Chapter 5: I love Elvis. Il lunedì mattina, Chloe non aveva realmente voglia di andare a scuola. Voleva stare a letto, nascosta nel suo piumone, in modo da non riaffrontare nuovamente il silenzio di sua madre e non incontrare Kol.
Ma fu una cosa impossibile da attuare,quando il padre entrò in camera, dicendole di affrettarsi aprepararsi.
Indosso con molta svogliatezza la divisa e dato che non aveva poi tanto voglia di acconciarli, lasciò i capelli sciolti. Con la scusa che fosse tardi non si fermò a farecolazione, correndo per prendere l'autobus, seguita da Carrie.
-si è fatto più sentire mistersimpatia?- chiese Carrie, mentre rispondeva al messaggio della sua amica Emily.
-No. Ed è proprio questo che mi preoccupa- rispose Chloe. Per tutta la domenica Kol non si era fatto sentire, per quanto a lei inizialmente avesse fatto piacere, dopo un po' la spaventò. Aveva quasi il timore che lui stesse tramandoqualcosa alle sue spalle.
-è il caso che non faccia niente o penso che sarà la volta buona che Serena lo castra veramente- disse, facendola ridere.
Scesero alla loro fermata, raggiungendo il cancello della scuola. Dall'altra parte della strada, i ragazzi raggiungeva il liceo di rimpetto al loro. Era da parecchio che non guardava più con interesse quel posto. Anche se prima lo faceva solo per cercare qualcuno. Scosse la testa, tornando davanti a se.
Davanti al cancello della scuola, come al solito c'erano raggruppati diversi studenti, che attendevano la campana per entrare definitivamente. E come al solito, Kol era li con la sua cerchia di amici.
-Che dici? Vieni con me da Emily?- le chiese Carrie.
-No tranquilla- le rispose. Non ci teneva proprio a essere da scocciatura anche a sua sorella.
Continuarono a camminare con passo normale. Chloe sembrava essere molta attratta dalla sue converse bianche, o perlomeno fingeva di esserlo. Non appena superarono il gruppo di Kol, la voce di quest'ultimo si fece sentire.
-Ehi Chloe-
Lei come d'istinto si fermo, girandosi verso di lui. Lo sguardo del ragazzo non era affatto amichevole, segno che ce l'aveva ancora con lei.
Si portò dritto e fece in tempo a muovere un solo passo, prima che il rumore di uno sportello che veniva chiuso con violenza attirasse il loro sguardo.
Zayn era fuori dalla sua macchina e guardava Kol. Non disse nulla, mentre si poggiava alla macchina e dalla tasca della giacca tirasse fuori una sigaretta, accendendola.
-E tu che diavolo ci fai qui?- gli chiese il biondo fra i denti.
-Sai, fino a prova contraria, io posso parcheggiare qui- gli rispose senza scomporsi il ragazzo.
-Questo è un liceo privato-
-Da dentro il cancello, fuori è un posto pubblico- sorrise, dopo aver espirato il fumo. -Tanto per fartelo sapere poi, quando qualcuno ti lascia, il modo più dignitoso è lasciar perdere, non pregare il suo perdono- aggiunse.
Quella sua frase fece ridere i presenti li fuori. Chloe li sorrise riconoscente, perché sapeva che in realtà Kol, stava per fare qualcosa che avrebbe rovinato la sua invisibilità e reputazione. Lo conosceva e sapeva che era vendicativo. Come lo sapeva Serena, che sicuramente lo aveva detto a Zayn.
-Io non stavo pregando proprio nessuno.Lei poi, che se la fa con il primo che capita- rispose Kol.
Chloe spalancò gli occhi.
-Ti sei appena autodefinito cornuto- li fece notare con tono divertito Zayn, le risate aumentarono. Chloe questa volta però si fece spazio fra tutti in modo da allontanarsi.Entrare a scuola era fuori discussione. Cercò di passare il meno inosservata possibile, mentre andava via. Tutti erano concentrati su Zayn e Kol, per poter far caso a lei.
Quando la campanella suonò, Zayn salutò con un sorrisino Kol. Quando diede uno sguardo veloce ai studenti non vide Chloe. Intercettò lo sguardo di una ragazza riccia, che li indicò la sua sinistra. Quando lui portò lo sguardo da quella parte, riconobbe i capelli dorati della ragazza.
Con un sospirò salì in macchina, per raggiungerla con quella. Non appena le fu vicino rallentò, andando apasso d'uomo.
-Che stai facendo?- le chiese, ben conscio che lei avesse sentito la macchina, seppur non si fosse voltata.
-Vado ovunque, pur di non andare ascuola.
-Non credo che dopo l'umiliazione avrebbe avuto il coraggio di avvicinarsi- rispose Zayn.
-Nessuno lo avrebbe avuto. Perché dicendogli ciò è come se avessi confermato che io possa averlo tradito- rispose lei.
-Ho fatto notare che è paranoico invece- le fece notare.
-Avrei dovuto mollargli una sberla dopo ciò che ha detto- disse Chloe, stringendo i pugni. Incredula che dopo un anno di relazione, nonostante la loro storia si fosse conclusa male, lui potesse dire ciò.
-Non sarebbe servito a molto-
-Mi avrebbe fatto sbollire la rabbia-rispose lei.
Zayn annuì, non sapendo che rispondere.
-Senti, dato che in questo modo sembro uno stalker che ti sta importunando, non è che potresti entrare inmacchina?- le chiese.
Chloe si voltò verso di lui, che le concesse un sorrisino. Seppur arrabbiata, non riuscì a rimanere seria dopo quel sorriso che lui le aveva regalato.
Mosse dei passi verso il posto del passeggero, entrando subito dopo.
-Sei sicura di non voler andare ascuola?- le chiese.
-Assolutamente- rispose Chloe .
-Okay, allora ti porto a fare colazione- disse il ragazzo, ingranando una marcia superiore. E proprio in quel momento lei sentì il suo stomaco brontolare, pur di evitare la madre aveva evitato di mangiare quella mattina, ecco perché internamente fu grata a Zayn per quella decisione.
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Bittersweet ~ Zayn Malik
Fanfic-L'amore com'e?- chiese la ragazza guardandolo. -Un casino- rispose Zayn.