33-Un nuovo professore

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Luke continua a sorridere,e per una volta,sono contenta di aver fatto il primo passo. Ma poi,il suo sorrido vacilla,fino a diventare falso... Forzato.

<credimi Kate,ne sarei felicissimo ma... Mettiamo in chiaro che,non parliamo dei miei sentimenti ma della mia insicurezza. Non so se sono pronto a renderti veramente felice,non so se sono capace di farti andare a dormire col sorriso. Non so nulla. Quindi,non voglio farti soffrire,e... Non credo ci possiamo riprovare> conclude.

Mi sento mancarem mi sento una stupida ragazzina,che crede ancora nelle favole. Io lo sapevo. Sapevo di non dover abbassare quel muro,ma con lui è impossibile. È impossibile stargli lontano,mi attira come una calamita e lo amo. Si, perché io amo Luke Hemmings e me ne pento.

Ingoio il groppo in gola e abbasso lo sguardo annuendo.

Sto per dirgli che è un vigliacco,un codardo e uno stupido perché non vuole riprovare. Ma le parole mi muoiono in gola,e vedo la sua possente sagoma superarmi,fino a scomparire dal mio contatto visivo.

Alzo lo sguardo verso Michel,che mi guarda furiosa e si avvicina a me. Presto sono in uno dei suoi abbracci,e lo apprezzo. Ho sempre apprezzato questo lato di Michel,un lato che non mostra spesso e a nessuno. Per lei un'abbraccio vale piú di mille parole,ed è vero. Puoi dire molte cose con un'abbraccio,puoi trasmettere cose che con delle parole non puoi fare. Rabbia,disperazione,felicitá,gioia,tristezza,angoscia e tante altre emozioni. Ecco a cosa serve un'abbraccio.

<lo ammazzo. Non ora,non stasera,non domani ma lo ammazzo> mi sussurra all'orecchio,ed io aumento la presa su di lei. Le voglio davvero tanto bene...

Sospiro e forzo un sorriso.

<io... Io vado un pò via. Non dalla cittá tranquilla,dico per oggi,voglio stare sola> sussurro ad occhi bassi,e lei scioglie la presa dalle mie spalle.

Presto mi giro e corro verso l'uscita d'emergenza,fottendomi dello zaino e i libri.

[...]

Sospiro e pizzico le corde della chitarra di Kevin. Piú ci penso,e piú credo che avermela presa è stata un bene. Se lui ora fosse qui,penso e sorrido sapendo la sua razione:

<Kate quante diamine di volte ti ho detto che la mia chitarra non la devi toccare?> mi avrebbe detto,entrando di botto.

Io avrei sorriso e detto:< andiamo,Kevin. Che ti costa condividere la tua chitarra con la tua gemella? Sai... Di solito è questo che si fa>

Lui mi avrebbe guardata male,e sbuffato riprendendosi la chitarra.

<non m'interessa. Io la mia chitarra non la faccio toccare al mio sosia,figuriamoci alla mia gemella. E ora...shò. Fuori di qui>

Sorrido e una lacrima ribelle mi scende giú,per tutta la guancia.

Altre lacrime,e non sono di certo per Kev. Mi rendo conto che sono una stupida a sperarci ancora,a crederci,a pensare che posso farcela.

Credevo che Luke fosse cambiato,ma no. Non lo è. È sempre uno dal cuore di pietra,il ragazzo che non si accontenta di una sola ragazza,perché ne vuole piú di una.

Chiudo gli occhi.

Basta piangere,Kate. Bisogna reagire e cambiare. Si,proprio cosí.

Le mie dita riprendono a pizzicare le corde della chitarra,e presto anche la mia voce si fa sentire.

<You're everything I thought you never were

And nothing like about you could've been
But still you lived inside of me
So tell me how is that...>

Rest Of Me#Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora