(A)nsia
(M)ancanze
(O)stacoli
(R)estare
(E)rrori
Scrivo sulla lavagna.
Come sempre il prof d'inglese vuole parlar d'amore.
Come sempre,mi ha chiesto di cosa ne pensavo e di scriverlo sulla lavagna.
<è ciò che pensi?> mi chiede. <se l'ho scritto...si> rispondo.
Annuisce e i fa segno di andarmi a sedere.
Lo faccio.
Luke subito mi sorride.
<mi piace ciò che hai scritto> dice.
Mi sistemo sulla sedia.
<è ciò che penso> ribatto,dandole un bacio veloce.
Sorride.
<ehy,voi!> ci richiama il prof.
Luke sbuffa e mette un braccio intorno la mia sedia e allarga le gambe,con aria da spaccone.
<si,prof? Non eravate voi a parlare d'amore? Eccovene una prova> dice,calmo.
Il mil cuore lerde un battito.
Due.
Tre.
Quattro.
Mille.
Mi ama?
Noi...ci amiamo?
Io si,lo amo.
Aw!
<bene> dice il prof sorridendo.
Questo avrà qualche problema .
Suona la campanella ed usciamo,mano nella mano.
<Kate! Pericolo! Cazzo,ferma!> urla qualcuno.
Io e Luke ci voltiamo,e vediamo Michel venirci incontro.
<ehy> esclamo ridacchiando.
Sj ferma di fronte a noi,e prende grandi respiri.
<Kate... cazzo,come te lo dico?> chiede.
Faccio spallucce.
<se non li sai tu> rislondo.
Sospira,poi sbuffa.
<allora...> ma si blocca,che le esce un singhiozzo.
Mi acciglio.
<tutto bene?> chiede Luke, poggiandole una mano sulla spalla.
Lei scuote la testa.
<Kate... Kate,Kevin...Kevin è... > inizia ma si blocca.
Spalanco gli occhi ipaurita.
Ma poi scaccio quel pensiero.
<cosa? Michel parla!> la incito.
Annuisce.
<è morto> dice.
Due parole.
Cinque lettere.
E il mondo mi crolla addosso.
Scuoto la testa ripetutamente.
<no,no,no,no,no> continuo a dire.
Luke mi abbraccia ed io inizio a piangere.
<Kate...mi dispiace> continua Michel,piangendo anche lei.
Non le do ascolto,e continuo a piangere.
Mio fratello non è morto.
Il mio gemello non è morto.
È vivo.
Ed ora è a casa.
Con Jennifer .
Ad aspettare che io torni.
Ad aspettare me per potermi riabbracciare.
Lui. Non. È. Morto. Cazzo!
<mi ha chiamato Jennifer > dice la mia amica,con voce flebile.
E a quel punto, i miei pugni al petto di Luke,si fermano.
<mi ha detto che ha provato a chiamarti,ma non rispondevi> continua.
Cado a terra in ginocchio e continuo a piangere,fregandomene di quelli che mi passano affianco e mi guardano come se fossi pazza.
Io non ci credo.
Perché per voler morire si deve aver paura. La depressione,il lento cadere nelle braccia di una vita che non è più vita, la solitudine,l'indigenza, una pensione infima non potevano essere facilmente il motivo di un suicidio.
Per avere tanta paura da voler morire ci vuole coraggio. Un gran coraggio.
E Kevin non aveva nessuna di queste.
Lui aveva voglia di vivere.
Una gran voglia.
Per questo mi rifiuto di crederci.
Mi alzo in piedi,rimanendo tutto li,e corro fuori dalla scuola.
Raggiungo la casa degli zii,ormai tutta sudata.
Busso il campanello,e mi apre mia zia in lacrime.
Ci abbracciamo subito.
Mi mette il capi tra la spalla e il collo.
Io inizio a singhiozzare.
<no,non deve e non può > sussurro piangendo.
Si stacca da me,e mj accarezza una guancia.
<lo so> .
<Kate! > mi chiamano.
Mi volto e c'è Luke.
Piango più forte.
Corre subito da me.
<piccola...> sussurra.
Ormai la zia è rientrata.
<perché? Perché lui?!> strillo.
Mi rinchiude tra le sue braccia e dondola.
Mi stacco e lo guardo negli occhi.
I suoi azzurri e limpidi.
I miei probabilmente, rossi.
<perché? > questa volta sussurro.
<quando tu strappi un fiore dal giardino...prendi il più bello o il più brutto?> chiede di rimando.
Basta questo per farmi piangere di più.
Il mio gemello è morto.
Mio fratello è morto.
Bisogna solo accettarlo.
STAI LEGGENDO
Rest Of Me#Wattys2016
Romance~CONTINUO DI QUANDO IN GIOCO C'É IL CUORE~ Per Kate ora tutto è molto più difficle. Non le piace l'idea di dover rimanere lì da solo il suo gemello in quella città dannata. Ma deve. Non sempre facciamo ciò che vorremmo. Ma sempre, siamo spiti da qua...