Foolish courage.

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But now I see honestly
You're the one thing I got right
The only one I let inside•
~Avril Lavigne: I will be

Chapter 22: Foolish courage.

Carrie arrivata alla biblioteca pubblica, si diresse subito verso il reparto che le interessava, prendendo diversi libri di storia. Trovò un tavolo libero, sedendosi li e tirando fuori il quaderno, iniziò ad appuntarsi ciò che le serviva.

Si portò la penna fra i denti, mentre apriva l'evidenziatore, usandolo sopra la data appena scritta. La sua professoressa era fissata con le date, e quello era l'unico modo in cui lei riusciva a memorizzarle meglio.

Nel contempo che faceva ciò sentì la sedia davanti alla sua spostarsi, pensando subito al perché, con tutti i posti che c'erano le persone doveva venire dove era lei. Sperava solo che non fosse un idiota che ci provava, quella non era giornata e al posto di ignorarlo gentilmente li avrebbe risposto malissimo.

Alzò gli occhi, vedendo un ragazzo riccio, che con il mento poggiato sulla mano, alzava a sua volta lo sguardo, dal suo libro, sorridendole in modo furbo.

-Ciao Carrie- la salutò Harry.

-Sul serio?- chiese lei, nel parlare, la penna cadde sul tavolo.

-Mi sono solo seduto, non penso di star facendo qualcosa di male- rispose.

Carrie si guardò intorno, notando la quantità di tavoli liberi. Ne indicò uno a caso, con un sopracciglio alzato, mentre guardava il ragazzo.

-Mi sento solo- scherzò lui.

Carrie gli rivolse uno sguardo incredulo, mentre raccoglieva le sue cose per cambiare posto.

-Fottiti- gli rispose poco finemente. Andando a sedersi nel tavolo più lontano da lui.

-Carrie- la chiamò lui, beccandosi parecchi "ssh" e "silenzio". La ragazza nemmeno si voltò, si accomodo, aprendo le sue cose.

Harry non demorde, prese il libro raggiungendola. La mora roteò gli occhi.

-Cristo, vuoi lasciarmi fare i compiti in santa pace?- gli chiese, con un tono basso ma serio.

-Devo parlarti- le rispose lui.

-Na ha- disse lei muovendo il dito. -Non parlo con te, Lord Voldermot-

Il ragazzo aggrottò le sopracciglia. -Lord?-

Carrie lo guardò incredula. -Non hai mai visto Harry Potter? In che secolo vivi?-

-Si che l'ho visto. Ma perché sarei Lord Voldemort?-

-Perché è il cattivo che uccide senza pietà- rispose ovvia.

-Io non ho ucciso nessuno. E se io sono Voldemort, tu chi saresti?-

Carrie gli concesse un sorriso sadico. -Harry Potter, e mi assicurerò che la tua fine sia come quella del film, dove sparisci diventando polvere- il tono macabro per poco non fece rabbrividire il ragazzo.

-Non ti pare esagerato? Infondo hai iniziato tu- la indicò.

-Io non ho pagato nessuno per portarti ha un fottuto ballo e poi darti buca,umiliandoti davanti all'intera scuola- sbroccò, beccandosi a sua volta dei rimproveri che implicavano il silenzio.

-L'hai fatto in un bar, mentendo a Libby- le rispose altrettanto serio.

-Tu non capisci proprio che era diverso?- chiese lei esterrefatta. -Hai detto che non hai ucciso nessuno. Peccato che hai distrutto me, e io ti odio- rispose, lasciandolo senza parole.

Bittersweet ~ Zayn Malik Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora