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Venni svegliata dall'incessante suono del campanello, chi può mai essere di mattina presto?! Guardai l'ora ed erano appena le otto di mattina. Perchè? Nel weekend una persona vorrebbe dormire un po di più no? È chiedere troppo? Il campanello continuò a suonare e io per poco non venni presa da un attacco isterico. Scesi di sotto con la velocità di una tartaruga e aprii la porta con un'espressione in viso mista al "chiunque tu sia è meglio che scappi perchè sto per ammazzarti" e "chi diavolo è che citofona alle 8 di domenica mattina".

"Ciao Hel."

Oh era Andy. Lo guardai sconvolta e lui senza la minima preoccupazione entrò a casa.
Io continuai a guardarlo come se fosse un pazzo.

"Come stai?" disse.

Come sto? Ma io ti pianto una freccia in testa. "Oh alla grande, ma sai, avrei voluto dormire di più oggi." Dissi arrabbiata.

"Dai Hel non te la prendere, non sei contenta di rivedermi." disse sfoggiando un meraviglioso sorriso.

"No" mentii, ovviamente ero molto felice di vederlo ma non volevo dargli questa soddisfazione  e mi avviai di nuovo nella mia camera da letto senza preoccuparmi della sua presenza. Ero stanca perchè il giorno prima Lucy mi aveva detto se potevo stare tutto il giorno in biblioteca perchè lei non ci sarebbe stata e così ho fatto, ed ora desideravo solo stare sul letto come una balena spiaggiata.
Sentii i suoi passi dietro di me.

"Non ti senti bene?" disse.

"Le vedi queste." indicai le mie occhiaie "finchè non se ne andranno io rimarrò a poltrire sul letto e non permetterò a nessuno di farmi alzare." lo minacciai.

"Okay." disse alzano le mani in segno di resa.

"Bene." risposi e mi accasciai sul letto.

Lui restò a guardarmi non sapendo che fare.

"Puoi sederti o puoi tornare a casa tua, decidi tu." dissi con la faccia spaccicata sul cuscino. Sentii il letto piegarsi, segno che si era seduto, ma non apri bocca, se non dopo cinque minuti pieni. "Dai Hel non vorrai stare a letto tutto il giorno!"

"Hai qualche problema a riguardo?" alzai la testa verso di lui.

"Ma come io ti vengo a trovare e tu preferisci dormire." disse tristemente.

"Esatto" risposi riaffondando la testa sul cuscino. Lo sentii sbuffare allora mi misi seduta affianco a lui. "Che sei venuto a fare?" chiesi tranquillamente.

"Ti va di andare al mare?" disse guardandomi.

"Al mare? Ad ottobre?" chiesi con voce divertita.

"Perchè no?!" mi sorrise.

"Aaah e va bene, ma non guardarmi così." dissi.

"Così come?!"

"Con questi occhi da cucciolo smarrito." Lo sentii ridere e mi alzai dal letto per scegliere cosa mettere poi mi voltai verso di lui chiedendogli di uscire per potermi cambiare.

"Guarda che non mi scandalizzo." rispose con un ghigno divertito.

Alzai gli occhi al cielo e mi diressi in bagno chiudendo la porta a chiave. Non si sa mai.                    Io ero quella che non sarebbe uscita dal letto per nessuna ragione al mondo. Si come no.

Ora mi ritrovavo nella macchina di Andy a guardare fuori dal finestrino mentre raggiungevamo il mare.

"Allora che hai fatto ieri?" Mi chiese girando la testa in mia direzione per poi tornare a guardare la strada.

"Sono stata tutto il giorno in biblioteca a lavorare." risposi.

"Lavori in una biblioteca?" chiese.

This Is The Rebel LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora