14-L'ora libera

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Mi sdraio sull'erba, annoiata.
<allooora...> dice Taylor affiancandomi e allungando la "O".
<cosa?> chiedo fissando le nuvole e le loro forme.
Di precise non ne hanno.
Ce ne sono alcune che,assomigliano ad esempio a un cane oppure ad un'auto... o cose del genere.
Altre invece sono talmente rotonde che assomigliano a dei batuffoli di cotone.
E poi....ci sono quelle che di forma precisa non ne hanno,che si formano in base al tempo a alla "compagnia" di altre nuvole.
Credo di assomigliare molto a queste ultime.
Cambio umore in base al tempo e alla compagnia.
Ma come dissi a Luke:
Non sono la stessa ogni giorno, a volte sono solare e socievole,altre volte sono molto chiusa e taciturna.
Non penso di poter definire me stessa.
Infatti è così.
Sono molto lunatica...
<come cosa?! Facciamo qualcosa! Non vorrai mica stare sdraiata su questo prato per tutta l'ora! > esclama Taylor, tirandomi su per una mano.
Emetto un mugolio di lamento.
L'idea di rimanere sdraiata su quel prato così verde, mi rilassa.
Lo guardo speranzosa.
<non possiamo?> chiedo.
Lui scuote la testa,ed io sbuffo.
Mi guardo intorno alla ricerca di qualcosa da fare.
<che ne dici di andare a sederci sotto quell'albero?> chiedo,indicando quest'ultimo.
Mi guarda torvo.
<non cambia niente! Sempre seduti staremo!> dice gesticolando.
Arriccio le labbra.
<mh...> mi porto l'indice al mento e picchietto.
Poi come se mi hanno acceso la lampadina in testa,mi viene un'idea.
Taylor mi guarda aspettando che io parli.
<allora....Tamara mi ha detto che nell'aula magna ci si può fare tutto ciò che vuoi e che ci sono degli strumenti...> espongo la mia idea.
Mi guarda confuso.
<l'aula magna?> chiede.
Alzo gli occhi al cielo.
<si! Sarebbe il teatro!> esclamo.
Annuisce.
<si,questo lo so genia. Intendo: non è occupata?> chiede.
Li guardo assottigliando lo sguardo.
<e tu adesso me lo dici?! E comunque vedremo se sarà occupata > dico prendendolo per un polso e tirandolo all'interno dell'edificio.
Mi blocco all'improvviso facendo sbattere Taylor contro la mia schiena.
<ma che cazzo?! > mi chiede.
Faccio un sorriso imbarazzato.
<non so dove si trova l'aula magna> mi torturo le dita,abbassando lo sguardo.
Sento la sua risata.
Le tiro un pugno sul braccio.
<non ridere!> lo ammonisco.
Annuisce.
<okay. Andiamo> dice girando nel corridoio di destra.
Lo seguo come un cagnolino.
Lui poi gira in quello di sinistra, poi va dritto,poi dinuovo a sinistra.
Tanto che poi mi fermo,rendendomi conto di essere al punto di partenza.
Lo guardo accigliata,e lui scoppia a ridere come se stesse trattenendo le risate.
E forse era proprio così.
Sbuffo sbattendo un piede a terra,come una bambina.
<Taylor! > esclamo.
Ho capito cos'ha fatto: è andato avanti e indietro solo per prendermi in giro.
Lui inizia a correre ridendo ed io lo seguo.
Presto anche io inizio a ridere.
Poi si ferma esausto ed io le tiro uno schiaffo sulla nuca.
<coglione> sussurro senza fiato.
Si piega e poggia le mani sulle ginocchia.
Lui sorride e respira profondamente.
Faccio per parlare,ma mi posa un dito sulle labbra.
<sh!> mi indica la porta di fianco a lui.
<stanno facendo lezione!> sussurra.
Annuisco.
<che aula è? > chiedo.
Respira ancora profondamente.
<l'aula di letteratura > dice.
Ora ricordo!
Quando sono venuta qui con lui Dylan e gli altri!
Ma...
Ora Luke e Zayn si trovano in questa stanza...
Un sorriso furbo si forma sulla mie labbra.
Mi guarda impaurito.
<non mi piace quando fai così! > esclama,sempre sussurrando.
Se le rivelo il mio piano,di sicuro rifiuterà.
<hai fame?> chiedo innocente.
Sgrana gli occhi e si porta una mano sulla pancia.
<grazie per avermelo ricordato!> dice sbuffando.
Sorrodo,sempre furba.
<che ne dici di chiedere al prof un panino?> chiedo,incitandolo.
Si sente il suo stomaco "chiamarlo " .
Trattengo le risate.
Annuisce.
<si...ma non me ne presterà neanche uno!> mette il broncio.
Scuoto la testa.
<ti sbagli. Se gliene chiederai uno lui te lo darà! > dico,malefica in me stessa.
Annuisce.
<okay> dice determinato.
È incredibile l'effetto che il cibo ha su di lui.
Busso alla porta e senza aspettate, la apro.
Subito vedo il prof mangiare un panino gigante,e non mj degma neanche di uno sguardo.
Poi ci sono i ragazzi seduti ai propri banche,che mi fissano.
Tra le terze file al centro scorgo Luke e Zayn.
Il mio ragazzo mi guarda sorridendo e confuso,mentre l'altro è solo confuso.
Taylor mi spinge all'interno dell'aula.
Il prof finalmente ci guarda.
<salve> dico,per niente imbarazzata.
Se c'è una cosa che ho imparato alla scuola di Oxford è quella di non imbarazzarsi dei professori.
<avete bisogno..?> risponde masticando a bocca aperta,facendo vedere il contenuto.
Faccio una faccia disgustata.
<abbiamo l'ora libera. Le dispiace se rimaniamo qui?> spiego brevemente.
Fa un cenno della mano,intendedo che non gliene importa.
<fate pure> dice ritornando al suo panino.
Guardo i banchi,per cercarne uno vuoto.
Lo trovo al secondo banco,nelle file di sinistra.
Faccio un segno a Taylor,e ci sediamo .
So che Luke mi sta guardando,sento il suo sguardo bruciarmi.
Taylor si avvicina al mio orecchio.
<e il mio panino?> mi sussurra.
Scuoto la testa.
<poi te lo compreró all'uscita di scuola> sussurro a mia volta.
Mi lancia un'occhiataccia.
<mi hai preso in giro? > chiede.
Annuisco sorridendo.
Lui sbuffa e si appoggia alla sedia.
Cala il silenzio in cui io e Luke ci guardiamo negli occhi.
<non capisco perché...insomma, è una palla!> rompe il silenzio.
Stacco lo sguardo da quello di Luke, e lo fisso.
<vuoi che ce ne andiamo?> chiedo.
Lui annuisce.
Sospiro e mi alzo.
<prof grazie dell'ospitalità, ma noi andiamo > dice rivolto al professore.
Quest'ultimo annuisce.
Luke continua a guardarmi insistente, ma lo ignori e seguo Taylor fuori.
Dopo neanche cinque minuti, Luke ci ha raggiunto fuori.
<ehy> saluta Taylor.
Lui le fa un cenno del capo per poi rivolgermi la sua attenzione.
<ehm...Kate allora ti aspetto nell'aula magna> continua.
Annuisco.
Il mio sguardo s'incatena a quello di Luke.
Non riesco a distoglierlo.
Mi sorride e si avvicina.
Ci abbracciamo.
<mi annoio...da morire> dico mettendo il viso nell'incavo del suo collo.
Subito il suo profumo mi riempie le narici.
<anche io. Quel vecchio è un pazzo> sussurra, poggiando il mento sulla mia testa.
Immagino si stia riferendo al prof.
Annuisco ridacchiando.
Restiamo per interi minuti così.
Mibstacco a fatica.
<meglio che vai> dico sorridendo e lasciandole un bacio a stampo.
Arriccia il naso e sbuffa.
<si...ci vediamo dopo> dice lasciandomi un'altro bacio,per poi entrare.
Rimango a fissare la porta,con un sorriso da ebete!
Sospiro felice.
Poi mi volto pronta per andare all'aula magna e raggiungere Taylor,ma poi mi ricordo che non so dove si trova.
Sbuffo.
Inizio a camminare dritto e vado verso i laboratori.
Di solito è li che si trovano le aule magne.
Infatti è vicino il laboratorio di scienze.
Apro la porta gigante ed entro.
Mi fermo subito.
Sul palco,c'è Taylor seduto al centro che suona la chitarra.
Sorrido riconoscendo la canzone.
Take mi home.
Avanzando canto la prima strofa.
< Wrapped up, so consumed by
All this hurt
If you ask me, don't
Know where to start>
Non c'è bisogno di alzare la voce,rimbomba tutto.
Alza lo sguardo e mi sorride.
< Anger, love, confusion
Rolls the gold nowhere
I know that somewhere better
Cause you always take me there> continuo.
Sono ormai arrivata anch'io vicino al palco,e mi siedo affianco a lui.
Smette di suonare.
<non sapevo sapessi suonare così bene> esclamo sorridendo.
Fa spallucce.
<stando in mezzo a dei fanatici della musica s'impara > risconde,posando la chitarra dinanzi a lui.
<chi sarebbero?> chiedo anche se già lo so.
<Jenna, Zayn, Maya,Dylan...Rose> l'ultimo nome lo sussurra.
Sospiro.
Credo che con lui posso iniziare a parlare.
Intendo di Rose.
<senti...> inizio per attirare la sua attenzione.
Infatti, mi guarda.
<ho parlato con Rose ed è davvero...> mi blocca.
<lo,so. Vi ho sentite. Stavo pee andare alla macchinetta e... > spiega.
Annuisco.
<e cosa ne pensi?> chiedo.
È incredibile di come si trasforma sto ragazzo.
C'è con lui puoi sostenere discorsi e dialoghi più che seri!
Sospira.
Si passa una mano all'interno del ciuffo.
<non lo so. C'è io la voglio bene,come gli altri. Poi lei ha iniziato ad allontanarsi,a non rispondere ai nostri messaggi, inventava scuse per non uscire con noi e ci ha bloccati sui social> dice.
Questo davvero non me lo aspettavo.
Le poggio una mano sulla spalla.
<parlerò con lei> sorrido.
Sorride anche lui e mi abbraccia.
<ora che ne dici di suonare?> chiedo entusista.
Annuisce.
Prende la chitarra mentre io vado a sedermi al pianoforte.
E così passiamo l'ora libera.

Rest Of Me#Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora