27-Una delusione di troppo

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Una settimana.
È passata un'altra settimana.
Una in cui tutti mi davano gli auguri...una settimana in cui Luke mi ha ignorata.
Non capisco proprio cosa posso averle fatto,insomma si,abbiamo litigato.
Ma quale coppia terrestre non lo fa?
Credo che stia esagerando.
Mi ha persino bloccata su whatsapp!
Sospiro e mi guardo allo specchio.
Oggi è il fatidico lunedí.
Quello che il 99% dei ragazzi odia,per il ritorno a scuola dopo il fine settimana.
Guardo il mio riflesso e faccio una smorfia.
È presto...prestissimo.
Non ho dormito,quindi ho iniziato a prepararmi.
Indosso un jeans strappato che si ferma poco sopra la caviglia,una maglia grigia con le maniche a giro e una giacca grigio scuro (foto).
Poi al piede ho indossato delle Super Star biamche e nere.
Ho legato i capelli in una morbida coda alta,che siccome ieri ho messo la schiuma,ora la parte legata è..."ad effetto".
Ho truccato al solito modo.
Sbuffo spazientita e prendo il mio zaino nero mettendopo in spalla,e dirigendomi nella stanza di Lexy.
Busso.
Entro senza aspettare risposta.
La trovo a sbadigliare col culo per terra.
Scoppio a ridere di gusto,ricevendo una sua occhiata torva.
Poi mi guarda stra lunata.
<come mai sei già pronta e tutto?!> esclama alzandosi e correndo verso di me.
Mi poggia delle mani sulle spalle e mi scuote.
La fermo,posando una mano sul suo braccio.
Mi sa che di prima mattina non è lei.
Cosienza,appuntati di ricordarmi che bisogna parlarle solo dopo le nove.
"Fatto"
La guardo sorridendo.
<meglio che ti sbrighi>
Poi ridendo esco.
Ma subito mi richiama.
Riapro la porta e sbuco la testa.
<non so che mettere...o meglio,mi scoccio di vedere cosa mettere> dice imbarazzata.
Sorrido ed entro dep tutto nella stanza.
<vediamo...> dico andando verso la cabina armadio.
Dopo poco esco con un jeans a fiori con una canotta nera e degli anfibi.

Dopo poco esco con un jeans a fiori con una canotta nera e degli anfibi

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<ecco> glieli porgo.
Lei mi sorride,poi guarda gli anfibi.
Capiso subito che non vuole indossarli.
Alzo gli occhi al cielo.
<oppure potresti mettere delle converse nere a stivaletto> propongo,e lei mi sorride annuendo.
<grazie>
Mi da un bacio veloce sulla guarncia e mi spinge fuori.
<prego,eh> dico ridendo e scendendo le scale.
[...]
Taylor si lamenta ancora.
<non credo di riuscire a resistre altri due minuti> mugna.
Alzo gli occhi al cielo.
<l'hai detto stesso tu:due minuti> ribatto,portandomi una matita tra i denti.
Poi mi ricordo che fra poco la campanella suona ed inizio a sistemare tutto in cartella.
<ma io non resisto!> dice sgranando gli occhi.
Lo guardo male e poi le porgo la barretta Milka-oreo che avevo per le ultime ore.
I sui occhi brillano e me la strappa di mano.
Lo guardo allibita.
La sta praticamente divorando.
<oh,Taylor prego. Sai è un piacere dividere il mio cibo con te> scherzo ma lui mi guarda male.
<mi dispiace. Ma io il mio cibo non lo divido con nessuno> ribatte.
Io lo guardo male.
<si dia il caso che questo sia il MIO cibo,che ho DIVISO con TE> dico scandendo le parole,e pronunciando molto lentamente alcune.
Fa spallucce e butta la carta sul banco di quello avanti,che si gira e lo guarda male.
Taylor non ci fa caso e mi sorride.
<food is my life> risponde fiero.
Suona la campanella e noi subito ci alziamo.
Mi prende per mano e corre verso le macchinette.
Alzo gli occhi ridendo.
<hai ancora fame?> esclamo.
Lui annuisce spintonando delle persone.
<certo. Quella barrette è stato come dare una briciola di pane ad un barbone> .
Detto ciò digita qualcosa e poi estrae un pacchetto di patatine ed una lattina di Red Bool.
<come minimo dovresti dai delle patatine> dico imbronciata.
Lui mi guarda a sopracciglie inarcate.
<davanti a te hai una salvezza di vita,ossia la macchinetta...quindi perché dovrei darti le mie se puoi comprartele?!> esclama di rimando,portandosene una manciata alla bocca.
Lo guardo male e faccio come dice.
Lo odio quando è cosí inteligente.
Sbuffo e insieme ci dirigiamo fuori in cortile.
Quando faccio per portare delle patatine alla bocca,sento chiamarmi.
<Kate! Kaaatee! Kaateee Kateeeeeeeeeeeee!>
È piú un richiamo.
Mi ragiunge Michel che mi ruba il pacchetto.
Eh no cazzo!
<grazie,Kate! Ti voglio bene!> esclama,poi correndo.
Sbuffo e la inseguo sentendo le risate di Taylor.
Poo me la vedrò anche con lui.
Porchi bastardi.
La rincorro anche in cortile,passando davanti al nostro gruppetto che ci guarda confuso.
Con la coda dell'occhio vedo Taylor raggiungerli e spiegargli tutto.
Loro ridono.
Sbuffo e sbatto contro Michel,che si è fermata di botto.
<ah,finalmente! Iniziavo...> ma presto mi blocco anch'io.
Ciò che vedo è... Una demolizione al cuore.
Serro la mascella e credo che i miei occhi siano diventati cupi.
<Luke...> sussurro.
Lui si stacca dalle labbra di quella bambina e mi guarda sgranando gli occhi.
Si bambina...
Si stava baciando con la figlia del preside... Quella del primo anno.
Ingoio il groppo che si era formato in gola e me ne vado non aspettando risposta.
Illusa.
Un'illusa.
Ecco cosa sono.
Passo correndo di nuovo davanti al nostro gruppo che qjesta volta mi guarda preoccupato.
Scappo sul tetto e mi accascio a terra.
Ormai piango.
So che sono lacrime inutili,ma non posso farci nulla.
Cpme può farmi questo per la seconda volta?
Come abbiamo potuto tornare al punto di partenza cosí in fretta?
Io lo amo e ormai non posso farci nulla.
Ma come sempre c'è qualcosa ad ostacolare la mia felicità.

Rest Of Me#Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora