Luke continua a sorridere,e per una volta,sono contenta di aver fatto il primo passo. Ma poi,il suo sorrido vacilla,fino a diventare falso... Forzato.
<credimi Kate,ne sarei felicissimo ma... Mettiamo in chiaro che,non parliamo dei miei sentimenti ma della mia insicurezza. Non so se sono pronto a renderti veramente felice,non so se sono capace di farti andare a dormire col sorriso. Non so nulla. Quindi,non voglio farti soffrire,e... Non credo ci possiamo riprovare> conclude.
Mi sento mancarem mi sento una stupida ragazzina,che crede ancora nelle favole. Io lo sapevo. Sapevo di non dover abbassare quel muro,ma con lui è impossibile. È impossibile stargli lontano,mi attira come una calamita e lo amo. Si, perché io amo Luke Hemmings e me ne pento.
Ingoio il groppo in gola e abbasso lo sguardo annuendo.
Sto per dirgli che è un vigliacco,un codardo e uno stupido perché non vuole riprovare. Ma le parole mi muoiono in gola,e vedo la sua possente sagoma superarmi,fino a scomparire dal mio contatto visivo.
Alzo lo sguardo verso Michel,che mi guarda furiosa e si avvicina a me. Presto sono in uno dei suoi abbracci,e lo apprezzo. Ho sempre apprezzato questo lato di Michel,un lato che non mostra spesso e a nessuno. Per lei un'abbraccio vale piú di mille parole,ed è vero. Puoi dire molte cose con un'abbraccio,puoi trasmettere cose che con delle parole non puoi fare. Rabbia,disperazione,felicitá,gioia,tristezza,angoscia e tante altre emozioni. Ecco a cosa serve un'abbraccio.
<lo ammazzo. Non ora,non stasera,non domani ma lo ammazzo> mi sussurra all'orecchio,ed io aumento la presa su di lei. Le voglio davvero tanto bene...
Sospiro e forzo un sorriso.
<io... Io vado un pò via. Non dalla cittá tranquilla,dico per oggi,voglio stare sola> sussurro ad occhi bassi,e lei scioglie la presa dalle mie spalle.
Presto mi giro e corro verso l'uscita d'emergenza,fottendomi dello zaino e i libri.
[...]
Sospiro e pizzico le corde della chitarra di Kevin. Piú ci penso,e piú credo che avermela presa è stata un bene. Se lui ora fosse qui,penso e sorrido sapendo la sua razione:
<Kate quante diamine di volte ti ho detto che la mia chitarra non la devi toccare?> mi avrebbe detto,entrando di botto.
Io avrei sorriso e detto:< andiamo,Kevin. Che ti costa condividere la tua chitarra con la tua gemella? Sai... Di solito è questo che si fa>
Lui mi avrebbe guardata male,e sbuffato riprendendosi la chitarra.
<non m'interessa. Io la mia chitarra non la faccio toccare al mio sosia,figuriamoci alla mia gemella. E ora...shò. Fuori di qui>
Sorrido e una lacrima ribelle mi scende giú,per tutta la guancia.
Altre lacrime,e non sono di certo per Kev. Mi rendo conto che sono una stupida a sperarci ancora,a crederci,a pensare che posso farcela.
Credevo che Luke fosse cambiato,ma no. Non lo è. È sempre uno dal cuore di pietra,il ragazzo che non si accontenta di una sola ragazza,perché ne vuole piú di una.
Chiudo gli occhi.
Basta piangere,Kate. Bisogna reagire e cambiare. Si,proprio cosí.
Le mie dita riprendono a pizzicare le corde della chitarra,e presto anche la mia voce si fa sentire.
<You're everything I thought you never were
And nothing like about you could've been
But still you lived inside of me
So tell me how is that...>
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Rest Of Me#Wattys2016
Romansa~CONTINUO DI QUANDO IN GIOCO C'É IL CUORE~ Per Kate ora tutto è molto più difficle. Non le piace l'idea di dover rimanere lì da solo il suo gemello in quella città dannata. Ma deve. Non sempre facciamo ciò che vorremmo. Ma sempre, siamo spiti da qua...