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Chicago

Entro nel mio camerino del palco di Chicago, per truccarmi e vestirmi.
All'improvviso, Shawn entra insieme a qualcun altro, facendo capolino nella stanza.

<Okay, Elisabeth, ti presento il mio parrucchiere, Jim; Jim,lei è Elisabeth.> ci presenta.
<Stai scherzando, vero?>
Non posso crederci che diceva davvero quando quella sera ha detto che voleva che mi tagliassi i capelli.

<Pensi che scherzavo l'altra sera? Dicevo sul serio> dice, allargando le braccia.<Bene, tagliale i capelli Jim, e fai un buon lavoro, mi raccomando.> ordina a Jim.

Faccio qualche passo indietro.
<No no no no, tu i miei capelli non li tocchi neanche per sogno bello!> sbotto.
<Jim, fallo> insiste Shawn.
Questo Jim si avvicina, e io mi metto a correre per la stanza, per non farmi prendere, tra le risate di Shawn e le imprecazioni di Jim.

<Shawn, davvero, se provi ancora ad insistere nel farmi tagliare i miei bellissimi capelli castani lunghi fino al sedere, ti picchio così forte che ti concio peggio di com'eri nel video di 'Stitches', e non sto scherzando!> quasi urlo.

Mendes alza gli occhi al cielo.
<Okay Jim, lascia perdere. E tu preparati> dice, ed esce dalla stanza.
Per fortuna non ha insistito così tanto come sempre.
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Durante il concerto ho combinato un disastro sta volta. Ho dimenticato qualche parola di una canzone, e poi stavo per cadere di faccia.

Mi sa che questa volta i commenti dei post sui social saranno anche più brutti del solito, e non ho voglia di vederli.

Entro nella stanza dell'hotel con Shawn, abbiamo dinuovo la camera insieme. Erano solo le sei del pomeriggio, ci siamo sbrigati presto, visto che il concerto è iniziato alle quattro.

<Abbiamo qualcosa da fare sta sera?> domando a Shawn.
<No, sta sera relax> risponde lui, sedendosi sul letto.
<Bene> dico, prendendo un libro dalla valigia che avevo portato da casa e sdraiandomi sul letto per leggerlo.
Sento lo sguardo stupito di Shawn su di me.

<Che c'è?> gli chiedo.
<Tu leggi?>
<Si, problemi?>
<No, è che di solito chi legge lo fa per istruirsi, e pensavo che tu odiassi studiare> dice ridacchiando.

<Io leggo per scappare dalla vita reale.> rispondo, zittendolo.
<E adesso vuoi scappare?>
Ci penso su un secondo.
<No, è che ero troppo curiosa di sapere come andava a finire> dico, facendolo ridere.

<Sei incredibile>
<Grazie, lo so> rispondo, facendolo ridacchiare ancora.
<Aspetta... Ma non senti puzza di bruciato?> dico, alzandomi.
Shawn tende il naso in avanti.
<Si, hai ragione> mi dice.

<Sento che è sempre più forte> sto iniziando davvero a spaventarmi.
Sento delle urla per strada, vicino all'hotel. Sembra che c'è casino, molto casino.

Inizio a tossire.
<Shawn, che cazzo sta succedendo?> domando, ma lui sta parlando al telefono. Chiude la telefonata e mi guarda.

<A quanto pare è scoppiato un incendo in qualche stanza dell' hotel, e stanno uscendo tutti.> dice, preoccupato.

<Beh, che aspettiamo, usciamo anche noi!>
Lui annuisce e mi prende per il polso.
Apre la stanza, ma il fumo ci investe.
Urlo, spaventata come non mai.

<Cazzo!> urla Shawn. Rientriamo in stanza, mentre sento il fumo e il calore sempre più vicini.

<Che facciamo?> urlo.
<Non lo so, porca miseria!>
Prende il telefono e chiama qualcuno.
<Teo! Non riusciamo ad uscire, siamo bloccati dal fumo! Cosa? Chiamate i pompieri immediatamente!>
Sto per andare nel panico.
Il fuoco arriva fino alla porta della nostra stanza, ed io urlo.

Shawn mi poggia le mani sulle spalle.
<Elisabeth? Elisabeth, calmati! Ce la faremo ad uscire da qui, stai tranquilla, fidati di me!>
Shawn cerca di rassicurarmi, ma io non ci riesco.

Facciamo un balzo indietro per il fuoco e il fumo che si avvicinano.
Avanzo verso la finestra e la spalanco.
<Aiuto! Aiutateci, per favore!> urlo alla strada.

Le lacrime mi rigano il volto, non riesco più a trattenerle.
Shawn prende dinuovo il telefono.
<Teo, sono arrivati questi cazzo di pompieri!? Come no?! Cercate una soluzione, o io ed Elisabeth rischiamo la pelle!>

Continuo a tossire per via del fumo e mi accascio a terra.
Non riesco a vedere bene, vedo un po' sfocato. Shawn mi si avvicina e mi prende il viso tra le mani.

<No Elisabeth, devi cercare di rimanere sveglia, okay?> annuisco e ci provo con tutte le mie forze.

<Okay, lo so che forse non è il momento, però...devo dirti una cosa importante.> quasi urla, per sovrastare il rumore che fa il fuoco.<Forse non usciremo vivi da qui, quindi voglio che tu lo sappia. Io...mi sto innamorando di te, Elisabeth. Si, non posso farne a meno, è più forte di me. E forse tu mi odierai, ma io non ce la faccio a non dirtelo adesso.>

<Shawn, io..> le palpebre si fanno sempre più pesanti.
Sento a malapena Shawn che mi dice "Elisabeth, no! Svegliati!", poi, il buio totale.

The road to rock // Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora