mio padre.
Decisi in quell'istante che in un fine settimana sarei passata a trovare entrambi.

Ma ora torniamo al mio armadio. Decisi di indossare un abito nero, stretto in vita con la scollatura a cuore che mi arrivava a metà coscia, molto semplice ma elegante allo stesso tempo, sperando che sarebbe stato adatto per il posto in cui mi avrebbe portato Andy. Poggiai l'abito sul letto e andai a farmi una doccia veloce pensando contemporaneamente a che acconciatura fare.

This Is The Rebel LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora