Fifteen or seventeen?

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Chapter 6: Fifteen or seventeen?                                                            Sdraiata in camera sua, con le cuffie alle orecchie, Chloe stava facendo i compiti. Di tanto in tanto al ritornello di Candyman si fermava e canticchiava a sua volta. Il testo non era esattamente molto pulito ma la musica le dava carica.
Il suo gatto, come di consueto era appollaiato sulla sua schiena. Stava schiacciando un pisolino.
Quando la porta della sua camera si aprì di scatto, Chloe alzò lo sguardo, pensando fosse Carrie, era la madre e sembrava parecchio arrabbiata. Il motivo era nelle sue mani. Cerano i vestiti che le aveva prestato Zayn. Mentalmente Chloe si diede parecchie volte della deficiente per averli messi nel cesto dei panni sporchi, al posto di lavarli lei.
Si privò delle cuffie, guardando la madre.
-Vuoi spiegarmi?- le chiese la donna alzando i vestiti.
-è una felpa- rispose le ragazza come se fosse una cosa ovvia.
-Oh sei in vena di fare dell'umorismo? Perché sai lo sono anch'io. Ho proprio una storia divertente da raccontarti. Parla di una madre che sta rimanendo sempre più delusa, dal fatto che sua figlia si stia comportando da sconsiderata e si fa abbindolare dal primo ragazzo che incontra- tuonò.
-Cosa?- chiese Chloe aggrottando le sopracciglia.
-Kol mi ha detto tutto. Mi ha raccontato che da quando hai incontrato questo ragazzo- mosse con violenza e disgusto i vestiti. -sei cambiata totalmente. Che esci e sali nella sua macchina come se niente fosse. Dimmi Chloe, hai già pensato a donarti a lui? Così magari a lavoro finito lui deciderà di sparire dalla tua vita-
La ragazza sgranò gli occhi incredula. Si portò seduta, mentre il suo viso mostrava a pieno in suo stato d'animo.
-Fai sul serio?- chiese.
-Non hai nemmeno idea di quanto- la madre butto i vestiti per terra indicandola. -Ho inizi nuovamente a rigare dritto o davvero Chloe, mi avrai contro di te-
-Sai non so dire se sono più sconvolta della tua minaccia o del fatto che mi hai appena definita una poco di buono- rispose, scuotendo la testa. -Esci dalla mia camera- disse poi.
-Come scusami?- la madre le rivolse uno sguardo di sfida. Forse dirle di uscire dalla camera non era stata una grande idea, ma era veramente ferita dal comportamento della madre e dalle parole che lei le stava rivolgendo.
Chloe si alzò dal letto, indossando le scarpe sotto lo sguardo della madre. Le fu davanti abbassandosi a prendere i vestiti di Zayn.
-Sto aspettando- disse la madre incrociando le braccia al petto.
-Non ti chiederò scusa, non questa volta- rispose superandola e prendendo la borsa che era per terra, uscì dalla camera. Corse giù per le scale.
-Chloe dove vai?- le chiese ad alta voce la madre, da sopra le scale.
-Dato che sono una poco di buono, non dovrebbe nemmeno interessarti- le rispose Chloe uscendo e chiudendosi la porta di casa alle spalle, sbattendola con violenza.
Pur di non permettere alla madre di seguirla, iniziò a correre via, senza una meta precisa. Corse, fino a trovarsi davanti alla fermata dell'autobus.

# # #

Serena parcheggiò davanti a una lavanderia. Spenta la macchina, tolse la chiave dal nottolino, uscendo.
La lavanderia aveva un solo cliente all'interno. Chloe guardava in modo spento il modo rotatorio dell'asciugatrice. Nell'udire dei passi si voltò vedendo la cugina, che le concesse un debole sorriso mentre la raggiungeva.
-Ehi- disse. Non appena le fu davanti aprì le braccia, nella quali Chloe si tuffò facendosi coccolare. -Cos'è successo con Kirsten? Al telefono parevi sconvolta- chiamò la madre per nome.
-è fuori di se- rispose Chloe tristemente.
Serena guardò quanto tempo mancava perché i vestiti si asciugassero. Un minuto al termine.
-Prendi i vestiti e andiamo in un posto caldo a parlarne okay?- le chiese allontanandosi. Poggiò le mani sulle spalle di Chloe, guardandola negli occhi. La più piccola annuì.

All'interno di un locale, con una tazza di thè fumante davanti, Chloe racconto della sua discussione con la madre alla cugina.
-Ti ha davvero detto questo?- chiese Serena sconvolta.
Chloe annuì. -Ti giuro, quando ho sentito che diceva ciò, sono rimasta sconvolta. Per non parlare degli istinti omicidi che ho verso Kol. Le ha detto ogni minima cosa, che sapeva, riguardo me e Zayn-
-Se lo trovo in giro, io lo metto sotto e per sicurezza faccio anche retromarcia- disse Serena arrabbiata. Per lei Kol era uno stronzo fatto e finito, che non meritava affatto compassione. Specialmente dopo le ultime cose che aveva fatto.
-Non capisco perché mia madre insita che io stia con lui. Mio padre è stato molto più comprensivo, anzi, si aspettava che un giorno noi due ci saremmo lasciati-
-Zio è diverso da lei. Forse, dovresti parlare con lui di ciò che è successo con tua madre-
Chloe guardò il liquido color oro dentro la tazza, veramente in dilemma su cosa fare o no. Sapeva che sua madre aveva esagerato e di giorno in giorno continuava a superare il limite ma... non riusciva a sopportare l'idea di far litigare i suoi genitori.
-Non posso farli litigare. Prima o poi si stancherà di predicare-
-Chloe- disse incredula Serena.
-Cercherò di non rimanere mai a casa da sola con lei, come è successo oggi-
-E come pensi di fare?-
-Frequenterò qualche corso a scuola- si strinse nella spalle. Serena non sembrava affatto convinta di quel piano.
-Comunque, vai per caso da Liam oggi?- chiese.
-Si, dobbiamo vederci per cena- rispose.
-Se ti do i vestiti di Zayn, puoi darglieli?- le chiese.
-Certo- le rispose, concedendole un sorriso.
Salutata con la cugina, Chloe riprese l'autobus per ritornare a casa. Le luci erano accese e la macchina del padre era parcheggiata davanti al vialetto. Salì le scale a inserite le chiavi nella toppa entrò.
-Straniera- disse il padre da sopra le scale. Quando alzò lo sguardo lo vide sorridente.
-Ciao papà- lo salutò.
-Dov'eri?- le chiese scendendo le ultime scale.
-Un po' in giro- rispose. -Penso che andrò in camera a finire i compiti- aggiunse subito dopo.
-Okay- l'uomo rimase un po' stranito, ma in fin dei conti sapeva che Chloe non era di molte parole. La seguì con lo sguardo, vedendola salire velocemente le scale per chiudersi in camera sua.
Era una cosa che faceva da fin troppo tempo, si chiudeva dentro la stanza, studiava e cercava in tutti i modi di fare le cose nel modo giusto. Christian a differenza della moglie non pretendeva la perfezione da parte della figlia maggiore. Delle volte voleva davvero vederla fare un po' come Carrie, che gli dava dei problemi, spesso infrangeva il coprifuoco entrando a casa di nascosto, ma specialmente che non aveva il timore di dire ciò che pensava.
Perché sapeva che l'essere chiusa di Chloe avrebbe portato sofferenza e segreti fra di loro e lui non voleva ciò. Voleva che lei fosse libera di dirgli tutto, esattamente come Carrie.
-Vecchio mio- proprio quest'ultima era saltata sulle spalle del padre, poggiando la testa spalla dell'uomo, concedendogli un gran sorriso.
-Vecchio a chi?- non appena lui si voltò, Carrie prese a correre velocemente.
Kristen dalla cucina, scosse la testa non dicendo nulla.

Bittersweet ~ Zayn Malik Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora